Larchivio è il risultato della sedimentazione dei fondi conservati dalle cooperative e dalle società coinvolte nellattività della Graficoop, esistita tra gli anni 1945-1986 e denominata fino al 1973 Società tipografica editrice bolognese (STEB), poi fino al 1977 Graficoop, Azzoguidi, STEB unificate, Società tipografica editoriale. Quando la cooperativa Azzoguidi, costituita nel 1880, fu incorporata nel 1973 mantenne integro il proprio archivio consegnandolo alla STEB. Da quelle stesse carte si può dedurre che, ancora prima del 1880, fosse già in attività una società tipografica. Le due società (Europea editrice, Rappresentanze grafiche) e la cooperativa Nuove edizioni cooperative, di cui egualmente si conservano alcune carte, nate negli anni 60, sono sorte per volontà della STEB per assolvere ad esigenze commerciali. Il resto del materiale appartiene alla STEB, nata a Bologna nei giorni della liberazione nellaprile del 1945, grazie alla necessità degli Alleati di disporre a Bologna di uno stabilimento per avviare un organo di stampa, e grazie anche alla tenacia degli operai che stampavano il Resto del Carlino e alla loro volontà di riavviare subito lattività. Il complesso comprende corrispondenza, libri sociali, documentazione sui conti degli azionisti materiale tecnico riguardante l'attività svolta dalle cooperative tipografiche. Si conserva anche un archivio fotografico: 390 stampe fotografiche relative alle attività svolte dalla Graficoop (1955-1984). Il fondo è pervenuto al Centro tramite acquisizioni successive negli anni 1990 e 1995.
- Elena Romagnoli, Vera Zamagni, Chi raccoglie, semina. Nascita e sviluppo del Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale, 2019. Guida
- Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale, Gli archivi conservati dal Centro. Guida
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