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  Lettere 1525 - 1800
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serie
fascicoli 47
sei in: Archivio storico del Comune di Verucchio 14 aprile 1431 - 1984

La serie, la più cospicua dell'archivio antico, è costituita dalle lettere inviate alla Comunità da diversi mittenti, con alcune eccezioni di minute di lettere spedite dalla Comunità stessa o di lettere di destinatario incerto.
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criteri di ordinamento
Si tratta della serie dell'archivio antico che ha subito nel corso degli anni il maggior numero di interventi riordinativi. Si possono leggere infatti nelle carte almeno tre interventi: uno settecentesco, o dei primi del XIX secolo, che organizza fondamentalmente le unità archivistiche, riunendo le carte in buste a cui attribuisce un titolo, uno di metà ed uno della fine del secolo scorso. Degli ultimi due si possono individuare anche gli autori, in quanto hanno lasciato annotazioni sui fascicoli da loro costituiti o esaminati: il Segretario Federico Piatteletti e Alfonso Pecci. Piatteletti, dalle date ritrovate opera nel 1857, mentre Pecci interviene una trentina d'anni dopo, fra il 1885 e il 1890, quando è bibliotecario. La loro attenzione è rivolta soprattutto alle carte cinquecentesche e alla minuziosa individuazione dei mittenti. Purtroppo dopo l'attenta ricostruzione del carteggio dei Conti di Verucchio - a partire da Zenobio de' Medici, fino ai Pio, passando per Ippolita Comnena - e dei loro familiari ed agenti, il progetto riordinativo si fa meno chiaro, frequenti sono i ripensamenti e le correzioni, che compaiono sulle camicie dei fascicoli, infine si perde in un tentativo quasi disperato di individuare tutti i mittenti e porli in sequenza logica e gerarchica, da quelli di rango più elevato ai più umili. L'intervento, almeno del Pecci, si ferma alle carte del XVII secolo e sostanzialmente non tocca i materiali settecenteschi. Si sono create così delle articolazioni differenti, con arbitrarie cesure secolari, che rendono di difficile lettura la struttura delle carte. E' questa la situazione descritta da Mazzatinti e che si è sostanzialmente conservata, aggravata da un certo disordine nella sequenza delle unità archivistiche, fino all'attuale intervento di riordino. Infatti, dopo le prime cinque buste, che Mazzatinti descrive quasi analiticamente e che sono state ritrovate e conservate nella stesso ordinamento, provvedendo in alcuni casi a ricollocare materiali dispersi, le articolazioni successive risultano poco chiare, sia come indicazione di consistenza che di descrizione.

Il lavoro di riordino è consistito soprattutto nel tentativo di ricucire le partizioni e le diverse organizzazioni delle carte dei vari secoli, cercando di fornire un quadro unitario e una possibilmente chiara chiave di lettura della struttura delle carte, conservando le buste ritrovate e i fascicoli creati da Piatteletti e da Pecci, che in molti casi era intervenuto a modificare l'intervento precedente, ma collocandoli in articolazioni cronologiche coerenti che tenessero conto della sostanziale continuità istituzionale dal XVI alla fine del XVIII secolo. Inoltre sono stati individuati con maggiore precisione le unità archivistiche proprie della serie, mentre altri pezzi, in precedenza frammisti alle buste di lettere, ma che contenevano materiale diverso, come documenti contabili, carte diverse su problemi specifici ecc. sono stati estrapolati e riuniti nella serie di Miscellanea. Ai fini del riordino e di una formulazione di ipotesi su un possibile ordine originario delle carte sono state valutate anche le istruzioni impartite dal Card. Imperiali, Prefetto della Congregazione del Buon Governo, in una serie di "Ordini da osservarsi dalli Segretarj, e Cancellieri delle Comunità", del 4 ottobre 1722, in cui si legge, tra le altre , la seguente norma: "19. Terrà due, o più filze ogni anno, in una per infilzare le lettere de' Signori Superiori, e nell'altra quelle dell'Agente, nella terza quelle de' Particolari, facendovi sopra la coperta di cartone colla sua iscrizione distinta dell'anno, e di chi siano le lettere, finito , che sarà l'anno riportare dette filze nell'Archivio della Comunità, o vero in un Armario serrato a chiave, rinnovando ogni anno dette filze."

La serie è stata così organizzata in sottoserie per tipologie omogenee di mittenti secondo lo schema indicato anche dalle istruzioni del 1722. Inoltre, mantenendo partizioni già create, si sono evidenziate in una sottoserie specifica le lettere provenienti da San Marino e da altre Comunità:

- Feudatari e loro agenti: Medici - Comneno, Pio da Carpi (1525 - 1599) che contiene il carteggio dei Conti di Verucchio e dei loro familiari ed agenti e conserva l'ordine già descritto da Mazzatinti;

- Cardinali Legati, Vice-Legati e Presidenti di Romagna (1540 - 1793) che riunisce le lettere inviate dai titolari del governo della provincia o Legazione;

- Commissari e Tesorieri da Roma e da Ravenna (dove aveva sede la Legazione delle Romagne, 1525 - 1786);

- Agenti di Verucchio in Roma e altre località (1518 - 1599, 1606 - 1633, 1651 - 1695);

- Provveditori di Verucchio in Ravenna (1651 - 1696, 1713 - 1783);

- Capitani di S. Marino e Comunità diverse (1525 - 1599, 1610 - 1783);

- Mittenti diversi (1431, 1525 - 1800).

buono



codice interno: 057 - 001.020

informazioni redazionali
MirellaIBCrisolto:
da compilare il campo consistenza;
gran parte delle notizie presenti nel campo "Ambiti e contenuto" dovrebbero essere spostate in "Criteri diordinamento";
valutare l'eventuale compilazione dei campi "Ambito e contenuto" delle sottoserie relative