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Pertanto, dall'epoca del primo registro conservatosi fino appunto al 1897, i registri di protocollo del Comune argilese si presentano organizzati al loro interno per colonne che danno ordinatamente conto soltanto di: numero e data del protocollo, numero e data dell'esibito, esibente, materia, data del decreto, decreto e annotazioni d'archivio, che si limitano alle indicazioni: "Agli atti" e "Unito al N° […]", quando più documenti siano stati uniti a costituire un unico fascicolo d'affari.
In seguito, con l'immediata adesione da parte del Comune di Castello d'Argile al dettato della "Circolare Ministeriale relativa all'ordinamento degli Archivi dei Comuni" n. 17100-2 del 1897 che disponeva l'adozione del titolario di classificazione in 15 categorie divenuto appunto generalmente noto come "Titolario Astengo", dal 1° gennaio 1898 i registri di protocollo di nuovo modello iniziano a riportare metodicamente su finche affiancate a pagina aperta: il "numero d'ordine dell'affare" e "la data della sua registrazione" (cioè il numero di protocollo e la data d'arrivo), il numero dell'eventuale antecedente e degli allegati, la "provenienza", l'"oggetto e l'analisi sommaria delle carte", l'"Ufficio cui l'affare è assegnato", la "data e il tenore del provvedimento" preso, il numero dell'eventuale susseguente e, infine, la sistematica classificazione di ciascun atto per Categoria, Classe e Fascicolo.

storia archivistica
La conservazione della serie dei "Registri di protocollo" deve avere certamente subito un'importante cesura con la perdita - in tempi e in modi non meglio definibili, ma forse collegabili alle dispersioni che mostrano di avere subito anche le serie di contabilità generale, che non per caso non vanno più addietro dell'epoca della Prima Guerra Mondiale - di registri più antichi di quelli conservati, visto che gli atti delle serie del "Carteggio" riportano numeri di protocollazione fin dalle più antiche carte conservate, e che l'esistenza di questa serie già nel 1863 è provata dall'unico registro di "Indice del protocollo comunitativo di Castel d'Argile" di quell'anno.
In seguito i registri di protocollo effettivamente conservatisi mostrano di essere dotati di anno in anno di un "Indice alfabetico del protocollo generale del Comune d'Argile", compilato contestualmente in fine di ciascun registro e organizzato alfabeticamente per nome o carica dell'esibente (Sindaco, Prefetto e così via), con il rinvio al numero e alla data dell'atto e un breve "cenno dell'affare". Tale prassi è durata fino al 1897 compreso, dopo di che risulta abbandonata in quanto dev'essere stata ritenuta evidentemente superflua dopo l'introduzione della prassi della classificazione degli atti.


codice interno: 78 - 0001.0012