La serie raccoglie gli originali delle deliberazioni adottate dal "Regio Podestà", figura monocratica di nomina statale che - ai sensi della Legge n. 237 del 4 febbraio 1926 - sostituì gli organismi deliberativi elettivi del Comune.
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Si segnala che le più antiche deliberazioni del Podestà, per il periodo che va dal 21 aprile 1926 al 28 agosto 1930, si trovano redatte in continuazione del coevo registro di Delibere del Consiglio Comunale.
informazioni sul contesto di produzione La figura del "Regio Podestà" fu istituita con la Legge n. 237 del 4 febbraio 1926 che impose la sostituzione con questa figura monocratica di nomina statale degli organismi deliberativi elettivi del Comune (dapprima soltanto nei Comuni con non più di 5.000 abitanti; poi col Regio Decreto Legislativo n. 1910 del 3 settembre 1926 tale ordinamento fu esteso a tutti i Comuni del Regno d'Italia). Il Podestà, nominato con decreto reale, assommava così in sé i compiti amministrativi e di governo già propri del Sindaco e della Giunta Municipale, completando l'opera di soppressione di ogni forma di rappresentanza e di partecipazione su base democratica condotta dal regime fascista. A seguito degli stessi provvedimenti legislativi era previsto che in ogni Comune il Podestà fosse affiancato da una Consulta, i cui membri erano scelti su base corporativa tra i componenti delle associazioni sindacali e professionali riconosciute e nominati dal Prefetto o, nelle città maggiori, dal Ministro dell'Interno; compito della Consulta era di fornire pareri che, a seconda delle materie, risultavano facoltativi od obbligatori ma comunque mai vincolanti nei confronti del potere deliberativo del Podestà. Presso l'Archivio Storico Comunale di Castello d'Argile non si è però conservata memoria documentaria dell'attività di questa Consulta.