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  Archivio del Monte di pietà di Rolo 1651 - 1807
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subfondo
fascicoli 15, registri 37
sei in: Archivio della Congregazione di carità di Rolo 1808 - 1937

Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta dall'amministrazione del Monte di pietà di Rolo, a partire dall'epoca della sua fondazione e fino all'istituzione della Congregazione di carità napoleonica, nelle cui competenze ricadde la gestione del pio stabilimento.
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Nel fondo è stato inserito anche il subfondo del "Monte del grano", formato dalle carte, accorpate in un'unica serie, prodotte dal monte frumentario già esistente a Rolo prima della fondazione del Monte di pietà e confluito in quest'ultimo nel 1755.
Le serie in cui si articola l'archivio del Monte di pietà, costituito quasi esclusivamente da registri, rispecchiano soprattutto le funzioni dell'ente, che si esplicavano nell'aiuto e nel sostegno prestato ai poveri del paese attraverso la distribuzione del frumento custodito nel Monte grani (serie "Grani"), l'attività di prestito dietro deposito di pegni (serie "Pegni") e la distribuzione di elemosine (serie "Elemosine"). La serie "Censi e affitti" riflette la gestione, da parte dell'amministrazione, del patrimonio del Monte di pietà, costituito da capitali fruttiferi e fondi concessi a terzi, pervenuti al pio stabilimento attraverso i lasciti testamentari degli arcipreti della locale parrocchia di san Zenone, don Francesco Minoni e don Ippolito Sironi, mentre la serie "Contabilità" è costituita dai registri contabili in cui venivano annotate le entrate e le spese del Monte. Si aggiungono a queste la serie "Strumenti", in cui sono stati inseriti atti notarili rilevanti per la genesi dell'istituto e comprovanti il patrimonio in suo possesso, e la serie "Legati", che comprende documentazione attestante l'adempimento, da parte degli amministratori del Monte, di alcuni legati pii disposti da Ippolito Sironi.

criteri di ordinamento
Nel corso dell'intervento di riordino sono state identificate le unità archivistiche afferenti al Monte di pietà nella prima fase della sua storia istituzionale, rinvenute in stato di disordine frammiste alle carte della Congregazione di carità. Si è così proceduto a ricostituire le serie, individuate sulla base delle funzioni dell'ente produttore e delle attività da esso svolte. All'interno di ogni serie le singole unità sono state ordinate cronologicamente, tenendo quale punto di riferimento la prima data in esse riportata. Sulla base di tale criterio si è deciso di inserire nelle serie pertinenti anche unità archivistiche che riportano in parte registrazioni ed informazioni riferibili all'attività amministrativa della Congregazione di carità, istituita nel 1807. 
La documentazione, costituita in prevalenza da registri di dimensione eterogenea, è stata condizionata all'interno di buste numerate progressivamente, mentre ai singoli pezzi contenuti in ogni unità di conservazione è stata attribuita una numerazione che ricomincia da 1 in ogni busta. All'interno di ogni serie alle unità è stato poi attribuito un numero di ordinamento che le collega logicamente l'una all'altra, ma che non sempre coincide col numero che indica la loro collocazione fisica all'interno delle buste.
Per quanto attiene ai criteri di ordinamento del subfondo "Monte del grano" si rimanda alla relativa scheda.

storia archivistica
L'archivio del Monte di pietà di Rolo era in origine ubicato presso la sede del Monte stesso, nelle camere attigue alla locale parrocchia di San Zenone. Gli avvicendamenti che caratterizzarono la storia istituzionale del luogo pio determinarono anche il passaggio delle sue carte da un'amministrazione all'altra: esse vennero acquisite prima dalla "Congregazione di carità" di epoca napoleonica, che cessò nel 1825, poi dal nuovo direttorio che nel 1834 assunse la denominazione di "Monte di pietà ed Istituto elemosiniere", infine dalla "Congregazione di carità" istituita nel 1862 in tutti i comuni del Regno d'Italia, sostituita poi dall'Ente comunale di assistenza fondato in sua vece nel 1937.
Abbandonati i locali adiacenti alla chiesa le carte del Monte di pietà, insieme a quelle della Congregazione di carità, vennero trasferite nel palazzo comunale: non si conosce la data precisa del trasloco, ma stando a quanto riferito dal personale del Comune, sembra che la si possa collocare intorno alla metà degli anni Quaranta del Novecento. I registri del Monte in Municipio rimasero custoditi all'interno di un armadio ligneo, portato dalla sede originaria, per essere poi definitivamente traslocati nel 2006, avvolti in carta da pacco, nel soppalco del locale adibito ad archivio presso il "Centro Jolly" e così sono stati rinvenuti all'inizio del presente intervento.
Al momento del riordino la documentazione del Monte di pietà, costituita in prevalenza da registri, non si presentava quindi fisicamente condizionata in buste ed era inoltre unita ad altri registri della Congregazione di carità.
Tra le carte di quest'ultima e tra quelle del Monte di pietà sono stati individuati alcuni elenchi o prospetti dei documenti di pertinenza del luogo pio, redatti in epoche diverse, di cui si è data notizia nelle schede descrittive delle unità in cui si trovano condizionati. In una busta dell'archivio comunale che riporta sul dorso la dicitura "Inventario archivio comunale storico - ECA - Congregazione [di] carità", è stato inoltre individuato un "inventario", in realtà un elenco di consistenza, dell'archivio della Congregazione stessa redatto verosimilmente negli anni Settanta del Novecento. Tale inventario riporta l'elenco di 88 buste e 37 registri afferenti alla Congregazione, ma tra questi ultimi alcuni si collocano in una fase precedente della storia amministrativa ed istituzionale degli istituti pii di Rolo, in cui la loro gestione era affidata al Monte di pietà e la Congregazione ancora non esisteva: si è ritenuto quindi opportuno dividerli dagli altri ed inserirli nel fondo in oggetto.
Altri registri del Monte di pietà sono stati rinvenuti all'interno di alcune buste della Congregazione contenenti carteggio, contabilità o documentazione miscellanea o addirittura all'interno del fondo dell'Opera nazionale maternità e infanzia di Rolo: anche in questi caso, non essendo stato possibile individuare un criterio archivistico che motivasse tale collocazione, si è proceduto ad estrarli e a collocarli nel fondo e nelle serie pertinenti.
Tali registri, che riguardano la gestione dei fondi e dei capitali di proprietà del Monte, ad esso pervenuti tramite i lasciti dei testatori Francesco Minoni e Ippolito Sironi, l'attività di prestito del Monte pegni, l'elargizione delle elemosine, la distribuzione del frumento e la contabilità dell'istituto pio, riportano nella maggior parte dei casi più segnature, attribuite in epoche diverse, di cui si è dato conto nelle singole unità archivistiche.
Altra documentazione di pertinenza del Monte di pietà è stata individuata all'interno di una busta miscellanea custodita presso l'Ufficio ragioneria del Comune, creata anni addietro per preservare dalla dispersione i materiali ritenuti più significativi ai fini della ricostruzione della storia di Rolo e degli istituti pii del paese. Per quanto attiene allo stabilimento di beneficenza nella prima fase della sua storia istituzionale, la busta in questione raccoglieva l'originale del testamento di don Ippolito Sironi ed alcuni rogiti di fondazione di capitali fruttiferi, che sono quindi stati ricollocati nella sede pertinente.

bibliografia
Gabriele MantovaniStoria di Rolo, Carpi, Libreria cooperativa il Portico, 1978

AA. VV.Sacri recinti del credito. Sedi e storie dei Monti di pietà in Emilia Romagna

Sacri recinti del credito. Sedi e storie dei Monti di pietà in Emilia Romagna, a cura di Mauro Carboni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Vera Zamagni, Venezia, Marsilio, 2005


codice interno: 0151 - 001.017