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Carte Andrea Costa 1872 - 1960
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collezione, raccolta
unità documentarie 4793, fascicoli 17, volumi 11, registri 2, album 1

Le "Carte Andrea Costa" sono costituite dall'archivio proprio di Costa, dalla raccolta documentaria a lui dedicata, da carteggi ad amici e compagni.
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L'archivio di Andrea Costa inteso in senso proprio è composto in gran parte da corrispondenza, ricevuta da Costa oppure inviata a gruppi, associazioni, organismi socialisti, e da documentazione personale riguardante prevalentemente la sua attività politica.
La raccolta di documenti su Costa realizzata negli anni successivi alla sua morte comprende la documentazione riguardante i funerali e le commemorazioni che lo hanno ricordato nel 1911, nel 1951 e nel 1960.
E' presente corrispondenza inviate da Costa a destinatari diversi.
Le "Carte Andrea Costa" comprendono inoltre nuclei documentari di provenienza diversa, quali: "Carte Serafino Mazzotti e famiglia", "Carte Anna Kuliscioff", "Carte Angelo Negri", "Carte Luigi Sassi", "Carte Romeo Galli", "Carte Anselmo Marabini", "Carte Alfredo Xella".
Comprende infine la bozza per la stampa del verbale del rendiconto 7° congresso nazionale socialista (Imola 6-9 settembre 1902) e la "Miscellanea Carte A. Costa".

criteri di ordinamento
L'ordine assegnato alle "Carte Andrea Costa" da Fausto Mancini tra il 1953 e il 1954 è stato mantenuto e la sequenza fisica della documentazione è ancora quella presentata nella sua pubblicazione del 1964.
L'intervento di riordino e inventariazione non è stato realizzato pertanto "sulle carte", ma "sulla carta". Si tratta infatti di un riordinamento virtuale nel tentativo di ricostruire per quanto possibile l'archivio proprio di Costa distinto dai doni successivi e dalla documentazione raccolta dall'amministrazione come quella relativa ai funerali e alle commemorazioni. Infatti Mancini nel "Carteggio" aveva ordinato in una stessa sequenza cronologica la corrispondenza a e da Costa; in "Carte diverse" aveva per lo più inserito documenti personali di Costa su vita in parte privata ma per lo più politica; nelle "Appendici" era confluita la documentazione raccolta a ricordo di Costa (funerali, anniversari, pubblicazioni commemorative).
Considerati questi presupposti sono stati individuati i seguenti subfondi: "Archivio Andrea Costa", "Corrispondenza inviata da Andrea Costa", "Documentazione sulla malattia e sui funerali", "Documenti raccolti in onore di Andrea Costa", "Carte Serafino Mazzotti e famiglia", "Carte Anna Kuliscioff", "Carte Angelo Negri", "Carte Luigi Sassi", "Carte Romeo Galli", "Carte Anselmo Marabini", "Carte Alfredo Xella".
La bozza per la stampa del verbale del rendiconto 7° congresso nazionale socialista (Imola 6-9 settembre 1902) appartenuto a Costa, donato nel 2005 da Learco Andalò, si è ritenuto opportuno nel corso del riordinamento del 2010 ricondurlo al fondo "Carte Andrea Costa".
La documentazione raccolta nella busta "Miscellanea Carte A. Costa" descritta nel 1998 è stata riordinata e rilevato che alcuni documenti e fascicoli erano stati estratti da fondi documentari conservati presso la Biblioteca comunale sono stati ricondotti ai fondi originari: in particolare la documentazione dei fascicoli "Autografi A. Negri Sassi Fortuzzi" e "Lettere private e politiche di Andrea Costa e d'altri" è confluita nel subfondo "Carte Angelo Negri"; gli "Autografi donati dal sig. Ugo Bubani di Faenza per la collezione Andrea Costa" sono confluiti in "Carte Serafino Mazzotti e famiglia".

storia archivistica
Le "Carte Andrea Costa" sono costituite dall'archivio proprio di Andrea Costa, da documenti e carteggi di provenienza diversa e dalla documentazione riguardante Andrea Costa raccolta dopo la sua morte. Si tratta di un insieme documentario voluto e progettato da familiari, amici, sostenitori politici di Costa e dall'amministrazione comunale di Imola.
L'archivio di Andrea Costa fu consegnato alla Biblioteca comunale di Imola nel marzo 1910 e l'anno successivo Galli descriveva il carteggio come un "magnifico gruppo di lettere e di documenti" e continuava scrivendo che "le lettere sono parecchie centinaia e vi figurano, accanto ai nomi più illustri e gloriosi, quelli dei più umili, ma non meno devoti militi dell'idea socialista. Ripassando questo carteggio salvato a stento tra le perquisizioni, i sequestri e le vicende di una vita travagliata e forzatamente nomade si rivivono le lotte del passato" e "c'è tutta la vita di lui" (in "La lotta", 22 gennaio 1911, XIV, n. 4, p. 5).
Romeo Galli nell'ottobre 1917 illustrava ad Andreino Costa, figlio di Andrea e di Violetta Dall'Alpi, le carte e i libri del padre custodite nella biblioteca comunale: i libri sono "in attesa di essere collocati, definitivamente, nella stanza che verrà dedicata alla sua memoria e per la quale è stato fatto un apposito progetto. Quanto alle carte ed ai documenti - che furono tutti diligentemente e pazientemente esaminati - si trovano pure qui, in attesa della medesima definitiva collocazione".
Sostenitore convinto e "ideatore" del fondo Costa è stato senza dubbio Romeo Galli, affiancato e appoggiato con determinazione dalla volontà politica espressa dall'amministrazione comunale. Infatti quest'ultima dopo la morte di Costa stabilì di raccogliere la documentazione relativa ai suoi funerali e quella riguardante le commemorazioni che in seguito lo hanno ricordato nel 1911, nel 1951, nel 1960. Inoltre negli anni successivi alla morte di Costa la biblioteca acquisì altre carte, dono di amici e compagni politici di Costa, da Ugo Tamburini, da Angelo Negri, da Alfredo Xella (dono del 1951) e da Ugo Bubani (dono "Carte Mazzotti" del 1934).
Il fondo è stato ordinato tra la fine del 1953 e il 1954 da Fausto Mancini, direttore della biblioteca. Quando nel 1953 Mancini iniziò a lavorare sulle carte Costa l'ordine alfabetico dei mittenti del carteggio, ritenuto da lui inopportuno, venne scardinato e disposto tutto in ordine cronologico. Sono stati così dissolti i nessi archivistici tra le carte e snaturate le relazioni tra le lettere dei corrispondenti di Costa. L'ordinamento cronologico ha creato una sequenza di documenti dove archivio proprio, doni diversi acquisiti sino agli anni Cinquanta e documentazione raccolta su Andrea Costa sono stati mescolati indipendentemente dalla loro provenienza. In particolare Mancini nella serie "Carteggio" in ordine cronologico aveva inserito sia le lettere ricevute da Costa che quelle da lui inviate come anche quelle tra corrispondenti diversi da Costa. In questi ultimi due casi si tratta per lo più di doni acquisiti dalla biblioteca da amici e compagni di Costa.
Sulla base della sequenza cronologica le carte sono state tutte descritte singolarmente, ossia è stato riservato a loro un trattamento catalografico come autografi avulsi da ogni contesto archivistico, considerate come opere autonome. I documenti e tutte le singole lettere sono stati numerati e collocati in singoli fascicoli. I documenti acquisiti quando l'intervento di schedatura era già concluso, presumibilmente dopo il 1954, sono stati inseriti con l'aggiunta di bis, ter, etc. Mancini oltre al "Carteggio" aveva individuato le seguenti partizioni: "Carte diverse" e "Appendici". Le "Carte diverse" comprendono documenti relativi all'attività politica di Costa condizionati in fascicoli numerati, le "Appendici" sono composte da cartoline illustrate a e da Costa e in generale da documentazione raccolta su Costa (funerali, anniversari, pubblicazioni commemorative, etc.).
Dal 1954 Mancini avviò contatti con varie case editrici per pubblicare l'inventario Costa: prima si rivolse a Gianni Bosio direttore delle Edizioni "Avanti", poi alla redazione di "Movimento operaio", poi alla casa editrice Sansoni. Nel 1959 propose il progetto di pubblicazione alla direzione della "Rassegna degli Archivi di Stato". La proposta fu accolta, ma i tempi di stampa si prolungarono per la faticosa e laboriosa revisione che da Roma fu richiesta a Mancini. L'inventario uscì nel 1964 (Fausto Mancini, Le carte di Andrea Costa conservate bella Biblioteca comunale di Imola, Roma 1964, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 26).
Nel 1998 documentazione relativa a Costa, acquisita presumibilmente dopo il 1964, e materiali di lavoro utilizzati da Mancini per la pubblicazione, già raccolti in una busta, sono stati descritti nella ricognizione dattiloscritta "Miscellanea Carte A. Costa".
La bozza per la stampa del verbale del rendiconto 7° congresso nazionale socialista (Imola 6-9 settembre 1902), regalato nel 1903 da Costa a un amico e poi passato a persone diverse, è infine pervenuto in Biblioteca comunale nel 2005 (dono di Learco Andalò).

modalità di acquisizione
L'archivio proprio di Andrea Costa è pervenuto alla Biblioteca comunale di Imola tramite Nullo Baldini. Il 23 febbraio 1910 Baldini, al quale Andrea Costa aveva affidato le sue carte, inviò da Roma "12 casse contenenti le carte di Andrea" recapitate alla Biblioteca comunale il 4 marzo.
L'amministrazione comunale dopo la morte di Costa stabilì di raccogliere la documentazione relativa ai suoi funerali e in seguito alle commemorazioni che lo hanno ricordato nel 1911, nel 1951 e nel 1960.
Inoltre negli anni successivi alla morte di Costa la biblioteca acquisì altre carte dono di amici e compagni politici di Costa: per alcuni doni si conosce la data acquisizione come per quello di Ugo Bubani che dona le Carte Mazzotti nel 1934 e di Alfredo Xella nel 1951; per altri è conosciuta solo la provenienza come quella di Ugo Tamburini e di Angelo Negri.
La bozza per la stampa del verbale del rendiconto 7° congresso nazionale socialista (Imola 6-9 settembre 1902) è stato donato alla Biblioteca comunale di Imola da Learco Andalò nel 2005.

Il fondo è composto da 4.793 unità documentarie e da 17 fascicoli, condizionati in 39 buste, da 11 volumi, da 2 registri e da 1 album per un totale di 5,6 metri lineari


strumenti di ricerca
Fausto Mancini, Le carte di Andrea Costa conservate nella Biblioteca comunale di Imola, Roma 1964 (Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 26).


codice interno: 209 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Simona Dall'Ara, Paola Mita (Archivio storico comunale di Imola), Fabrizio Monti (EBLA s.c.a r.l.), 2010

realizzato per
Comune di Imola, in occasione delle Celebrazioni per il centenario della morte di Andrea Costa (1910-2010), 2010

Digitalizzazione della documentazione a cura di
Zeno Orlandi (IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna), 2010

Intervento redazionale a cura di
IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2010