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  Progetti di lavoro nello studio di via San Salvatore 1992 - 2008
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con documenti antecedenti.
serie
buste 136, rotoli 14
sei in: Archivio Franca Stagi 1963 - 2008

La serie riguarda l'attività professionale svolta dall'architetto nello studio ubicato a Modena, in via San Salvatore n.16, nel periodo 1992-2008. I progetti realizzati dall'architetto riguardano prevalentemente il restauro di edifici storici del centro di Modena come, ad esempio, il Palazzo dei Musei, il Teatro comunale, il Foro Boario, la chiesa e il collegio San Carlo e, in misura minore, in comuni della provincia di Modena come, ad esempio, il castello di Levizzano nel Comune di Castelvetro di Modena.
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La documentazione è costituita da materiale relativo all'iter progettuale riguardante una nuova costruzione, un restauro o la progettazione di un parco con le eventuali varianti di progetto successive: corrispondenza intercorsa con le amministrazioni locali, con i committenti e con le imprese e i professionisti impegnati a vario titolo nel progetto, elaborati grafici, relazioni tecniche e illustrative, computi metrici estimativi, elenchi di prezzi e fotografie che, nella maggior parte dei casi sono stampe di immagini acquisite in formato digitale. Gli elaborati grafici, realizzati a mano su carta da lucido e riprodotti tramite eliocopia oppure realizzati tramite il programma informatico Autocad e stampati da plotter, sono costituiti da planimetrie, piante, sezioni, prospetti e da tavole relative alla sistemazione del verde, non solo nel caso dei parchi, ma anche delle aree annesse agli edifici di nuova realizzazione.

criteri di ordinamento
Ciascuna unità archivistica, corrispondente ad un intervento progettuale (costruzione, restauro, consulenza), è composta da schede sottounità in cui sono descritti i fascicoli e, di seguito a questi, gli elaborati grafici in rotolo. L'ordine delle unità archivistiche all'interno della serie ricalca l'elenco redatto dall'architetto Stagi intitolato "Schedario cartelle archivio (cartelle di cartone)" all'interno dello "Schedario cartelle e tubi".
Per ogni intervento progettuale è stata data una breve descrizione dell'edificio o zona interessata, della natura dell'intervento, del committente.
I documenti sono condizionati in parte all'interno di buste di cartone di colore rosso e grigio numerate in originale da 1 a 136 e in parte all'interno di tubi. All'interno di ogni busta si possono trovare documenti afferenti a più progetti, ma più frequente è il caso di un progetto che trova spazio in più buste. Durante le operazioni di inventariazione è stato mantenuto l'ordinamento originale dato dall'architetto, anche se non rispondente a criteri rigorosamente cronologici; fondamentale è stato il confronto della documentazione con lo "Schedario cartelle e tubi" riportante i nomi dei progetti e il riferimento alla busta, o alle buste, corrispondenti.
I documenti sono stati suddivisi dall'architetto per tipologia (ad esempio: eliocopie, corrispondenza, relazioni tecniche) e condizionati all'interno di carpette di plastica. Durante le operazioni di riordino e descrizione del materiale sono state rispettate le suddivisioni originali, provvedendo a sostituire le vecchie carpette con camicie adatte alla conservazione a lungo termine, le quali sono poi state ricondizionate all'interno delle buste originali. Per quanto riguarda la corrispondenza e la documentazione di natura tecnica e amministrativa è stato riportato il titolo originale dove presente, mentre è stato desunto dai documenti dove non presente; nel campo "Ambiti e contenuto" è stata data una descrizione maggiormente dettagliata dei documenti stessi. Per quanto riguarda la descrizione degli elaborati grafici conservati nei fascicoli (eliocopie fino alla fine degli anni Novanta poi quasi esclusivamente stampe da plotter) è stato compilato il campo "Consistenza" con l'indicazione del numero totale, delle misure minori e maggiori relative alla base e all'altezza degli elaborati, delle scale presenti su tutti i disegni e dell'indicazione "Eliocopie" oppure "Stampe da plotter"; nel campo "Ambiti e contenuto" sono, poi, stati elencati i numeri e i titoli originali delle tavole.
Per quanto riguarda gli elaborati grafici in rotolo è stata redatta una scheda dove sono stati indicati: nome del progetto riportato nell'elaborato, data, numero di tavole (intendendo per tavola l'insieme dei disegni realizzati su un unico foglio di carta da lucido) componenti il rotolo, misure minori e maggiori sia di altezza che di base, scale complessive e note riguardanti la tecnica e il supporto utilizzati (ad esempio china su carta da lucido); nel campo "Ambiti e contenuto" è stato poi redatto un elenco dei numeri e dei titoli delle singole tavole. Nel campo "Integrazione al titolo" è stata riportata la sigla che l'architetto utilizzava per identificare ciascun intervento progettuale (ad esempio "St.E." per Comparto Sant'Eufemia a Modena). Riguardo alla numerazione delle tavole, si segnala che sono stati riportati entrambi i numeri presenti sugli elaborati grafici; è, infatti, interessante notare che l'architetto dotava ogni elaborato di una doppia numerazione: un numero progressivo che lo identifica all'interno dell'intervento progettuale e un altro numero progressivo che lo identifica all'interno della produzione grafica complessiva; ad esempio la tavola 9-1710 è la n. 9 del progetto di ristrutturazione del Comparto Sant'Eufemia a Modena e la n. 1710 dall'inizio dell'attività dell'architetto.

storia archivistica
Le buste contenenti corrispondenza, documentazione di natura tecnica e amministrativa, eliocopie, copie di saggi e articoli relativi alla nascita e alla storia dell'edificio oggetto di intervento e rassegna stampa sono state organizzate dall'architetto secondo la sedimentazione della documentazione a partire dal 1992, anno del trasferimento dello studio professionale da viale Nicola Fabrizi n. 1 a via San Salvatore n. 16 a Modena. Le buste sono numerate in originale da 1 a 136 e riportano sul dorso un'etichetta con l'indicazione del numero progressivo della busta, del nome del progetto e del tipo di documentazione conservata all'interno (ad esempio, tavole, corrispondenza, collaudo); tali indicazioni sono state riportate anche nello "Schedario cartelle e tubi" redatto dalla geometra Cristina Fontana su indicazione dell'architetto Franca Stagi. A partire dallo stesso anno gli elaborati grafici realizzati su carta da lucido sono stati collocati in parte in ordine alfabetico all'interno dei tubi già esistenti e in parte in ordine cronologico in nuovi tubi, la cui numerazione prosegue quella precedente.
Nonostante l'estremo cronologico iniziale indicato sia il 1992, in alcuni casi è possibile trovare documentazione precedente; essa si riferisce ad interventi progettuali iniziati successivamente a tale data, per l'elaborazione dei quali l'architetto ha utilizzato materiale precedentemente raccolto o prodotto.


codice interno: 222 - 001.003