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  Prefettura di Modena 1862 - 1866
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fascicoli 1434, buste 56, registri 48
sei in: Archivio storico della Prefettura di Modena 1861 - 1987

Nell'archivio generale della Prefettura di Modena si sono individuate sette serie ("Atti 1862", "Atti classificati secondo il titolario in vigore fino al 1866", "Relazioni di pubblicazioni di avvisi d'asta non protocollate", "Elenchi degli atti del Governo pubblicati nei comuni del circondario di Modena", "Circolari ministeriali e prefettizie", "Protocolli", "Indici di protocollo") che coprono un arco cronologico che va dal 1862 al 1866.
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Le prime due serie di atti comprendono la corrispondenza di carattere amministrativo intercorsa tra la Prefettura di Modena, vari comuni, altri enti territoriali del circondario e altre provincie del Regno.
Le relazioni di pubblicazioni di avvisi d'asta e gli elenchi degli atti del governo raccolgono la documentazione, inviata alla Prefettura, che attesta la pubblicazione degli stessi nei comuni del circondario e della provincia di Modena, mentre la serie delle circolari ministeriali e prefettizie è costituita dalle comunicazioni inviate alla Prefettura dagli organi centrali del governo o emanate dalla stessa.
Gli atti della Prefettura, in arrivo e in partenza, si trovano registrati nei "protocolli", per lo più mensili o bimestrali, che sono corredati dai relativi "indici" annuali.

criteri di ordinamento
L'intervento di riordino ed inventariazione del complesso archivistico dell'Intendenza generale di Modena e della prima parte del carteggio amministrativo della Prefettura di Modena dal 1861 al 1866, è stato affrontato tenendo come riferimento iniziale l'unico strumento di corredo esistente, utilizzato fino ad oggi in sala studio per il prelievo dei pezzi (inventario n. 70/2).
Complessivamente sono stati descritti 1434 fascicoli, condizionati in 177 buste, 55 unità di conservazione e 48 registri.
Si è potuto verificare che l'inventario sopracitato riprendeva in gran parte la successione presentata dalle carte nell'elenco di versamento degli atti della Prefettura del 1894 (cfr. "storia archivistica" in questa scheda), senza distinguere in modo chiaro tra le serie archivistiche da ricondurre ai diversi complessi originari. E' stato quindi necessario effettuare un lavoro di selezione degli atti propriamente afferenti all'Intendenza generale e alla Prefettura e di individuazione delle relative serie.
Nonostante l'omogeneità della documentazione si è deciso di descrivere separatamente le serie "Atti 1862" e "Atti classificati secondo il titolario in vigore fino al 1866", nel rispetto dell'organizzazione archivistica delle carte stabilita dall'Ente produttore: gli atti dell'anno 1862 infatti, pur riportando la classificazione allora in vigore, si presentavano sedimentati solamente in base alla numerazione progressiva di protocollo, mentre quelli dal 1863 in poi erano condizionati in fascicoli annuali suddivisi sulla base delle voci del medesimo titolario ("Catalogo di classificazione dell'archivio dell'Intendenza generale e Prefettura di Modena dal 1859 al 1866", descritto nel campo "strumenti di ricerca" della scheda in oggetto).
Per quanto attiene ai criteri seguiti per l'ordinamento di ciascuna serie, si rimanda alle rispettive schede di livello inferiore.

storia archivistica
L'indagine effettuata nell'archivio amministrativo dell'Archivio di Stato di Modena, ha consentito di venire a conoscenza della data esatta del versamento degli atti oggetto del presente intervento e delle modalità di organizzazione date alle carte dal soggetto produttore. L'"Inventario degli atti della Prefettura di Modena degli anni dal 1859 al 1883 che si passano al locale Regio archivio di Stato", redatto dall'archivista della Prefettura Giulio Gitti, riporta l'elenco degli atti versati nel 1894, costituiti, oltre che dal carteggio amministrativo della Prefettura dal 1862 al 1883, anche da documentazione afferente agli uffici di Ragioneria (1859 - 1866), di Statistica (1859 - 1869, con antecedenti dal 1850), del Consiglio scolastico provinciale di Modena (1870 - 1880) e del Regio provveditore agli studi della provincia di Modena (1860 - 1881). L'attività di questi uffici, pur rientrando nell'ambito delle competenze del prefetto, era organizzata in maniera autonoma rispetto all'Ente sovraordinato e di conseguenza anche per i rispettivi archivi si è posta la necessità di individuarli e scorporarli dalla serie degli atti di amministrazione generale della prefettura, con i quali risultavano invece frammisti.
Questo primo versamento avvenne nel momento in cui la Prefettura si trovava già nella nuova sede di via Adriana, in cui si era trasferita a partire dai primi di ottobre del 1866, nel palazzo che ancora oggi la ospita. Per ricostruire le vicende relative agli spostamenti dell'Ente e della sua documentazione nel periodo precedente, si è proceduto ad una ricerca mirata, anche alla luce del rinvenimento di alcune carte riguardanti l'originaria sede dell'Intendenza generale, della Prefettura e degli archivi da esse prodotti, non sempre concordanti con altri dati, desunti da fonti bibliografiche e da fonti archivistiche più tarde.
Tra queste ultime si possono citare, a titolo di esempio, gli "Elenchi descrittivi il quantitativo degli atti e registri delle varie amministrazioni pubbliche conservati nel Regio archivio di Stato in Modena, compilate nel 1894 dall'"archivario cavalier Cesare Cerretti" (ASMO, Archivio amministrativo, Relazioni, elenchi e guide topografiche dell'ASMO), in cui si legge che gli uffici dell'Intendenza generale di Modena e poi della Prefettura "ebbero residenza, fino al 1866, nel Palazzo detto dei Ministeri, in corso Cavour n. 12, ove pure aveva ed ha sede l'Archivio".
Anche le fonti bibliografiche prese in esame nella fase preliminare all'intervento di riordino del fondo, confermavano nella maggior parte dei casi tale dato, indicando quale prima ubicazione della Prefettura l'edificio in cui ancora oggi si trova l'Archivio di Stato di Modena, palazzo noto a quell'epoca come "Palazzo governativo" o "Palazzo dei ministeri", poiché già a partire dai primi anni dell'Ottocento era stato destinato, dall'amministrazione napoleonica e successivamente dal restaurato Governo austro-estense, ad ospitare pubblici uffici, tra cui compare anche, dal 1849, l'Archivio Generale di Deposito.
L'attendibilità di tali informazioni era stata in realtà già messa in discussione, almeno parzialmente, in un saggio, di autore sconosciuto, pubblicato dall'Ufficio centrale degli Archivi di Stato nel 1944, in cui si legge che "L'Archivio di Stato di Modena ha origine dall'Archivio segreto estense trasferito nel 1598 da Ferrara a Modena. Tale Archivio rimase nel Palazzo ducale sino all'anno 1863; quando fu traslocato nel grandioso ed artistico palazzo, ove aveva avuto sede negli ultimi tempi l'Intendenza generale della provincia di Modena …" (Ministero dell'Interno - Ufficio centrale degli Archivi di Stato, Bologna, 1944, p. 183). Molti anni più tardi anche Angelo Spaggiari nel suo saggio "Uffici, archivi e archivisti nel Palazzo Ducale" (in "Il Palazzo Ducale di Modena - Regia mole maior animus", Fondazione cassa di risparmio di Modena, Modena, 1999, pp. 241-247) si curò di ricostruire l'ubicazione degli uffici governativi e degli archivi da essi prodotti, individuando gli spazi da essi occupati all'interno, ma in parte anche all'esterno, dello splendido e monumentale edificio modenese che fu espressione, in età pre e postunitaria, del potere statale: il Palazzo ducale, poi Palazzo reale. L'autore si richiamava nel suo intervento all'"Inventario del Reale Palazzo di Modena del 1860" (ASMO, Fondi Postunitari, Intendenza della Camera di Sua Maestà a Modena - Appendice) dal quale si evince che, oltre agli ex uffici austro-estensi, l'edificio in questione ospitava anche alcuni uffici del Regno di Sardegna tra cui, al piano terreno, l'Intendenza generale "che occupava molti locali del Palazzo, visto che era poi in effetti l'ufficio civile più importante, dato che si sarebbe trasformata ben presto (1861) in Prefettura di Modena".
Un riscontro alle notizie riportate dalle pubblicazioni citate è offerto da alcune carte reperite durante il riordino del fondo, comprese per lo più all'interno della fitta corrispondenza intercorsa tra rappresentanti locali del potere statale, funzionari e autorità governative centrali quando, in seguito all'assegnazione del Palazzo reale ad uso di scuola militare, si rese necessario lo sgombro degli uffici e dei complessi documentari che in esso avevano avuto sede fino ad allora, aprendo il delicato ed urgente problema della loro nuova sistemazione. Il prefetto Amari, ad esempio, scrivendo al Ministro dell'Interno e all'Intendente del Reale palazzo (Atti Prefettura generale, 18 giugno 1862 …), in occasione della scoperta di alcuni nuclei archivistici in una stanza dell'edificio, lascia intendere che "in uno quartiere di questo Reale palazzo vi fu stabilita l'Intendenza generale di questa provincia; sul finire del 1860 quell'uffizio passò in altro sito …", senza però specificare ulteriormente l'identità della nuova sede.
In un'altra missiva inviata l'8 giugno 1861 al direttore generale degli archivi del Regno a Torino dal direttore degli Archivi governativi di Modena, Giuseppe Campi, si legge che "gli uffici intendenziali furono traslocati per ordine ministeriale dal Regio palazzo in quello già sede degli ex ministeri dell'Interno e di Buon Governo" prima del 19 maggio 1861.
Sembra plausibile quindi che, contrariamente a quanto un tempo si pensava, l'Intendenza generale non abbia avuto sede fin dalle sue origini nei locali di corso Terra Nuova, via Cavour dal 1862, ma in una prima fase abbia invece trovato collocazione nel Palazzo Reale. Per quanto riguarda la prima sede della Prefettura, istituita il 9 ottobre 1861, erede diretta delle funzioni dell'Intendenza generale di Modena, le carte d'archivio consultate durante il presente intervento hanno restituito informazioni parziali che non chiariscono pienamente dove fossero collocati gli uffici prefettizi, anche se si ha la certezza che prima del 1866 l'Ente si trovava nei locali dell'attuale sede dell'Archivio di Stato di Modena, anche se almeno fino al 1862 il prefetto mantenne la sua residenza nel Palazzo Reale.
Alla luce delle informazioni ricavate si può affermare con relativa certezza che l'archivio dell'Intendenza generale pervenne presso l'archivio governativo nel 1861 per rimanervi definitivamente, al contrario di quanto avvenne per l'archivio della Prefettura, trasferito nel 1866 insieme agli uffici nella nuova sede di via Adriana, per poi confluire gradualmente nell'archivio governativo a seguito di successivi versamenti, a partire dal primo dell'anno 1894.

strumenti di ricerca
- "Catalogo di classificazione dell'archivio della Intendenza generale e Prefettura di Modena dal 1859 al 1866", indice numerico del quadro di classificazione del carteggio amministrativo dal 1859 al 1866, segnato sulla coperta, "176". Tale numero trova corrispondenza nell'elenco di versamento degli atti della Prefettura del 1894 (ASMO, Archivio amministrativo, Versamenti, 1894 - 1908, b. 2);
- "Prefettura di Modena - Atti generali, vol. 70/2" (ASMO, Strumenti di corredo, Sala studio).

bibliografia
Ministero dell'internoL'evoluzione storica della figura del prefetto

Dallari, U.La sede dell'Archivio di Stato di Modena, in «Atti e memorie della Regia deputazione di storia patria per le provincie modenesi», V (1915)», pp. 183-197

Bertuzzi, G.La struttura amministrativa del Ducato austro-estense, Modena, 1977

Bonaini, F.voce "Modena", in «Gli Archivi delle Provincie dell'Emilia e la loro condizione al finire del 1860», Firenze, 1861, pp. 106-140
Valenti, F.Panorama dell'Archivio di Stato di Modena, Modena, 1963
Valenti, F.Gli archivi dei governi provvisori modenesi (13), in «Gli Archivi dei Governi provvisori e straordinari 1859-1861», Roma, 1961, pp. 261-283; 291-330. (introduzione all'inventario)
Archivio di Stato di PistoiaArchivio di Gabinetto della Sottoprefettura poi Prefettura di Pistoia (1861-1944)
Archivio di Gabinetto della Sottoprefettura poi Prefettura di Pistoia (1861-1944), a cura di Franzese, P., Roma, 1998, pp. X, 350
(Strumenti CXXXIV)
Missori M.Governi, alte cariche dello Stato, alti magistrati e prefetti del Regno d'Italia, Roma, 1989, 778
Ministero dell'interno - Ufficio centrale degli archivi di Statovoce "Modena", in «Gli Archivi di Stato italiani», Bologna, 1944, pp. 183-207
Vol. I
Spaggiari, A.Uffici, archivi e archivisti nel Palazzo Ducale, in «Il Palazzo Ducale di Modena - Regia mole maior animus», Modena, 1999
pp. 241-247


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