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Archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme 1416-1965
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fondo
registri 1722, fascicoli 7117, bollettari 88, quaderni 2, filze 2, volumi 54, mazzi 237, buste 1, unità documentarie 56

L'Archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme comprende documentazione dal XV secolo alla metà del XX; è composto da carte che testimoniano sia le funzioni esercitate dal Comune per disposizione legislativa, sia da carte relative alla gestione patrimoniale dell'ente.
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In particolare la documentazione si presenta ragguppata in una sezione antica, caratterizzata dalla parte residuale dei documenti prodotti tra il XV secolo e l'avvento del periodo napoleonico, e una parte moderna, che comprende la documentazione prodotta e ricevuta dal Comune di Castel San Pietro a partire dal 1798 e caratterizzata dalle profonde differenze generate durante il periodo napoleonico non solo nell'ordinamento istituzionale del Comune, ma anche nella tenuta dell'archivio: inizia una diversa gestione della corrispondenza, con la progressiva adozione del sistema titolario-protocollo, la contabilità si fa più complessa ed articolata e si distinguono le diverse competenze degli uffici comunali.
E' compresa in questa descrizione anche la documentazione prodotta nei primi anni del secolo XIX dalle cosiddette "comunità minori" poichè tale documentazione, seppure identificabile con una fase di autonomia delle comunità stesse, si presenta come intrecciata in maniera indissolubile alle carte prodotte dalla Comunità di Castel San Pietro

criteri di ordinamento
Nel corso del presente intervento sono stati innanzitutto rivisti e rimodulati per l'adeguamento agli standard archivistici internazionali i principali strumenti descrittivi esistenti ("Inventario del 1981", "Inventario del 1996" e "Inventario del 1999"). Ogni strumento, in base alla sua natura, è stato diversamente rielaborato, come si spiegherà in dettaglio puntualmente nelle schede di livello appropriato.
In generale, per ogni serie individuata è stata redatta o rielaborata un'introduzione, corredata quando necessario di storia archivistica, storia istituzionale e criteri di ordinamento; le introduzioni per le serie descritte nell'"Inventario del 1996" sono state solamente riviste ove necessario, così come per le serie descritte da "Inventario del 1999", mentre per la documentazione descritta nell'"Inventario del 1981", che si presenta più che altro come un elenco di consistenza, è stato necessario scrivere tutte le introduzioni ex-novo, essendone lo strumento esistente completamente privo. Un discorso simile vale per la descrizione dei singoli pezzi.
In occasione del presente intervento sono stati uniti nelle stesse serie, quando possibile, pezzi descritti nei diversi strumenti di corredo esistenti ma facenti parte della stessa serie documentaria che continua col passare degli anni.
Nell'"Inventario del 1981" e nell'"Inventario del 1996" la documentazione era descritta per unità di condizionamento mentre ora la documentazione è descritta a livello di unità archivistica (registro, fascicolo, mazzo): per ogni unità archivistica elencata o descritta nei precedenti strumenti di corredo, si è indicato, nel campo segnatura precedente: nome dello strumento, serie o raggruppamento, numero progressivo del raggruppamento in Inventario del 1981 . numero della busta (es. "Inventario 1981, Leggi e regolamenti, 02.01" oppure "Inventario del 1996, Deliberazioni del consiglio, 9553").
Per i registri, il titolo indicato tra virgolette è quello presente sul piatto della legatura. Ove il registro ne sia mancante, o in esso non vi sia nessuna intitolazione, è stato riportato tra virgolette il titolo presente sul dorso. La cartulazione dei registri è stata rilevata quando fosse originale per tutte o quasi le unità della medesima serie; eventualmente completata e poi rilevata se mancante in pochi pezzi di una stessa serie.

Il presente intervento è nato dalla collaborazione di diversi archivisti. In particolare:
In particolare: Nicola Pezzi ha curato la Sezione antica, rivedendo l'inventario analitico realizzato da Maria Grazia Bollini e Patrizia Tranchina ("Inventario del 1999"), e si è occupato dell'inventariazione del raggruppamento Gendarmeria - Polizia, elencato nell'"Inventario del 1981", del raggruppamento relativo all'Ufficio Tecnico e dei "Regolamenti, leggi e capitoli";
Laura Berti Ceroni ha curato la Sezione moderna, realizzandone la struttura in serie e redigendone le introduzioni, e si è occupata dell'inventariazione dei raggruppamenti Corrispondenza (1793-1803), Carteggio (1803-1810), Corrispondenza non classificata (1812-1858) e Affari militari elencati nell'"lnventario del 1981".
Marilena Griesi si è occupata della revisione dell'"Inventario del 1996" e della schedatura della documentazione elencata nei raggruppamenti Deliberazioni, Leggi e regolamenti, Contratti, Carteggio (1811-1817), Protocolli, Preventivi e consuntivi, Quaderni di cassa-mastri, Registri e giornali dei mandati, Varie di amministrazione contabile, Terme, teatro, cimitero, strade, Stato civile e leva dell'"Inventario del 1981".
Mara Casale si è occupata della redazione dell'introduzione e della schedatura del raggruppamento Carteggio (1818-1897) e della schedatura dei raggruppamenti Tasse, tributi, imposte e annona e Guardia civica e nazionale dell'"Inventario del 1981".

storia archivistica
L'archivio del Comune di Castel San Pietro e' stato oggetto nel corso del Novecento di riordinamenti e di interventi di scarto che oggi rendono difficile ricostruire, almeno per una parte di esso, la struttura originaria.
In seguito alla circolare prefettizia n. 10606 del 16 maggio 1933, che stabiliva il deposito dell'inventario degli atti d'archivio comunali presso l'Archivio di Stato di Bologna e di Roma, fu redatto, nel 1934, da Alfonso Baccheroni, un inventario dell'archivio del Comune a partire dalla documentazione antica sino al 1930. Non operò un vero riordinamento del materiale, ma eseguì una sola elencazione delle serie nello stato in cui si trovavano, come previsto dal modulo di compilazione richiesto. Per esempio il Carteggio amministrativo non era ancora condizionato in buste e la sua consistenza venne espressa in fascicoli.
Durante la guerra l'archivio comunale, utilizzato come magazzino dalle truppe tedesche, fu "completamente disorganizzato" e nel 1947 ne fu deliberata la sistemazione ed il riordinamento.
Un intervento senz'altro radicale fu quello del 1959, quando venne assegnato l'incarico a Renato Grandi, ex archivista capo della Prefettura, di riordinare l'archivio e di eseguire un elenco di scarto della documentazione ritenuta inutile. Con ogni probabilità fu nel corso di questo intervento che le pratiche del Carteggio amministrativo furono allogate nelle buste in cui si trovano tuttora.
Nel 1981 l'Archivio storico comunale e alcuni archivi aggregati, dall'epoca più antica sino al 1900, sono stati sommariamente descritti nell'"Inventario dell'Archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme", a cura di Agostino Attanasio e Liboria Salamone, citato d'ora in poi come "Inventario del 1981".
Nel 1996 è stata realizzata da Paola Mita una ricognizione dell'archivio e un inventario, molto accurato seppur descritto a busta, di buona parte della documentazione con estremi cronologici 1898-1954, in particolare del Carteggio amministrativo; questo strumento sarà citato d'ora in poi come "Inventario del 1996".
Nel 1999 Maria Grazia Bollini e Patrizia Tranchina (per conto di CRECS - Cooperativa di ricerca e consulenza storica) hanno descritto in modo analitico la documentazione relativa alla Sezione prenapoleonica.
Prima di questo intervento infatti l'archivio veniva descritto come suddiviso in tre grandi corpi, corrispondenti a diversi interventi di inventariazione:
- prenapoleonico (1416-1800);
- moderno (1799-1898): deliberazioni (1799-1898), leggi e regolamenti (1799-1859), contratti (1801-1898), corrispondenza (1793-1803), carteggio amministrativo (1803-1898), corrispondenza non classificata (1812-1858), protocolli (1802-1899), contabilità (sino a 1900), terme, teatro,cimitero, strade/stato civile e leva (1789-1899), gendarmeria-polizia (1804-1864), guardia civica e nazionale (1799-1866), affari militari (1802-1879), comunità minori (1800-1810);
- storico: deliberazioni giunta e consiglio (1861-1945), deliberazioni podestà (1927-1945), carteggio amministrativo (1898-1965).
Fino al 1999 l'Archivio storico era conservato presso il municipio di Castel San Pietro, nel locale che ospita il cosiddetto "archivio generale", ossia l'archivio storico e di deposito del comune, all'ultimo piano del palazzo comunale. In quell'anno fu inaugurato un nuovo centro civico nella frazione di Osteria Grande voluto per ospitare, oltre alla biblioteca di frazione, anche la documentazione archivistica; il trasferimento di quest'ultima fu portato a termine nel 2000.
Nell'anno 2009 è stato fatto un nuovo versamento, comprendente documentazione di altre serie, anche aperte, provenienti da uffici quali: Leva, Polizia mortuaria, Stato civile, Uffico statistica e censimenti, Polizia igiene e assistenza, Metrico, Segretario comunale, Tributi, Contabilità. Contestualmente i documenti sono stati trasferiti in scaffali compatti in un più ampio seminterrato. Infine nel 2022 è stato portato a termine un successivo versamento che, seppur inerente principalmente la documentazione dal 1965 in poi, ha svelato ulteriori porzioni di documentazione storica

lingua della documentazione
La documentazione è prevalentemente in italiano; si trovano però documenti in latino, francese, tedesco, inglese.

strumenti di ricerca
- Nicola Pezzi, Barbara Menghi Sartorio (CAR - Cooperativa archivisti ricercatori), Archivio Comunale - Elenco analitico di consistenza - estrapolazione di parti, 2003 (elenco di consistenza);
- Nicola Pezzi (CAR - Cooperativa archivisti ricercatori), Documenti trasferiti nel 2003 dall'archivio comunale all'archivio storico presso la Biblioteca di Osteria Grande [Comune di Castel San Pietro Terme] per docc. dal 1931 al 1965, dattiloscritto, 2003, cc. 9 (elenco di versamento;
- Gabriele Rossi, Elenco documentazione trasferita presso l'archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme in ordine di collocazione, dattiloscritto, 2000, cc. 17 (elenco di versamento);
- Maria Grazia Bollini, Patrizia Tranchina (CRECS - Cooperativa di ricerca e consulenza storica), Archivio storico comunale. Sezione archivio prenapoleonico. Inventario analitico [Comune di Castel San Pietro Terme] per docc. dal 1416 al 1800, dattiloscritto, 1999, cc. 170 (inventario);
- Paola Mita, Ricognizione e inventario parziale dell'archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme 1898-1954, dattiloscritto, 1996, cc. 274 (inventario);
- Agostino Attanasio, Liboria Salamone, Inventario dell'archivio storico del Comune di Castel San Pietro Terme (per docc dal 1416 al 1800 sostituito, valido per docc. dal 1799 al 1960), dattiloscritto, 1981, cc. 101 (inventario sommario).

bibliografia
Archivi storici in Emilia-Romagna: guida generale degli archivi storici comunali, a cura di Giuseppe Rabotti, Bologna, Analisi, 1991, ad vocem.


codice interno: 248 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Laura Berti Ceroni, Nicola Pezzi (Archimemo), 2014-2016; 2020-2022

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]

Intervento redazionale a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e archivi, 2022