Nei libri si trovano registrate le offerte fatte all'asta pubblica sui pegni venduti (solo nel primo reg.), le vendite dei pegni all'asta pubblica e le restituzioni degli avanzi dei pegni venduti.
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Per le offerte vengono indicati: data dell'asta, nome dell'offerente, lettera e numero del pegno, cifra offerta; per i pegni venduti: data dell'asta, lettera e numero del pegno, oggetto impegnato, nome dell'impegnante, capitale dato in cambio del pegno, nome del compratore, cifra pagata, avanzi (ovvero la differenza tra il capitale avuto da chi aveva impegnato e la cifra sborsata dal compratore); per gli avanzi dei pegni: data, lettera e numero del pegno, persona e quota degli avanzi restituiti. Alla fine di ogni anno si trovano i ristretti dei pegni venduti e degli avanzi resi. I primi 3 libri recano l'intitolazione del coadiutore prima e del cancelliere poi; a partire dal registro 7 i registri sono prestampati.
storia archivistica Il primo registro conservato è menzionato nel primo libro dei Partiti: nel verbale dell'adunanza del 3 maggio 1784 fu infatti ordinato un mandato di pagamento in favore di Orazio Verità per la "provvista d'un libro intitolato Libro delle liberazioni dei pegni che si vendono nel Monte di Modigliana" (reg. 1, c. 22v). La serie però doveva essere più antica, almeno risalente al 1738, perché nel primo registro dei Libri dei massai si trovano riferimenti al coevo libro delle vendite dei pegni. Anche nel primo registro conservato della presente serie si trova menzionato un vecchio libro delle vendite.