Si tratta degli unici due nuclei di corrispondenza conservatasi e direttamente riconducibile all'attività della Congregazione di Carità di Castellarano, e cioè: il nucleo ottocentesco di carteggio intercorso tra il sindaco di Castellarano, il governatore (poi prefetto) di Reggio Emilia e l'arciprete di San Valentino per vertenze sul legato dell'arciprete Donnino Caselli a favore dei poveri della parrocchia, che doveva essere amministrato da una Congregazione di Carità in San Valentino (di cui peraltro si trova traccia documentaria soltanto in questa sede); e il nucleo novecentesco di "Atti per la nomina dei membri del Consiglio della Congregazione di Carità".