Corrispondenza del museo, lettere ricevute e minute delle lettere spedite, inizialmente suddivisa in fascicoli per materia trattata, in seguito semplicemente numerata.
espandichiudi
All'interno del carteggio sono solitamente conservati i bilanci annuali del museo, insieme a quelli degli istituti culturali del comune, e le statistiche dei visitatori, redatte su base mensile. Infine si trovano due fascicoli contenenti elenchi di opere, pubblicazioni e turni di lavoro del personale.
criteri di ordinamento Le carte sono in genere timbrate con il timbro del museo del Risorgimento e, in buona parte, numerate. Questo numero all'inizio non fa esattamente riferimento al numero di protocollo con cui la corrispondenza veniva regolarmente registrata. Le minute delle lettere inviate e le lettere ricevute sono state infatti rinvenute ordinate in fascicoli per materia e in ordine di data. Fino all'anno 1896 le carte erano state protocollate apponendovi il timbro del museo e il relativo numero di protocollo con cui erano state registrate (nella schedatura si sono indicati i numeri del protocollo del museo del Risorgimento con la dicitura "carteggio protocollato nn."). A partire dall'anno 1897, dato che il museo venne consegnato al municipio, le carte hanno, quando presente, soltanto il numero del protocollo generale del municipio di Modena. A partire dall'anno 1904 (cfr. la serie "Protocolli") venne ripristinato un sistema di protocollazione interna sovrapposto a quello generale municipale per l'organizzazione della corrispondenza. Nella schedatura si è indicato con la dicitura "carteggio non protocollato" il carteggio che non presenta il numero di protocollo interno del museo: le carte infatti o non presentano in effetti nessun numero di protocollo o furono registrate col sistema del protocollo generale del municipio di Modena che provvedeva a smistare la corrispondenza di competenza del museo alla segreteria del museo stesso. Per gli anni 1901-1903 la corrispondenza è raccolta in un unico fascicolo composto da pochissime lettere. Dal 1904 la corrispondenza è invece raccolta in fascicoli annuali, organizzati cronologicamente secondo il sistema di protocollazione interna del museo (fino al 1919 la corrispondenza era stata debitamente registrata nel registro di protocollo interno). Dal 1920 e fino al 1933 non si sono trovati registri di protocollo: le carte infatti non presentano alcuna numerazione. La protocollazione interna ripartì dal 1934 in corrispondenza con la nomina ad ispettore e direttore del museo di Alfonso Morselli: sulle carte compaiono infatti i rispettivi numeri di protocollo. Questo sistema venne continuato fino al 1943 benché la registrazione a protocollo si fermi all'anno 1939. Per l'anno 1944 esistono soltanto poche carte. Dall'anno 1946 all'anno 1958 le lettere furono segnate con un numero detto "di protocollo", ma non è stato rinvenuto alcun registro di protocollo per quegli anni. In seguito la corrispondenza venne di nuovo protocollata e registrata col sistema della protocollazione interna.
storia archivistica Il carteggio degli anni 1934-1944 è stato rinvenuto raccolto all'interno di una cartellina intitolata: "Protocollo 1934-1944". Il carteggio degli anni 1946-1958 è stato trovato raccolto all'interno di una cartellina intitolata: "Protocollo 1946-1958". Il carteggio degli anni 1959-1964 è stato trovato raccolto all'interno di una cartellina intitolata: "Museo del Risorgimento. Modena. Corrispondenza (1954-1964)".