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  Documentazione di direttori e segretari 1866 - 1964
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serie
fascicoli 6
sei in: Archivio del Museo del Risorgimento di Modena 1799 - 25 novembre 1988

Si sono qui raccolte le carte lasciate da alcune delle personalità che svolsero un ruolo di primo piano nella costituzione del museo e nella formazione delle raccolte risorgimentali, in qualità di direttori e segretari.
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Si tratta della documentazione personale dei direttori e dei segretari che si sono succeduti nel corso del tempo nella direzione e amministrazione del museo.
Un primo nucleo documentario appartenenva al segretario e socio fondatore del museo del Risorgimento, Luigi Picaglia, chimico e dottore in scienze naturali, membro della Società dei naturalisti di Modena. Il nucleo di carte rimaste al museo riguarda documenti di studio e pubblicazioni di ambito naturalistico, frammiste ad appunti e recensioni di argomento storico.
Gli appunti di Emilio Iacoli, segretario nel 1904 e, dal 1911, ispettore fino al 1924, anno della morte, sono in genere relativi al lavoro svolto presso il museo ed anche come membro della Società nazionale per la storia del Risorgimento e segretario del Sottocomizio dei veterani delle campagne 1848-1849 di Modena.
Un fascicolo contiene attestati, riconoscimenti e benemerenze al professor Giovanni Canevazzi, direttore dal 1924 al 1932.
Infine una rassegna stampa, formata con articoli da quotidiani e giornali locali, raccoglie notizie sulla carriera e l'attività del professor Alfonso Morselli, direttore dal 1934 al 1964.

criteri di ordinamento
Le carte raccolte dai segretari e direttori del museo sono state riunite in nuclei distinti intitolati alle singole persone. Va da sè che, oltre a materiali inerenti l'attività svolta per il museo del Risorgimento, si sono rinvenuti documenti personali, relazioni di studio, appunti e schedari per ricerche su svariati argomenti.

informazioni sul contesto di produzione
Dal 1893 al 1933 le funzioni direttive vennero svolte, come già ricordato dai successivi direttori del museo civico: Carlo Boni (1893-1894); Arsenio Crespellani (1894-1899), Luigi Alberto Gandini (1900-1906), Vincenzo Maestri (1906-1907), Giorgio Ferrari Moreni (1907-1908), Filipppo Sallimbeni (1908-1910), Giacomo Tosi Bellucci (1911), Pietro Papini (1991-1912), Emilio Paolo Vicini (1912-1913) e Matteo Campori (1913-1933).
Segretari furono Luigi Picaglia ed Emilio Iacoli, segretario dal 1904 ed ispettore dal 1911 al 1924. Alla sua morte gli successe Giovanni Canevazzi (1924-1932), chiamato direttore. Dal 1934 al 1964 Alfonso Morselli fu l'effettivo direttore del museo, al quale successe Giorgio Boccolari dal 1965 al 1983.
Come si evince dalla documentazione conservata, di carattere eteregoneo e relativa svariati argomenti, coloro che fondarono ed amministrarono il museo erano anche attivi in svariate società modenesi sorte in età poca post unitaria. Si tratta infatti delle maggiori e più note personalità della cultura e della borghesia locali, in quel fervore di attività autonome di comitati, sodalizi, associazioni benefiche, assistenziali ed educative che sorsero liberamente in seguito all'avvento della monarchia costituzionale del Regno d'Italia, nello spirito di rinnovamento della società e dell'avvento dei tempi nuovi caratteristico di quel periodo storico.


codice interno: 309 - 001.004