Documentazione acquisita per dare conto di fatti ed eventi contemporanei all'epoca in cui il museo svolse la propria attività, in qualità di istituto culturale preposto alla conservazione delle memorie patrie.
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Si tratta in prevalenza di ritagli di giornale, opuscoli, relazioni, articoli.
criteri di ordinamento Questa documentazione, raccolta in prevalenza dal direttore Alfonso Morselli, era stata ordinata dallo stesso Morselli e, in parte, dal successivo direttore Giorgio Boccolari, in fascicoli tematici e in successione cronologica, secondo epoche ed eventi storici. Abbiamo così la documentazione riguardante il dopoguerra e il fascismo, l'arruolamento di volontari nella guerra di Spagna, i militari in Francia, le guerre coloniali e l'avvento della seconda guerra mondiale.
informazioni sul contesto di produzione Dopo la prima guerra mondiale il museo del Risorgimento si era configurato, per così dire, come istituto per la storia contemporanea, assolvendo la funzione di conservatore delle memorie patrie ed accogliendo cimeli e donazioni che documentavano fatti ed eventi storici contemporanei, della prima guerra mondiale, delle guerre coloniali e degli inizi del secondo conflitto (1939-1945). Dopo il 1945, decaduta tale funzione e mutato il contesto storico, sociale e politico-culturale, il museo del Risorgimento rimase in vita come istituto culturale comunale documentante la storia e il passato risorgimentale modenese. Le funzioni di conservatori delle memorie e della storia contemporanea furono svolte dagli istituti per la Storia della Resistenza sorti sul territorio nazionale.