Volume degli statuti redatti nel 1353 e successivamente aggiornati nel 1447.
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Gli statuti del 1353 sono divisi in due libri: il primo è articolato in 88 rubriche e raccoglie le norme riguardanti l'organizzazione amministrativa del territorio e quelle che oggi potremmo definire di diritto civile e processuale civile; il secondo, articolato in 84 rubriche, riguarda invece il diritto penale e la normativa cosiddetta "campestre", cioè i danni arrecati a determinati beni sia privati che pubblici. Gli statuti riformati nel 1447 sono suddivisi in tre libri: il primo è articolato in 14 rubriche e riguarda gli organi deputati all'amministrazione del territorio, il secondo è articolato in 61 rubriche e riguarda i meccanismi processuali, il terzo è articolato in 19 rubriche e riguarda le corporazioni di arti e mestieri. Sia gli statuti del 1353 che quelli del 1447 presentano note e integrazioni aggiunte successivamente.
informazioni sul contesto di produzione Gli statuti del 1353 sono compilati sotto il governo di Galasso I, figlio di Manfredo Pio; la redazione, affidata ad una commissione composta da sei persone elette dal locale Consiglio generale, venne fatta sulla base degli statuti di Modena del 1327. Nel 1447, sotto il governo di Galasso II Pio, gli statuti del 1353 vennero riformati ad opera di una commissione composta da cinque giuristi. Il secondo libro degli statuti del 1353 e quelli del 1447 restarono in vigore fino al 1771, anno in cui vennero emanati dal duca Francesco III le nuove generali Costituzioni estensi (Codice estense).
bibliografia A. Solmi, Statuta civitatis Carpi Annis MCCCLIII et MCDXLVII, in «Memorie storiche e documenti sulla città e sull'antico principato di Carpi. Volume VIII», Carpi, 1905
D. Righi, Ricerca sulla legislazione statutaria carpigiana Tesi di laurea, Università degli studi di Modena, Facoltà di giurisprudenza, anno accademico 1987/1988.
R. Braccia, Gli Statuti tra Medioevo ed Età Moderna, in «Storia di Carpi, volume secondo. La città e il territorio dai Pio agli Estensi (secc. XIV-XVIII)», Modena, Mucchi, 2009, pp. 121-136