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In questo caso si sono conservati solo due registri, di cui uno riporta tutte le sentenze e i verbali di conciliazione soggetti alla tassa di registro, mentre l'altro, che avrebbe dovuto dare notizia di tutti gli atti soggetti alla stessa tassa di registro, è in bianco.

informazioni sul contesto di produzione
In base all'art. 25 del Regolamento 26 dicembre 1892, n. 728, l'usciere del giudice conciliatore aveva il dovere di tenere un repertorio di tutti gli atti del suo ministero e doveva annotarvi in calce i diritti percepiti. In tale registro veniva annotato il numero d'ordine degli atti, le generalità delle parti ad istanza delle quali si eseguivano gli atti e delle parti contro le quali venivano eseguiti; la natura degli atti; la data della consegna delle carte da parte dell'usciere e quella dell'esecuzione; le somme dovute dalle parti per indennità di trasferta; diritti per gli atti e diritti di copia; le eventuali somme da esigersi in cause di gratuito patrocinio.
Con la legge del 18 dicembre 1941, n. 1368, venivano riorganizzati gli uffici di conciliazione e l'art. 28 prevedeva nuovamente che presso l'ufficio del Giudice conciliatore fossero tenuti i registri dei repertori degli atti soggetti a tassa di registrazione.


codice interno: 0338 - 001.010