La maggior parte del carteggio è costituito da ordini, indicazioni, lettere accompagnatorie alla trasmissione di avvisi ed istruzioni inviate prevalentemente dal "segretario provvisorio del distretto della Mirandola", prima e dal sottoprefetto poi. La vice prefettura di Mirandola era stata affidata a Giovanni Luosi, padre di Giuseppe, gran giudice e ministro della Giustizia del governo napoleonico
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Al titolo F, a partire dal 1812 furono archiviati i "processi verbali" delle sedute municipali che riportano la trascrizione dei verbali delle riunioni, firmati ed approvati dai consiglieri ("il presente processo verbale è stato letto a chiara intellegibile voce alli signori amministratori municipali del comune di Mortizzuolo che si sono firmati qui sotto)". Vi si trovano inoltre minute di lettere, ordini del sindaco, denunce in materia di polizia, carteggio relativo a coscrizione, requisizioni e contabilità, elenchi dei poveri del comune.
criteri di ordinamento La documentazione è stata archiviata secondo due metologie differenti: fino al 1811 gli atti sono ordinati seguendo il numero progressivo apposto al momento del ricevimento e riportato sul registro di protocollo; dal 1812 è stato introdotto l'uso della classificazione secondo titolario. Gli atti furono archiviati all'interno di fascicoli riportanti il n. dato alle carte, l'elenco dei "recapiti" e l'oggetto, "materia" dell'atto. La corrispondenza venne quindi suddivisa ripartendola in 20 argomenti indentificati da una lettera alfabetica, dalla A alla X, secondo il seguente schema: - A. Acque; - B. Agricoltura, Commercio, e Boschi; - C. Amministrazione; - D. Pubblicazione di Stampe; - E. Beneficenza pubblica; - F. Processi verbali dei Consigli; - G. Finanza; - H. Bollettino politico e lettere; - I. Istruzione pubblica; - L. Militare; - M. Polizia; - N. Popolazione; - O. Sanità; - P. Giustizia; - Q. Stato Civile; - R. Strade; - S. Imposte; - T. Annona; - U. Tabelle di Coscrizione; - X. Coscrizione. Il fascicolo "Comune di Mortizzuolo" (1813-1815) contiene atti relativi ad affari d'acque, estrapolati dalle filze originali e riuniti in occasione di lavori per emergenze idrogeologiche. Si è scelto di consolidare la condizionatura ottocentesca scegliendo la filza come unità minima di descrizione e illustrandone il contenuto. Sono state eseguite alcune operazioni di riordino riaggregando documentazione che era stata divisa, operando anche sulle "miscellanee" create nell'Ottocento e sulla documentazione rimasta fuori da quell'intervento. Per ogni unità descritta è stata sempre riportata la segnatura precedente dando il riferimento all'epoca e al numero del pezzo.