Si tratta di un unico esemplare del registro da tenersi dal cancelliere dell'ufficio di conciliazione ai sensi degli articoli 127 e 128 del Regio Decreto n. 2369 del 30 dicembre 1923 ("Testo unico della legge del registro"), dove dovevano venire registrati data e natura dell'atto (sentenza, decreto ingiuntivo, processo verbali di conciliazione), generalità delle parti e "indicazione sommaria dei beni" coinvolti nell'atto stesso (loro situazione, prezzo o valore) che per questo avrebbero richiesto l'esazione dei diritti di registro. Il registro è peraltro rimasto in bianco, mai utilizzato e sempre regolarmente vistato come "negativo" dal Pretore in occasione delle sue periodiche verifiche ispettive all'ufficio.