Archivi ER

Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna

Gli archivi in Emilia-Romagna


Conservatore

Comune di Castelvetro Piacentino
Piazza Emilio Biazzi 1

29010 Castelvetro Piacentino (PIACENZA)

tel: 0523257611
(Centralino)
0523257604
(Segreteria)
fax: 0523824743

scrivi (Ufficio segreteria)
clicca qui per pec

sito web

Affidamento funzioni di fruizione a Biblioteca comunale
Tutte le informazioni sul Conservatore

Accedi a CAStER

 
Ti trovi in: Archivi ER > BIM - Imola > Castelvetro Piacentino > Struttura dell'inventario

  Carteggio amministrativo dal 1898 al 1970 1898 - 1970
  visualizza XML
con antecedenti e susseguenti
serie
fascicoli 1269
sei in: Archivio storico del Comune di Castelvetro Piacentino 1806 - 1976

La serie costituisce la parte più cospicua dell'archivio comunale di Castelvetro Piacentino ed è costituita dal corposo carteggio, prodotto e ricevuto dall'amministrazione comunale dal 1896 al 1970.
espandi chiudi


Tale documentazione resta a testimonianza della vasta e complessa attività necessaria per una funzionale gestione degli aspetti amministrativi, assistenziali, economici e finanziari, sociali, culturali, educativi, sanitari, gestionali e di controllo di Castelvetro Piacentino e del territorio di sua competenza.
Il carteggio, organizzato con il ricorso sistematico alla prassi della protocollazione degli atti, con l'attribuzione di un numero di protocollo su base cronologica e della classificazione secondo le 15 categorie del titolario adottato, permette di ricostruire l'attività e le funzioni del Comune, di conoscerne l'evoluzione istituzionale nei rapporti con lo Stato, con altri enti locali, provinciali, regionali e nazionali, con le frazioni territoriali, con le località e con la cittadinanza in genere.
Si segnala che, oltre al carteggio, è presente anche un ricco materiale documentario eterogeneo, ma ricorrente per ogni categoria, non protocollato: rappresenta parte della documentazione tecnica prodotta dal personale degli uffici comunali per l'esecuzione e l'espletamento delle specifiche mansioni attribuite.

criteri di ordinamento
Nella serie "Carteggio amministrativo dal 1898 al 1970" sono state individuate 15 sottoserie corrispondenti alle categorie del titolario Astengo, a loro volta ulteriormente articolate in un numero diverso di classi e fascicoli.
Di seguito si riportano le denominazioni delle categorie e delle classi - i primi due livelli divisionali del titolario - utilizzate dal Comune (con qualche variazione nel corso degli anni) per la classificazione degli atti e coincidenti grosso modo con quelle previste dalla circolare Astengo:

Categoria I - Amministrazione
- Classe 1 Comune ed Ufficio Comunale
- Classe 2 Archivio
- Classe 3 Economato
- Classe 4 Elezioni amministrative
- Classe 5 Consiglio e Giunta
- Classe 6 Sindaco - commissioni - deleghe
- Classe 7 Deliberazioni e repertori
- Classe 8 Impiegati e salariati
- Classe 9 Cause, liti, conflitti della Amministrazione comunale
- Classe 10 Istituti o servizi amministrativi o tutelati
- Classe 11 Locali per gli uffici e servizi comunali
- Classe 12 Manifestazioni di indole amministrativa
- Classe 13 Circolari e disposizioni

Categoria II - Opere pie e beneficenza
- Classe 1 ECA (Congregazione di carità) ed altre opere pie - assistenza e beneficenza generica ai poveri
- Classe 2 Ospedali, ricoveri, ospizi, assistenza e beneficenza ai poveri, inabili, ecc.
- Classe 3 Brefotrofi, orfanotrofi, esposti, baliatico, assistenza maternità ed infanzia
- Classe 4 Società di mutuo soccorso, istituti di indole sociale e protettivi del lavoro, filantropici
- Classe 5 Lotterie, tombole, fiere di beneficenza
- Classe 6 Circolari e norme

Categoria III - Polizia urbana e rurale
- Classe 1 Personale - guardie municipali, boschive, campestri, vigili, facchini
- Classe 2 Servizi e regolamenti
- Classe 3 Circolazione urbana - segnalazioni ed indicazioni
- Classe 4 Circolari e norme

Categoria IV - Sanità ed igiene
- Classe 1 Ufficio sanitario - personale, sindacati
- Classe 2 Servizio sanitario
- Classe 3 Epidemie, malattie contagiose, epizoozie
- Classe 4 Sanità marittima, locali d'isolamento
- Classe 5 Igiene pubblica, regolamenti, macelli
- Classe 6 Polizia mortuaria
- Classe 7 Circolari

Categoria V - Finanze
- Classe 1 Proprietà comunali, inventari beni mobili ed immobili, debiti e crediti
- Classe 2 Bilanci, conti, contabilitá, verifiche di cassa
- Classe 3 Imposte e tasse erariali e sindacali
- Classe 4 Imposte e tasse comunali e provinciali
- Classe 5 Imposta di consumo
- Classe 6 Catasto
- Classe 7 Privative, uffici finanziari e monete
- Classe 8 Mutui e prestiti
- Classe 9 Servizio di esattoria e tesoreria
- Classe 10 Circolari

Categoria VI - Governo
- Classe 1 Leggi e decreti - Fogli periodici, governativi - Governo
- Classe 2 Feste nazionali, commemorazioni, cerimonie, ricevimenti
- Classe 3 Elezioni politiche e liste
- Classe 4 Azioni di valore civile
- Classe 5 Concessioni governative
- Classe 6 Partiti e loro organizzazioni
- Classe 7 Circolari

Categoria VII - Grazia, giustizia e culto
- Classe 1 Circoscrizione giudiziaria. Pretura, Tribunale, Corte di Assise e d'Appello
- Classe 2 Assessori. Giurati alle Corti d'Assise
- Classe 3 Carceri mandamentali e giudiziali. Penitenziari
- Classe 4 Ufficio e Giudice Conciliatore
- Classe 5 Archivio notarile. Notai ed altre professioni legali
- Classe 6 Culto
- Classe 7 Circolari

Categoria VIII - Leva, truppa, servizi militari
- Classe 1 Leva di terra, di mare e d'aria
- Classe 2 Servizi militari
- Classe 3 Tiro a segno
- Classe 4 Combattenti e loro famiglie - pensioni di guerra ed assimilate
- Classe 5 Caserme ed alloggi militari
- Classe 6 Circolari

Categoria IX - Pubblica istruzione/Educazione nazionale
- Classe 1 Autorità scolastiche - insegnanti - istituzioni
- Classe 2 Asili d'infanzia e scuole elementari
- Classe 3 Educatori comunali - istituzioni governative e locali - campi sportivi
- Classe 4 Scuole medie
- Classe 5 Università
- Classe 6 Istituti scientifici - Biblioteche, gallerie, musei, manifestazioni
- Classe 7 Circolari

Categoria X - Lavori e servizi pubblici - Poste - Telegrafi - Telefoni
- Classe 1 Strade, piazze, giardini pubblici, costruzione, manutenzione
- Classe 2 Ponti, gallerie, fognature, frane e lavori straordinari
- Classe 3 Illuminazione
- Classe 4 Acque e fontane pubbliche
- Classe 5 Consorzi stradali e idraulici di bonifica
- Classe 6 Espropriazioni per cause di pubblica utilità
- Classe 7 Poste, telegrafi, telefoni, radio
- Classe 8 Ferrovie, tranvie, autovie, funivie, navigazione, aerovie, orologi
- Classe 9 Ufficio tecnico
- Classe 10 Costruzione e restauri edifici comunali e privati
- Classe 11 Ponti, spiagge, fari, moli, ecc.
- Classe 12 Circolari

Categoria XI - Agricoltura, industria, commercio
- Classe 1 Agricoltura, caccia, pesca, pastorizia, piante e foreste
- Classe 2 Industria
- Classe 3 Commercio
- Classe 4 Artigianato, lavoro e previdenza
- Classe 5 Fiere e mercati
- Classe 6 Pesi e misure
- Classe 7 Circolari

Categoria XII - Stato civile, censimento, statistica, demografia
- Classe 1 Stato civile
- Classe 2 Anagrafe e alloggi
- Classe 3 Censimento e statistica
- Classe 4 Circolari

Categoria XIII - Esteri
- Classe 1 Comunicazioni con l'estero, stranieri in Italia
- Classe 2 Emigrazione estera e coloniale
- Classe 3 Circolari

Categoria XIV - Oggetti diversi
- Classe 1

Categoria XV - Pubblica sicurezza
- Classe 1 Pubblica incolumità, calamità, manifestazioni
- Classe 2 Polveri, materie esplodenti, armi
- Classe 3 Teatri e trattenimenti pubblici
- Classe 4 Esercizi pubblici - attività controllate
- Classe 5 Mendicità, pregiudicati, ammoniti, sorvegliati, confinati, espulsi dall'estero, scarcerati, oziosi, vagabondi, prostitute
- Classe 6 Avvenimenti straordinari di pubblica sicurezza
- Classe 7 Servizio anti incendi
- Classe 8 Circolari

Nelle schede di descrizione di livello alto sono state fornite indicazioni di carattere generale sul contenuto dei fascicoli afferenti alle singole categorie.
Per la parte più antica del carteggio l'unità di descrizione corrisponde al fascicolo prodotto dal rimaneggiamento effettuato dal precedente riordinatore, mentre a partire all'incirca dagli anni Cinquanta il fascicolo coincide con la categoria - primo livello divisionale del titolario di classificazione - annuale.
Nel campo del contenuto di ogni fascicolo sono stati elencati i sottofascicoli presenti al suo interno e gli eventuali inserti, segnalandone la classificazione e rilevando anche la presenza di documentazione particolarmente significativa.
Per quanto riguarda la denominazione delle unità, dei sottofascicoli e degli inserti, si è deciso di riportare tra virgolette soltanto i titoli originali per distinguerli dai titoli attribuiti dal precedente riordinatore.
La numerazione delle buste comincia e finisce all'interno di ogni categoria, mentre la numerazione dei fascicoli, coincidendo con la posizione fisica dell'unità nella busta, ricomincia da 1 per ogni contenitore.
All'interno delle sottoserie i singoli fascicoli sono stati descritti in ordine cronologico e nei casi di fascicoli che abbracciavano un arco temporale di più anni si è data la precedenza all'ultimo estremo.
Come altrove segnalato, tra i fascicoli del carteggio amministrativo si trovano anche atti particolari, non propriamente riferibili alla serie della corrispondenza. Nei casi più eclatanti gli atti sono stati scorporati dal carteggio e descritti come serie separate, in altri casi invece - soprattutto se al di fuori delle buste del carteggio non erano presenti altre unità affini - se ne è data segnalazione senza ricorrere alla creazione di serie autonome.

storia archivistica
Il carteggio amministrativo dal 1898 al 1970 si presenta complessivamente ordinato a serie aperte sulla base del titolario introdotto con circolare del Ministero dell'interno 1 marzo 1897, n.17100-2, noto come titolario Astengo. L'organizzazione dei fascicoli, tuttavia, non è più il fedele riflesso delle modalità di archiviazione delle carte adottate dall'ente produttore, ma il risultato di diversi interventi di riordino che su di esse sono stati effettuati a partire dalla metà del Novecento e che hanno portato ad una profonda alterazione dell'ordinamento originario dell'archivio. Tale sconvolgimento è senza dubbio molto evidente fino alla fine degli anni Quaranta, mentre a partire dai primi anni Cinquanta il carteggio sembra conservare caratteristiche organizzative più autentiche. Fu con tutta probabilità durante gli interventi del 1956 e soprattutto del 1985-1988, entrambi effettuati da Italo Genzini, che gli atti vennero riordinati assumendo quella organizzazione che è tuttora in essere e che viene rispecchiata anche nella descrizione inventariale oggi proposta: il riordinatore scorporò i fascicoli dalla loro originaria collocazione e li condizionò in nuove carpette create di suo pugno raggruppandoli solitamente per argomento e per tornate di anni. Sulla nuova carpetta riportò un titolo attribuito - vergato a matita rossa o blu - l'indicazione degli estremi cronologici e la classificazione. E' necessario a questo proposito rilevare che la stessa classificazione risulta fittizia: al di là dell'indicazione della categoria, che non risulta mai modificata, la classe ed il fascicolo riportati sulla nuova camicia raramente coincidono con quelli originariamente attribuiti alle carte e talvolta atti afferenti a classi diverse sono stati inseriti in uno stesso fascicolo. All'interno dei fascicoli creati dal riordinatore è possibile trovare sottofascicoli a loro volta di nuova formazione, carte sciolte o sottofascicoli originali, a volte compresenti. Spesso le nuove carpette vennero create riutilizzando e rovesciando quelle originali e la presenza di tre o addirittura quattro intitolazioni diverse, comunque per lo più attribuibili ad una stessa mano, resta a testimonianza di interventi e ripensamenti successivi. Le nuove denominazioni adottate per le singole unità potevano coincidere con quelle delle classi del titolario oppure derivare dagli specifici argomenti trattati nelle carte fascicolate. Per gli anni interessati da questa complessa attività di revisione e rimaneggiamento non sono quasi mai state trovate le carpette originali delle categorie annuali, mentre spesso, come già si accennava, si è potuta apprezzare la presenza di quelle delle classi e dei fascicoli, intesi come terza unità divisionale del titolario di classificazione. Ricostruire l'ordinamento originario ripristinandolo nell'organizzazione delle carte non sarebbe stato comunque possibile data la frammentarietà e disomogeneità dell'attuale strutturazione e nella descrizione inventariale proposta ci si è pertanto limitati a descrivere e a fotografare lo stato di fatto: fino alla fine degli anni Quaranta le unità riportano la denominazione loro attribuita dal riordinatore precedente, mentre a partire dagli anni Cinquanta il titolo dell'unità coincide con quello della categoria. Occorre tuttavia rilevare che questa indicazione cronologica non è sempre valida perché per alcune categorie il rimaneggiamento è rimasto circoscritto in un arco cronologico più limitato.
Si segnala infine che nelle stesse buste e/o negli stessi fascicoli del carteggio amministrativo sono state individuate altre tipologie documentarie appartenenti a serie differenti: in simili circostanze si è valutato di volta in volta se procedere ad estrapolare fisicamente le carte e a descriverle come serie separate, oppure se mantenerle nella loro posizione segnalandone la presenza nel contenuto delle unità.


codice interno: 0385 - 001.015