La serie comprende le deliberazioni del Consiglio comunale per il periodo 1859-1975.
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La serie si interrompe con il 14 dicembre 1927, momento in cui vengono sciolti gli organi collegiali elettivi e si sostituisce ad essi, sotto il governo fascista, il Podestà che manterrà il potere fino al 15 settembre 1943, quindi sostituito da un Commissario prefettizio in carica fino all'aprile 1945. In seguito a quella data si ricostituisce la Giunta municipale e dal 25 aprile del 1946 anche il Consiglio comunale.
Le sedute sono raccolte in fascicoli annuali rilegati fino all'agosto 1920, conservati all'interno di buste. Le sedute successive, per gli anni 1920-1975, sono raccolte e rilegate in registri. Le singole unità comprendono gli indici delle deliberazioni, eccetto per gli anni 1916-1924 e per la seconda parte del 1968. Alcuni anni riportano anche l'elenco dei consiglieri in carica.
informazioni sul contesto di produzione Il Consiglio comunale è uno degli organi amministrativi collegiali dei Comune, che vede la sua nascita in seno alla Rivoluzione francese. Di sua competenza è l'organizzazione del Comune, l'amministrazione del patrimonio, la gestione finanziaria, il funzionamento dei servizi pubblici ed in senso più ampio la tutela degli interessi sociali ed economici della popolazione. La legge sull'ordinamento comunale e provinciale di unificazione amministrativa del 20 marzo 1865 n. 2248 lo definisce come organo elettivo, mentre con RD 8 giugno 1865 n. 2131, art. 21 si riportano le modalità di conservazione degli originali delle deliberazioni del Consiglio comunale in registri rilegati. Le Legge fascista 4 febbraio 1926 n. 237 istituisce l'ordinamento podestarile nei Comuni italiani, facendo di fatto cessare la funzione quanto del Consiglio comunale tanto della Giunta Municipale. Il sistema elettivo verrà ripristinato con D.Lgs. 7 gennaio 1946 n. 1.