Nel registro, unico rimasto della serie, sono verbalizzate le sedute dei consigli, sia quello ristretto formato dai quattro uomini nominati direttamente dal sindico all'atto della sua entrata in carica, sia quello generale formato da un uomo per casa.
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Tali consigli avvenivano nella casa della comunità, indicata anche come casa consolare, convocati d'ordine del sindico ed in particolari occasioni presieduti dal podestà di San Leo sotto la cui giurisdizione Massa Manente ricadeva. Le verbalizzazioni erano sottoscritte dal cancelliere che le redigeva. Per anni risultano annotate le sole elezioni degli ufficiali comunali ed i passaggi di consegne fra il cessato sindico e quello nuovo; mancano vere e proprie verbalizzazioni di sedute deliberative. Accanto ai verbali delle sedute consiliari, sono annotati editti, verbali di elezioni, note, accensioni di censi attivi e/o passivi, concessioni in affitto di beni comunitativi. La lacuna cronologica presente nel registro, che va dal 1804 ai primi mesi del 1814, è attribuibile all'appartenenza in questo periodo di Massa Manente alla Repubblica Italiana prima ed al Regno Italico poi. Solo con il ritorno alle antiche amministrazioni nel periodo della Restaurazione, il registro venne di nuovo utilizzato.