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  Regio Ispettorato per i monumenti, gli scavi e oggetti d'arte e antichità del Circondario di Forlì 1878 - 1918
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con antecedenti dal 1847
serie
fascicoli 20
sei in: Archivio Antonio Santarelli 1849 - 1920

Corrispondenza, relazioni, appunti, disegni, fotografie e materiali a stampa dell'ispettore agli scavi e monumenti di Forlì, Antonio Santarelli, relativi alle funzioni spettanti al suo ufficio in merito alla vigilanza e custodia dei monumenti, scavi, oggetti e opere d'arte che si trovano sul territorio di competenza. Le minute delle lettere di Santarelli recano generalmente, nella parte in alto a sinistra della carta, il destinatario, la data cronica ed eventualmente il numero di protocollo (1).
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Antonio Santarelli è nominato ispettore agli scavi e monumenti di Forlì nel 1878. Nel 1907 in base alla nuova normativa (r.d. del 27 giugno 1907 n. 386) è nominato ispettore onorario per un triennio ed è riconfermato nel 1911 e nel 1915.
I principali referenti istituzionali con cui Santarelli si relaziona nel lungo periodo (ben 40 anni) in cui ricopre la carica di ispettore sono: il Ministero della istruzione pubblica, la Regia Prefettura di Forlì, il Comune di Forlì, Giuseppe Fiorelli direttore centrale degli scavi e musei del Regno, Raffaele Faccioli direttore dell'Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti dell'Emilia in Bologna, Corrado Ricci soprintendente ai Monumenti di Ravenna nel 1897 e direttore generale delle belle arti dal 1906, Giuseppe Gerola soprintendente ai Monumenti della Romagna con sede a Ravenna, Francesco Malaguzzi Valeri soprintendente alle gallerie di Bologna e della Romagna (Bologna, Forlì e Ferrara), Gherardo Ghirardini soprintendente agli scavi di Bologna, Luigi Corsini soprintendente ai Monumenti dell'Emilia.

(1) Il numero di protocollo ipotizza la presenza di registri di protocollo, che però allo stato attuale non risultano presenti.

criteri di ordinamento
I fascicoli sono presentati in ordine cronologico.

informazioni sul contesto di produzione
L'ufficio di ispettore degli scavi e dei monumenti è istituito con regio decreto del 28 marzo 1875 n. 2440 (serie 2^), art. 4: "Per tutte le provincie nella quali parrà opportuno, saranno nominati per decreto regio ispettori degli scavi e dei monumenti annessi, i quali corrisponderanno con la direzione centrale. Il loro ufficio è gratuito". L'ispettore risponde del suo operato alla Direzione centrale degli scavi e musei del Regno istituita con il medesimo decreto (art. 1) e annessa al Ministero dell'istruzione pubblica di cui è parte integrante.
Nel 1891 il Ministero della istruzione pubblica istituisce gli Uffici tecnici regionali per la conservazione dei monumenti, strutture decentrate dipendenti dal Ministero stesso, da considerarsi quali antesignani delle future Soprintendenze. Distribuiti su tutto il territorio nazionale gli Uffici regionali hanno il compito di provvedere localmente alla conservazione dei monumenti. L'Ufficio regionale per l'Emilia-Romagna ha sede a Bologna ed è affidato all'ingegnere Raffaele Faccioli.
Le funzioni degli Uffici regionali sono ereditate dalle Soprintendenze istituite con regio decreto del 27 giugno 1907 n. 386.
Le Soprintendenze sono distinte in 3 aree di competenza: ai monumenti; agli scavi e musei archeologici; alle gallerie, ai musei medievali e moderni e agli oggetti d'arte. Le funzioni dell'ispettore sono stabilite dall'art. 16: "Gli ispettori attendono presso ogni direzione alla compilazione dei cataloghi, allo studio e alla illustrazione storico-artistica dei monumenti, degli oggetti di antichità e degli scavi archeologici e a tutte quelle funzioni d'indole tecnica e scientifica che siano loro affidate dai direttori. Ad un ispettore può essere affidato l'incarico di dirigere un museo o uno scavo o una galleria e in tal caso gli incomberanno tutte le responsabilità dei direttori".
La carica dell'ispettore onorario è regolamentata invece dagli articoli 47 (ufficio dell'ispettore onorario), 48 (possibilità di istituzione per ogni circondario o comune), 49 (le funzioni spettanti), 50 (la durata triennale), 51 (gratuità dell'ufficio) e 52 (termine della carica e consegne al successore). L'ispettore onorario è posto alle dipendenze della Soprintendenza competente per il territorio che per l'ispettore forlivese è quella con sede a Ravenna. Si ritiene opportuno riportare in questa sede il testo dell'art. 47 che stabilisce le funzioni dell'ispettore onorario: "Gli ispettori onorari vigilano sui monumenti e gli oggetti di antichità e d'arte esistenti nel territorio di loro giurisdizione, e danno notizia alla Sopraintendenza competente di quanto può interessare la conservazione e la custodia, promuovendo i necessari provvedimenti. La stessa vigilanza esercitano sotto la dipendenza della Sopraintendenza competente, su gli scavi già in corso e su quelli che saranno permessi in avvenire, curando l'osservanza delle disposizioni di legge e denunziando gli abusi. Adempiono, inoltre, a tutte le incombenze che siano loro affidate dalle sopraintendenze in materia di tutela monumentale e artistica".
Attualmente l'ufficio di ispettore onorario è regolamentato dalla Circolare del Segretariato generale n. 289 del 28 novembre 2008 (cfr. http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it/171/nomina-degli-ispettori-onorari, visitato il 1 settembre 2013).

storia archivistica
Sui fascicoli è presente generalmente il timbro "R. Ispettorato agli scavi e monumenti Forlì".
L'art. 52 del regio decreto del 27 giugno 1907 n. 386 stabilisce che "L'ispettore onorario che esce di carica dovrà far consegna al pubblico funzionario che sarà designato dal ministero di tutti gli atti e documenti che egli detenesse per ragione del suo ufficio. Uguale obbligo spetta all'erede dell'ispettore. Il ministero provvederà affinché siano consegnati al nuovo ispettore quelli fra i detti atti e documenti, che gli siano necessari per il suo ufficio".
La documentazione dell'ispettorato agli scavi e monumenti di Forlì che attualmente si conserva nell'Archivio Antonio Santarelli testimonia che il passaggio di consegne non ha avuto luogo.

unità di descrizione collegate
Biblioteca comunale "Aurelio Saffi" di Forlì, Archivio dell'Ispettorato ai monumenti, degli scavi ed oggetti di antichità e d'arte per il circondario di Forlì.

bibliografia
Dizionario biografico dei soprintendenti storici dell'arte, 1904-1974, a cura di Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; Centro studi per la storia del lavoro e delle comunità territoriali, Bologna, Bononia university press, 2007

Dizionario biografico dei direttori generali, Direzione generale accademie e biblioteche, Direzione generale antichità e belle arti (1904-1974), a cura di Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; Centro studi per la storia del lavoro e delle comunità territoriali, Bologna, Bononia university press, 2011

Dizionario biografico dei soprintendenti archeologici, 1904-1974, a cura di Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee; Centro studi per la storia del lavoro e delle comunità territoriali, Bologna, Bononia university press, 2012


codice interno: 537 - 001.005