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  Carte sedimentate presso la Partecipanza agraria di Nonantola 1806 - 1994
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buste 186, registri 750, volumi 38, fascicoli 866, cartelle 10, scatole 4, mazzi 79, pezzi 97
sei in: Archivio storico della Partecipanza agraria di Nonantola 1770 - 1994

La documentazione conservata presso il palazzo della Partecipanza agraria di Nonantola rappresenta solo una parte dell'archivio dell'ente, ossia quella prodotta a partire dal 1877 (con antecedenti dal 1806), anno in cui esso venne posto sotto sequestro giudiziario al fine di dirimere gli accesi contrasti interni, seguiti all'ottenimento dell'autonomia amministrativa rispetto al Comune di Nonantola (cfr. infra "Soggetto produttore" - "Storia istituzionale"). La documentazione precedente è conservata invece presso l'archivio storico del Comune medesimo. Le serie archivistiche individuate rispecchiano naturalmente l'attività di questo ente che per statuto è da sempre votato ad amministrare i propri beni (i terreni che costituiscono il tenimento e gli immobili di proprietà), a provvedere al godimento di essi e a tutelare i diritti dei Partecipanti. Tali finalità vengono perseguite attraverso l'operato degli organi di amministrazione, Consiglio e Giunta, eletti dall'Assemblea generale dei partecipanti, come attestano i documenti compresi nelle serie archivistiche dei rispettivi verbali delle sedute e delle deliberazioni (Verbali dell'Assemblea generale dei partecipanti, Verbali del Consiglio di Amministrazione, Verbali della Giunta Esecutiva e Deliberazioni del Commissario straordinario, del Consiglio di Amministrazione e della Giunta Esecutiva). Significativa la presenza di un unico registro delle deliberazioni della Assemblea dei Capi Co', organo elettivo e di rappresentanza dei partecipanti fino al 1896, i cui estremi cronologici 1892-1895 rinviano al periodo "di transizione" seguito alla fine del lungo sequestro giudiziario e insieme alla pubblicazione della legge n. 397 del 4 agosto 1894, che riconosceva le partecipanze agrarie quali Enti morali aventi personalità giuridica. L'esercizio del godimento dei beni della Partecipanza viene garantito dal "riparto" ossia dalla periodica divisione dei terreni ed assegnazione a tutti gli aventi diritto: questo è un aspetto centrale nella vita dell'ente per importanza e complessità. Esso implica la stesura ed il continuo aggiornamento dei ruoli dei partecipanti, la predisposizione dei fogli di famiglia, la stesura degli elenchi nominativi, la tenuta dello schedario delle famiglie partecipanti, le denunce di eventuali variazioni avvenute nel nucleo familiare, le registrazioni dei passaggi di usufrutto fra partecipanti, documentazione che si trova descritta all'interno della serie "Divisioni" articolata in più sottoserie. Esito della gestione economica dell'ente sono tutti i documenti attinenti alla contabilità; di qui la presenza dei giornali di cassa, dei libri mastro, dei bilanci preventivi e consuntivi, dei registri dei mandati di pagamento, delle reversali d'incasso e dei verbali di chiusura degli esercizi finanziari. Per provvedere al pagamento degli oneri patrimoniali, alle imposte e tasse gravanti i beni consorziali, alle spese di amministrazione, di lavori e degliimpiegati, nonché alle spese di ufficio, ordinarie e straordinarie, la Partecipanza fa fronte, oltre che con le rendite dei beni, anche con l'annuo contributo sociale o colletta sulle quote a carico del Partecipante. Da questa prerogativa scaturiscono i diversi ruoli delle imposte e tasse e i ruoli dei crediti, le registrazioni dei conteggi personali dei pagamenti, dei saldi rimanenti e delle scadenze. Trasversale a tutte le attività e finalità della Partecipanza è la ricca documentazione archiviata all'interno del "Carteggio" e ordinata sulla base dei titolari adottati nel tempo dall'ente. Grazie ad essa è possibile recuperare le modalità di gestione dei comparti e dello sfruttamento delle risorse naturali presenti nel tenimento, insieme a quelle relative al mantenimento dei fabbricati di proprietà dell'ente. Consistenti sono inoltre le carte inerenti i lavori di manutenzione e di escavazione dei numerosi corsi d'acqua (canali e fossi di scolo) che attraversano il tenimento e quelle attinenti agli eventi straordinari come le inondazioni e le grandinate di eccezionale portata. Accanto a queste si trovano poi tutti i fascicoli riguardanti la gestione economica e contabile dell'ente e quelli afferenti alla nomina e alle convocazioni del Consiglio di Amministrazione e dell'Assemblea dei Capi Co'. Il fondo conserva inoltre due miscellanee: la "Miscellanea Lorenzini", che comprende documentazione varia e a carattere personale dell'ingegnere Francesco Lorenzini, e la "Miscellanea storica"al cui interno si trovano documenti, in gran parte in copia autentica, che sono alla base dell'iter storico, giuridico e amministrativo della Partecipanza. Infine, contribuiscono ad arricchire l'archivio gli statuti e i regolamenti di altre partecipanze o di consorzi che nel tempo hanno avuto rapporti con l'ente; una raccolta di opuscoli e stampe che per il loro contenuto sono strettamente legati alla storia e al funzionamento della Partecipanza di Nonantola e delle Partecipanze Agrarie in genere; le piante e le mappe prodotte al fine della ripartizione dei terreni o dei lavori da effettuarsi sui terreni stessi, ed oggi testimonianza visiva dei beni partecipanti a partire dal 1806; i manifesti raccolti dal 1906 in poi e ordinati sulla base dell'ente produttore (manifesti della Partecipanza, di enti pubblici presenti sul territorio provinciale e delle altre Partecipanze agrarie).
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criteri di ordinamento
Già con l'intervento di riordino ed inventariazione portato a termine nel 1990, la documentazione conservata nell'archivio era stata strutturata in serie archivistiche ordinate tra loro in base alla gerarchia funzionale propria dell'ente (costitutivo, deliberativo, amministrativo-contabile, operativo) per cui dopo gli Statuti, ossia gli atti e gli strumenti fondativi dell'istituto, con annessi regolamenti, sono state descritte le serie relative alla predisposizione delle elezioni degli organi amministrativi e rappresentativi della Partecipanza, seguite dai verbali delle deliberazioni dell'Assemblea dei Capi Co' e dell'Assemblea generale dei partecipanti, del Regio Commissario, del Consiglio di Amministrazione e della Giunta Esecutiva. Esito della specifica attività dell'ente è la consistente documentazione raccolta nel Carteggio, riordinata e descritta secondo i criteri adottati di volta in volta dall'amministrazione o, laddove ciò non era possibile perché se ne è persa la traccia, in base allo stato in cui è giunta ai nostri giorni. Pertanto dal carteggio emergono sei sequenze cronologiche interne alla serie che corrispondono all'adozione o meno di titolario (tre sono quelli individuati) e alla prassi di archiviare per serie aperta o chiusa. Unica serie articolata in sottoserie è quella delle Divisioni, all'interno della quale si trova la documentazione funzionale all'adempimento delle pratiche per il "riparto" (ruoli dei partecipanti, fogli di famiglia, elenchi nominativi e schedari diversi), fulcro della vita della Partecipanza. Fanno seguito le serie relative alla contabilità e alla gestione finanziaria dell'istituto, ossia i bilanci preventivi e consuntivi, i mandati di pagamento, i libri mastro, i ruoli delle tasse ed altre sempre inerenti le entrate e le uscite. Infine sono stati individuati materiali particolari, come le mappe ed i manifesti, ed alcune raccolte che sono andate a formare due miscellanee.
Tutta la documentazione è stata riordinata cronologicamente all'interno delle rispettive serie archivistiche e la descrizione inventariale scende fino al livello dell'unità archivistica (fascicolo o registro) o documentaria nel caso delle mappe e dei disegni. L'intervento messo in atto fra il 2010 ed il 2011, finalizzato all'integrazione dell'inventario preesistente e mirato alla documentazione compresa fra il 1955 e il 1991, è stato condotto all'insegna della continuità con le scelte precedentemente adottate. La nuova documentazione rinvenuta all'interno dell'archivio della Partecipanza è stata quindi ricondotta alle serie esistenti ed inserita accanto a quella già descritta, fatta eccezione per le seguenti serie create ex novo: Schede elettorali 1973; [1982]; Deliberazioni del Commissario straordinario, del Consiglio di Amministrazione e della Giunta Esecutiva 1957-1992; Economato 1960-1992; Reversali d'incasso 1956-1993; Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario 1950-1991; Ruoli diversi 1938; Registri diversi 1927-1994; Manifesti 1906-2007. All'interno della serie "Divisioni" sono state invece aggiunte le due nuove sottoserie Schedario delle famiglie partecipanti 1938 e Schede individuali s.d. Alcuni fascicoli sfuggiti all'inventariazione del 1990 e ritrovati fra i fascicoli sciolti del carteggio posteriore al 1955, sono stati inseriti e descritti nelle serie pertinenti, riportando nel campo delle note la loro estraneità al precedente inventario.

storia archivistica
Il complesso contiene materiale documentario, in serie continua ed organica, a partire dal 1877, anno in cui l'ente fu posto sotto sequestro giudiziario, e alcuni documenti relativi al sec. XVIII - sec. XIX/prima metà, lasciati alla Partecipanza per agevolare la sua attività amministrativa. Tutto il restante materiale relativo ai partecipanti e alla Partecipanza, sia come parte integrante dell'amministrazione comunale che come ente autonomo, si trova invece nell'archivio del Comune di Nonantola.
Questo spiega perché alcune serie, individuate nell'archivio partecipante e descritte in questa partizione inventariale, siano lacunose; tale incompletezza viene ora superata, laddove non sia materialmente concreta, mediante la descrizione delle carte sedimentate presso l'archivio comunale.
A partire dal 1896 le carte dell'archivio della Partecipanza sono state oggetto di alcuni interventi di riordino ed inventariazione. Il primo fu voluto dal Commissario Regio, dott. Umberto Rossi, che ritenne necessario procedere al "riordinamento dell'Archivio" poiché la "cessata Amministrazione, il cui insediamento ebbe luogo nel 1892", lo aveva lasciato in totale disordine. Con deliberazione del 14 ottobre 1896, il Commissario Regio procede all'adozione "in via definitiva" del sistema di classificazione degli atti sperimentato nei mesi precedenti, dal momento che "è risultato in tutto e per tutto confacente alla speciale natura ed alle particolari esigenze di questa azienda". Ne consegue il riordino "a ritroso" del carteggio dal 1892 al 1896 (cfr. Serie Carteggio). Nel 1903, in seguito alla richiesta di inventario da parte dell'Archivio di Stato di Modena, gli atti del Carteggio 1898-1902 sono nuovamente oggetto di un intervento di riordino che dà luogo ad un elenco di consistenza poi aggiornato nel 1906.
Nel 1983 il Consiglio di Amministrazione della Partecipanza affronta ancora una volta il problema del riordino del proprio archivio e nella seduta del 16 maggio delibera di affidare un incarico ad un'archivista, già collaboratrice dell'archivio storico comunale, per la "sistemazione" della documentazione dal 1892 in poi. Pure questo intervento si concentra soprattutto sul riordino del carteggio mediante l'adozione di un nuovo titolario da applicare a tutti gli atti, purtroppo anche a quelli compresi fra il 1892 ed il 1926 e quindi già archiviati secondo un preciso sistema di classificazione. Finalmente nella seconda metà degli anni Ottanta, su iniziativa della Partecipanza stessa e nell'ambito di un importante progetto della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna destinato agli archivi storici delle Partecipanze agrarie emiliane (riordinamento e inventariazione dei fondi, una mostra con relativo catalogo ed un convegno), viene messo in atto un intervento generale su tutto l'archivio dell'istituto nonantolano: in quell'occasione la Partecipanza stessa finanzia un intervento di riordino della documentazione, con procedura di selezione e scarto (25 ottobre 1989, n. di protocollo 1912.x.7 - nulla osta della Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna per l'eliminazione degli atti proposti per lo scarto), e l'inventario delle carte fino al 1954, a cura di Magda Abbati e Patrizia Busi. Nell'introduzione all'inventario, le archiviste descrivono così lo stato dell'archivio al momento dell'inizio dei lavori e le modalità con cui sono intervenute: "All'inizio dei lavori di riordino che hanno portato alla redazione del presente inventario […] l'archivio storico era conservato in un locale del palazzo di residenza della Partecipanza, in armadi lignei, in estremo disordine, misto a materiale di cancelleria e all'archivio di deposito e corrente, collocato in parte in buste e in parte sciolto o a mazzi. Dopo un primo esame si è potuto verificare come la documentazione fosse stata oggetto in precedenza di rimaneggiamenti che avevano portato ad una estrema confusione negli atti e in parte allo smembramento di serie originali. Il riordino dell'archivio ha richiesto un esame paziente di ogni unità archivistica per poter ricostruire le serie originali, se ciò era possibile, ed effettuarne la ricomposizione secondo la fisionomia originaria, in corrispondenza anche delle singole funzioni espletate dall'ente. Dopo il riordino l'archivio storico, con parte dell'archivio di deposito, è stato collocato in un altro locale della residenza della Partecipanza, provvisto di scaffalature metalliche, sistemato secondo le serie indicate". In quell'occasione venne scelto il 1954 come limite cronologico ultimo per l'effettuazione del lavoro, fatta eccezione per le mappe che furono inventariate tutte, estendendo così l'arco cronologico fino al 1961. L'inventario viene poi informatizzato alla fine degli anni Novanta quando la Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna avvia l'informatizzazione degli inventari, avvalendosi del software Sesamo della Regione Lombardia, in quanto conforme alle regole ISAD(G).
Con l'occasione dell'intervento avviato nel 2010, è stato portato a termine il riordino della documentazione compresa fra il 1955 ed il 1991 e la conseguente integrazione all'inventario esistente; nel contempo si è proceduto ad una revisione ed informatizzazione del medesimo mediante l'uso della piattaforma IBC-xDams, adeguando la descrizione agli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF). La maggior parte della documentazione presa in considerazione si trovava conservata nell'archivio della Partecipanza, su appositi scaffali, separata comunque da quella già inventariata, mentre altra è stata rinvenuta presso l'ufficio della Segreteria dell'ente e da lì trasferita in archivio.

bibliografia
Venturoli RossanaLa Partecipanza agraria di Nonantola. Storia e documenti, a cura di Malaguti Giorgio, Nonantola, 2004, 118

Serafini SergioStoria della partecipanza agraria di Nonantola, Modena, Il fiorino, 2000, 143


codice interno: 0551 - 001.002