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  Africa 08 marzo 1965 - 23 febbraio 1993
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fascicoli 273
sei in: Archivio Giuseppe Soncini - Bruna Ganapini 1905 - 1994

Il Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini raccoglie i materiali documentari cartacei legati al rapporto ventennale di Giuseppe Soncini con l'Africa Australe, prima come Presidente dell'Arcispedale Santa Maria Nuova, poi come Assessore del Comune di Reggio Emilia con delega alle attività di solidarietà e ai rapporti internazionali. Nel corso della sua attività Giuseppe Soncini promosse iniziative di solidarietà e campagne di sostegno politico verso i movimenti di liberazione dell'Africa Australe (FRELIMO, ANC, African National Congress del Sudafrica, SWAPO), nonché progetti di cooperazione nei confronti, in particolare, del Mozambico.
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Il Fondo Africa raccoglie la documentazione relativa all'attività di Giuseppe Soncini e dei Comitati attraverso i quali si svolse, a livello locale e nazionale, l'azione di solidarietà internazionale e le campagne politiche e di informazione.

Il fondo consta di 273 fascicoli contenenti oltre quarantamila carte e oltre tremila pagine di documenti, cui si aggiungono diverse centinaia di opuscoli, ritagli di giornale, materiali grafici, registrazioni audio e una ricca rassegna stampa, condotta su giornali e riviste italiane e straniere sull'Africa Australe, sulle attività anti-apartheid e sui movimenti di liberazione anticoloniali e sul tema della cooperazione allo sviluppo. Ad esso si affianca una importante collezione di libri e riviste.

Particolare rilievo hanno le corrispondenze (conservate all'interno del Fondo) con uomini politici italiani e stranieri, soprattutto con leader e dirigenti africani e con personalità internazionali impegnate nella lotta contro l'apartheid, oppure le corrispondenze con le istituzioni sovranazionali (ONU, OUA), con i comitati e le ONG di vari paesi attive nel supporto e nella solidarietà prima alla lotta per la liberazione delle colonie portoghesi, poi a favore dei movimenti di liberazione dell'Africa Australe e contro l'apartheid. Nell'Archivio sono conservate le testimonianze dei rapporti stabiliti con lo Special Committee against apartheid e il Council for Namibia delle Nazioni Unite, con il Liberation Committee dell'Organizzazione dell'Unità Africana, così come con gruppi ed organizzazioni attivi nella solidarietà e nell'aiuto quali il Committee for Freedom in Mozambique, Angola & Guiné e l'Anti-Apartheid Movement britannici, o il Komitee Zuidelijk Afrika olandese, con gruppi scandinavi e con coordinamenti internazionali quali l' International Committee in Solidarity with Southern Africa (ICSA), a conferma del ruolo reggiano nel contesto internazionale.

Naturalmente, tra i materiali conservati spiccano quelli relativi ai rapporti privilegiati che Reggio Emilia, per mezzo di Giuseppe Soncini, seppe stabilire con i movimenti di liberazione e con i dirigenti dei paesi dell'Africa Australe. Alla mole di corrispondenze organizzative, telex, rapporti, legate alle iniziative e alle attività delle strutture e dei dipartimenti dei movimenti di liberazione e degli stati di recente indipendenza, si affiancano numerose lettere e comunicazioni personali di leader africani quali Samora Machel, Oliver R. Tambo, Sam Nujoma, Marcelino Dos Santos, Amilcar Cabral, Alfred Nzo, Joaquim Chissano, Jorge Rebelo, e molti altri.

Questo fondo rappresenta, inoltre, una fonte centrale per la ricostruzione della storia dei movimenti anticolonialisti ed anti-apartheid in Italia; in esso sono conservate le corrispondenze con i rappresentanti dei movimenti di liberazione in Italia o incaricati dell'attività politica e di informazione nel nostro paese. Le ricche corrispondenze con José Oscar Monteiro rappresentante del FRELIMO ad Algeri e con Anthony Mongalo, Thami Sindelo e Benny Nato, rappresentanti in Italia dell'ANC, African National Congress del Sudafrica, permettono di ricostruire minutamente i rapporti politici ed organizzativi e la rete di contatti con organizzazioni, enti locali ed associazioni attive sul territorio nazionale.

I materiali conservati permettono di ricostruire le attività di mobilitazione politica legate al gemellaggio ospedaliero tra l'Hospital Central di Cabo Delgado del FRELIMO, nel corso della lotta per l'indipendenza mozambicana e al successivo patto di amicizia, siglato nel giugno del 1977, tra la città di Reggio Emilia e l'African National Congress del Sudafrica. Nel fondo Africa sono conservate importanti testimonianze delle Conferenze Nazionali in appoggio alle lotte per l'indipendenza delle colonie portoghesi e, in seguito, in favore della lotta contro l'apartheid in Sudafrica promossa dall'African National Congress e per la liberazione della Namibia. Infine, è puntualmente documentata l'organizzazione delle "Navi della Solidarietà Italiana con i Popoli dell'Africa Australe", che trasportarono, al termine di importanti campagne nazionali, aiuti e attrezzature per le strutture sanitarie e educative dell'African National Congress del Sudafrica (SOMAFCO), della SWAPO e per il sostegno economico e sanitario del Mozambico diventato indipendente.

La tradizionale documentazione cartacea è stata, in molti casi, integrata con le registrazioni sonore delle Conferenze, degli eventi, delle manifestazioni, delle cerimonie collegati alle iniziative di solidarietà internazionale. Nello stesso modo, sono state descritte anche registrazioni audio di musica prodotta nei paesi di recente liberazione e documentari sonori (in prevalenza mozambicani).
Queste registrazioni, accessibili online dalla piattaforma, sono state associate a schede di descrizioni archivistiche (segnalate dalla collocazione AUDIO) messe in relazione con i materiali cartacei (trascrizioni, atti, etc.) collegati o prodotti nell'ambito delle singole iniziative. Questo ha permesso di creare delle unità archivistiche ibride contenenti documenti di diverso formato e tipologia. In tutti i casi nei quali è stato possibile, le registrazioni sono state collegate alle trascrizioni oppure agli atti (sia pubblicati che inediti). Nello stesso tempo, sono stati effettuati i collegamenti tra le interviste e le pubblicazioni sulle quali sono state pubblicate.

La forte connotazione di questa sezione africana dell'Archivio deriva principalmente, da due fattori, strettamente correlati.

Il primo elemento di coerenza ed organizzazione, è costituito dal rapporto strettissimo tra la documentazione conservata e il contesto istituzionale ed organizzativo all'interno del quale sono stati prodotti. L'attività politica ed organizzativa del gruppo reggiano coordinato da Giuseppe Soncini, nell'ambito della solidarietà con i popoli dell'Africa Australe, pur svolgendosi sotto l'egida e con il patrocinio di soggetti istituzionali quali l'Arcispedale prima e il Comune di Reggio Emilia poi, trovò una originale forma organizzativa attraverso la costituzione di Comitati. La quasi totalità dei materiali conservati nel Fondo Africa può essere ricondotta alle attività e alle campagne organizzate e condotte dai vari comitati e ai contatti nazionali ed internazionali stabiliti per loro tramite. Questo ha consentito di restituire nel lavoro di archiviazione ed inventariazione la scansione temporale e il reticolo istituzionale.

La prima fase, relativa alla solidarietà con i movimenti di liberazione delle colonie portoghesi venne portata avanti dal Comitato per gli aiuti sanitari al popolo del Mozambico, mentre la solidarietà con l'Africa Australe e l'attività anti-apartheid venne condotta localmente dal Comitato Unitario per l'Amicizia, la cooperazione e la solidarietà con i popoli e, a livello nazionale, dal Comitato Nazionale di Solidarietà con i popoli dell'Africa Australe. Infine, negli anni tra il 1985 e il 1986, si colloca l'originale esperienza di cooperazione decentrata, indirizzata verso il Mozambico, promossa dal Comitato Provinciale di Amicizia Reggio Emilia-Pemba-Cabo Delgado. Per ognuno di questi comitati è stata prodotta una scheda consultabile all'interno della sezione "Enti, Persone, Famiglie" di IBC Archivi.

Su un altro versante, i materiali raccolti nel corso delle attività dei comitati sono stati oggetto di un ulteriore lavoro di riorganizzazione negli anni tra il 1986 e il 1991, finalizzato alla produzione di una ricostruzione storica complessiva dell'esperienza reggiana e del rapporto con i paesi dell'Africa Australe. Giuseppe Soncini aveva progettato, in quegli anni, di realizzare due importanti sintesi. Nella prima, dal titolo provvisorio "Per una storia della solidarietà italiana con i popoli dell'Africa Australe" e conservata in bozze all'interno dell'Archivio, Soncini si proponeva di ricostruire la storia del ruolo centrale di Reggio Emilia con l'Africa Australe, attraverso il rapporto con le nuove classi dirigenti dei paesi sorti dalla lotta contro il colonialismo portoghese e con i movimenti di liberazione del Sudafrica, della Namibia e dello Zimbabwe.

Il secondo volume, che avrebbe dovuto intitolarsi "Venti anni di solidarietà", era stato progettato negli anni 1988-1990, come prosecuzione ed integrazione del lavoro di sintesi e ricostruzione sulla stagione della solidarietà verso l'Africa Australe e si sarebbe dovuto focalizzare sulla storia dell'esperienza di solidarietà tra Reggio Emilia e il Mozambico.

Proprio in vista di questo lavoro di scrittura, molto del materiale conservato nel Fondo Africa è stato organizzato tematicamente e cronologicamente in modo estremamente coerente da Giuseppe Soncini e da Bruna Ganapini. In particolare, una parte delle corrispondenze era già stata attentamente ordinata in serie cronologica, così come si presentavano fortemente definiti e raggruppati i materiali tecnici ed organizzativi relativi all'organizzazione delle Navi della Solidarietà, oppure all'organizzazione e allo svolgimento delle Conferenze Nazionali ed internazionali, o, infine, sulle visite di Stato di leader africani.

Il Fondo raccoglie, inoltre, una cospicua collezione di materiali, spesso legati a campagne di mobilitazione e a mostre itineranti e di pubblicazioni a stampa monografiche e periodiche, edite dai movimenti di liberazione e dagli stati indipendenti, dalle organizzazioni internazionali e dalle organizzazioni attive nella solidarietà internazionale. Si tratta, in molti casi, di materiale di difficile reperibilità, a volte non pubblicato, che testimonia l'estensione della rete dei contatti attivi. Questo tipo di materiale veniva correntemente utilizzato per le esigenze operative legate alle attività di disseminazione, documentazione, pubblicazione e lavoro del gruppo reggiano negli anni della sua piena attività, piuttosto che alla riorganizzazione dei materiali compiuta da Giuseppe Soncini negli anni tra il 1986 e il 1989. Spesso questo materiale è stato utilizzato, in traduzione, per la pubblicazione prima delle "Pagine Rosa" di L'arcispedale, notiziario dell' Arcispedale Santa Maria Nuova, poi per l'edizione italiana di Sechaba.

Questo tipo di materiali è stato oggetto di un trattamento differenziato, secondo un protocollo definito in sede di lavorazione. In molti casi, quando la collocazione originaria si rivelava essenziale e complementare alle corrispondenze e agli altri materiali documentari conservati nel Fondo Africa, essa è stata mantenuta.

Per ciò che concerne, invece, il materiale bibliografico (libri, riviste, opuscoli, bollettini e newsletter) essi sono stati catalogati dal personale della Biblioteca Panizzi e inseriti nell'OPAC della biblioteca stessa. La collezione di monografie e riviste del Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini può essere estrapolata dal catalogo della Biblioteca Panizzi (http://cataloghi.comune.re.it/cataloghi/cat.htm) semplicemente inserendo la stringa di interrogazione "SONCINI" nel campo "Collocazioni e numeri di classificazione";. Essa comprende importanti collezioni di riviste e periodici africani, "Noticias" e "Tempo" ad esempio, nonché una serie di bollettini e di newsletter dei vari movimenti e organismi internazionali.

criteri di ordinamento
Per mettere in valore il potenziale del Fondo Africa, e consentire una immediata visibilità dei materiali ivi contenuti, è stato necessario un lavoro di ricostruzione del reticolo complesso, che ha richiesto connessioni con altri giacimenti documentari ed archivistici, e con strumenti bibliografici più raffinati.
Per i motivi esposti nella precedente sezione, si è deciso, prioritariamente, di mantenere e valorizzare per quanto possibile la struttura e l'organizzazione originaria del fondo, sia per garantire il mantenimento del vincolo archivistico, sia per mettere in rilievo il complesso lavoro di sistematica raccolta di documenti e materiali condotto da Giuseppe Soncini e continuato da Bruna Ganapini. Molto spesso, infatti, l'organizzazione stessa dei materiali sottolinea e rende trasparente il modus operandi di Soncini e del suo gruppo; è questo, ad esempio, il caso dei documenti ed articoli tratti dalla stampa internazionale utilizzati per l'edizione italiana di "Sechaba", raccolti in parte, in grandi album sotto il titolo "Contro l'apartheid". Nello stesso modo, il mantenimento della precedente organizzazione dei materiali permette di sottolineare il carattere di rendicontazione contabile-amministrativa di alcuni segmenti documentari (in particolare la serie "Noi con Voi".
Per ciò che concerne la collezione di documenti cartacei ci si è spesso limitati all'accorpamento di segmenti minori della documentazione in serie già preesistenti, seguendo una logica di coerenza e di massima trasparenza per gli utenti esterni.
L'unico intervento di qualche rilievo ha riguardato la costituzione della serie "Africa Australe", in seguito rinominata come: "Solidarietà con l'Africa australe-Comitato nazionale di solidarietà con i popoli dell'Africa australe;-Attività contro l'Apartheid". In questo caso, abbiamo assemblato prevalentemente i materiali relativi all'attività del Comitato Nazionale di solidarietà con i popoli dell'Africa australe. Comunque, anche in questo caso, abbiamo garantito il rispetto della volontà del produttore dell'archivio, valorizzando i nuclei documentari originari, descritti come sottoserie.
In fase di riordino, tuttavia, questa scelta di non alterare la struttura e l'ordinamento originale dell'Archivio, ha reso necessario, nella fase di inventariazione, un minuzioso e puntuale lavoro di collegamento e la costruzione di una rete di rimandi e riferimenti incrociati tra le varie unità a tutti i livelli di descrizione archivistica, al fine di offrire, attraverso gli strumenti di navigazione e gli indici presenti nella piattaforma IBC Archivi, un'immagine unitaria dell'attività di Giuseppe Soncini e della documentazione conservata. Questo lavoro di collegamento è stato effettuato sia all'interno del Fondo Africa, sia effettuando collegamenti puntuali con i materiali conservati all'interno del Fondo Africa-Fotografie.
In generale, il gruppo di lavoro ha lavorato sempre con l'obiettivo di costruire un albero archivistico molto trasparente ed intuitivo, da una parte garantendo la completezza e la chiarezza di un percorso di lettura dai livelli archivistici alti ai livelli archivistici più bassi; dall'altra, permettendo un celere orientamento all'interno dell'Archivio anche nel caso di un'interrogazione attraverso parole chiave, date, avvenimenti, sciogliendo gli acronimi e uniformando i nomi di persona e i riferimenti istituzionali.
Le sei serie componenti il Fondo Africa sono state organizzate in modo autonomo. All'interno di ciascuna di esse, i fascicoli e le buste sono stati ordinati in sequenza numerica, a partire dall'1 per terminare con l'ultimo progressivo. Nello stesso modo, i documenti conservati all'interno dello stesso fascicolo riportano una segnatura progressiva dal primo all'ultimo. Infine, per ciò che concerne le corrispondenze, quando possibile, i documenti sono stati riordinati seguendo l'ordine cronologico.

a) Frelimo-Mozambico, (Fascicoli da 1 a 63) il cui nucleo principale è costituito da materiali già ordinati originariamente in otto faldoni intitolati "Frelimo-Mozambico" numerati ed organizzati in ordine cronologico dal 1967 al 1988, cui si aggiunge una carpetta in cui sono stati raccolti i materiali, lettere, relazioni degli anni dal 1989 al 1991. La serie contiene, inoltre, altri segmenti documentari, i più rilevanti dei quali sono quelli relativi alla "Conferenza nazionale di solidarietà contro il colonialismo e l'imperialismo per la libertà e l'indipendenza della Guinea-Bissau, Mozambico e Angola" tenuta a Reggio Emilia nel 1973, alla visita in Italia del presidente mozambicano Samora Machel nel 1981, e, infine, la ricca sezione di materiali di lavoro, pubblicazioni monografiche o periodiche, relazioni, documentazione ufficiale prodotta dal FRELIMO o da strutture governative del Mozambico libero.

b) "Appunti per una storia della solidarietà" e "Appunti per la cronaca" (Fascicoli da 1 a 16): i materiali contenuti in questa serie sono stati organizzati ed ordinati da Giuseppe Soncini nel 1987-88, si tratta delle bozze del volume: "L'Africa australe e la solidarietà italiana, Appunti per la cronaca, 1977-1986" e della documentazione utilizzata per la stesura dello stesso. Oltre alle bozze del libro, questa serie contiene, ordinati secondo criteri cronologici oppure tematici, i materiali relativi all'attività del Comitato Nazionale di Solidarietà con i Popoli dell'Africa Australe. Particolare rilievo hanno le corrispondenze con uomini politici italiani e stranieri, soprattutto con leader africani e con personalità internazionali impegnate nella lotta contro l'apartheid, oppure la corrispondenza con le istituzioni sovranazionali (ONU, OUA), con i comitati e le ONG di vari paesi attive nel supporto e nella solidarietà alla lotta dell'ANC in Sud Africa, del SWAPO in Namibia e di ZAPU e ZANU in Zimbabwe. Si può vedere, nella selezione dei materiali compresi in questa parte dell'archivio, la volontà di Soncini di mettere in evidenza l'attività politica del Comitato, più che quella organizzativa, con una particolare sottolineatura della estensione e della qualità dei contatti a livello nazionale e internazionale del Comitato, che ne faceva un importante soggetto all'interno del network del movimento antiapartheid.

c) Solidarietà con l'Africa australe-Comitato nazionale di solidarietà con i popoli dell'Africa australe-Attività contro l'Apartheid (fascicoli da 1 a 68): in generale, in questa serie sono presenti le corrispondenze, le relazioni, i rapporti, i materiali informativi e le documentazioni tecnico-amministrative, legate alle attività di solidarietà verso i paesi dell'Africa australe, coinvolti nella lotta contro l'apartheid. I materiali della serie riguardano il versante organizzativo dell'attività di Giuseppe Soncini negli anni che vanno dal 1976 al 1986, periodo nel quale, nelle vesti di assessore delegato alle relazioni internazionali del Comune di Reggio Emilia, promosse un'incessante azione sia a favore dei movimenti di liberazione dei paesi dell'Africa australe (ANC del Sud Africa, Zapu-Zanu dello Zimbawbe, Swapo della Namibia), sia degli stati della "Linea del fronte" (Angola, Mozambico, Botswana, Tanzania e Zambia). Questa serie archivistica è stata, a sua volta, suddivisa in cinque sottoserie, che raccolgono rispettivamente i materiali relativi a:

a. Conferenza nazionale di solidarietà per l'indipendenza e la sovranità dei popoli dell'Africa Australe, contro il colonialismo, il razzismo e l'apartheid", Reggio Emilia, 25-26 novembre 1978;
b. "La Nave della solidarietà italiana a sostegno della lotta dei popoli dell'Africa Australe", Genova, 19 maggio 1980;
c. Seconda conferenza nazionale di solidarietà contro, il razzismo e l'apartheid in Sudafrica, per una Namibia indipendente, Roma, 26-28 febbraio 1982;
d. Seconda Nave della Solidarietà Italiana per l'indipendenza della Namibia contro il razzismo e l'apartheid", Livorno 19 marzo 1984;
e. "Contro l'apartheid: documenti rapporti comunicati articoli", caratterizzata da materiale originale e traduzioni di documenti dell'ANC e di gruppi di iniziativa antiapartheid italiani e stranieri.

d) Noi con Voi (fascicoli da 1 a 53): si tratta del materiale prodotto dal "Comitato provinciale di amicizia Reggio Emilia-Pemba-Cabo Delgado" (anche detto "Noi con Voi") e dal "Comitato unitario per l'amicizia, la cooperazione e la solidarietà con i popoli" nell'ambito delle iniziative e dei progetti di cooperazione decentrata con la città gemellata di Pemba in Mozambico e del territorio della Provincia di Cabo Delgado. La documentazione, concernente gli anni tra il 1985 e il 1987, riguarda le campagne di solidarietà legate all'Iniziativa "Noi con Voi"; promosse all'interno della comunità reggiana, i progetti di cooperazione decentrata collegati alla Convenzione sottoscritta dal Comitato Unitario con il Fondo Aiuti Italiani del Ministero degli Esteri e l'allestimento della Nave dell'Amicizia Reggio Emilia-Pemba-Cabo Delgado.

e) Rassegna stampa Africa (fascicoli da 1 a 70): si tratta di un'imponente rassegna stampa, condotta prevalentemente sulla stampa italiana, ma con un interessante raccolta di fonti di stampa straniere, su temi africani, con particolare riguardo per le vicende delle lotte contro il colonialismo condotte dai movimenti di liberazione del Mozambico, dell'Angola e della Guinea-Bissau, per la situazione in Sudafrica e sulla lotta contro l'apartheid, sulle vicende politiche, economiche e sociali del Mozambico dopo l'indipendenza. Si tratta, infine, di un utile strumento per la ricostruzione del rapporto dell'Italia con il continente africano, sulla politica estera italiana e su temi quali il rapporto tra nord e sud del mondo e il sottosviluppo. Questa rassegna stampa è stata sistematicamente utilizzata per la realizzazione di pubblicazioni quali "Sechaba - Edizione italiana"

f) Africa - Mostre e documentari (3 fascicoli): serie che completa la corrispondente serie del Fondo Africa-Fotografie e raccoglie documenti cartacei relativi sia alle mostre organizzate nel tempo per mobilitare e sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della lotta contro il colonialismo e contro l'apartheid, sia a documentari di realizzazione locale, nazionale o internazionale sull'Africa Australe. Sono conservate sceneggiature, traduzioni, ma anche due registrazioni sonore.

Un'altra importante scelta archivistica è stata quella di definire delle linee guida per il livello di trattamento dei materiali. In generale abbiamo scelto di trattare le corrispondenze rilevanti e non tecniche fino al livello del singolo documento, mentre, le corrispondenze tecniche sono state trattate, sia pure in maniera puntuale, sino al livello del fascicolo (unità archivistica).
Nello stesso modo, si è valutato che le sezioni contenenti materiale di rendicontazione e documentazione tecnica venissero trattate sino al livello di unità archivistiche, sia pure corredandole di una descrizione puntuale ed esaustiva.
Queste scelte hanno prodotto la descrizione di oltre tremilacinquecento singoli documenti, conservati in settanta fascicoli del Fondo Africa.
E' stato effettuato un puntuale lavoro di raccordo tra i materiali conservati nel Fondo Africa e gli altri materiali conservati nell'Archivio Soncini-Ganapini; in generale si è scelto di ricostruire il contesto storico nelle schede del Fondo Africa e di inserire opportuni rimandi nelle schede di descrizione degli altri subfondi.
Come accennato più sopra, una delle operazioni più importanti della sistemazione dell'Archivio è stata quella della ricostruzione del contesto storico-politico, attraverso l'integrazione e l'arricchimento della descrizione archivistica con riferimenti alla letteratura scientifica nazionale ed internazionale, attraverso l'integrazione con le fonti a stampa e con i testi pubblicati e attraverso la creazione di un apparato bibliografico e sitografico complessivo di corredo all'Archivio.
Un particolare impegno è stato profuso per la valorizzazione della vocazione internazionale dell'Archivio, attraverso un lavoro di correlazione e di integrazione con giacimenti archivistici nazionali, ma soprattutto internazionali. In tutti i casi possibili sono stati collegati i materiali dell'archivio con quelli conservati in archivi italiani, ma soprattutto internazionali, conservati da istituzioni di ricerca africane, ma anche presso Università statunitensi, britanniche, olandesi o scandinave. Ad esempio si è proceduto a collegare i materiali presenti nel Fondo Africa che riguardano la campagna per la liberazione di Nelson Mandela promossa dal Sindaco di Glasgow con i materiali conservati in archivi olandesi e britannici. In questo modo, si sono create le condizioni per l'inserimento di quest'Archivio all'interno della rete di archivi che, in tutto il mondo, si occupano di conservare e diffondere la memoria delle lotte di liberazione dei paesi dell'Africa Australe e della lotta contro l'apartheid.
Nello stesso modo, si colloca la scelta di effettuare per primo il lavoro di sistemazione della sezione documentaria. Questo ha permesso, nel momento del trattamento dei materiali multimediali, di contestualizzare la documentazione fotografica e i materiali grafici, collegandoli puntualmente agli altri materiali presenti nel Fondo Africa.
Uno degli obiettivi principali del presente lavoro di sistemazione archivistica è consistito nel dare risalto al complesso reticolo di rapporti, soprattutto internazionali, al centro del quale si sono trovati Giuseppe Soncini e il suo gruppo di lavoro, attraverso la creazione di uno specifico database dedicato agli authority file, da implementare con schede biografiche dedicate ai principali referenti/corrispondenti di Soncini, nonché di schede dedicate ai principali enti, comitati, soggetti politici nazionali ed internazionali.
Le funzionalità che consentono di collegare le schede di descrizione archivistica ad approfondite schede biografiche consentono di effettuare collegamenti e di valorizzare le relazioni generate tra i vari soggetti legati, in qualche misura, alle attività di solidarietà internazionali promosse da Reggio Emilia. Questo permetterà all'utente di navigare agevolmente tra i documenti e le note biografiche dei produttori dei documenti stessi.
Sono state via via prodotte schede-soggetti all'interno IBC Archivi. Oltre alle schede dei soggetti produttori, siano essi persone, soggetti istituzionali o comitati, abbiamo aggiunto delle esaurienti schede biografiche relative a personalità dell'ANC (Sud Africa), del FRELIMO (Mozambico), del SWAPO (Namibia), dello ZAPU-ZANU (Zimbabwe), a personalità legate a Organizzazioni internazionali (ONU, OUA), ai protagonisti internazionali della solidarietà, ai protagonisti italiani. Nello stesso tempo, abbiamo creato schede relative alla storia istituzionale di istituzioni internazionali (Es. United Nations Centre against Apartheid, Oua Liberation Committee), di partizioni organizzative dei movimenti di liberazione (Es. Missione in Italia dell'African National Congress), di movimenti di solidarietà internazionale e, infine, di gruppi e movimenti italiani.
A queste settantacinque schede inserite nella sezione "Enti, Persone, Famiglie", della piattaforma IBC Archivi, si aggiungono gli oltre cento tra profili istituzionali e schede biografiche inserite direttamente all'interno delle unità documentarie ed archivistiche nel campo "STORIA ISTITUZIONALE/AMMINISTRATIVA, NOTA BIOGRAFICA". In alcuni casi, abbiamo proceduto a inserire collegamenti con schede biografiche presenti in altri archivi italiani e stranieri.

condizioni che regolano l'accesso
Per i fascicoli del Fondo Africa è stata segnalata l'eventuale presenza di materiali sottoposti a vincoli di consultabilità.

bibliografia
C. M. Lanzafame, C. Podaliri, con la collaborazione di M. MoreniL'archivio Soncini-Ganapini: il "fondo Africa", in «Gli archivi di Giuseppe Soncini e Franco Cigarini: due amici protagonisti di una città generosa e solidale», Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi Edizioni, 2013, pagg. 18-55


codice interno: 0590 - 0001.0001