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  Africa - Fotografie 03 luglio 1970 - 12 dicembre 1987
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subfondo
sei in: Archivio Giuseppe Soncini - Bruna Ganapini 1905 - 1994

La parte fotografica dell'Archivio Soncini-Ganapini, vero e proprio "fondo" specifico per la quantità e l'interesse dei materiali, integra in maniera formidabile la collezione di documenti cartacei, offrendo testimonianze rilevantissime delle attività, delle iniziative, degli eventi e dei progetti. In questa parte dell'Archivio sono presenti serie di scatti relativi alle spedizioni di aiuti e ai viaggi delle navi, così come agli incontri e alla Conferenze, spesso in diverse copie di diverso formato, realizzate espressamente da professionisti incaricati, ma anche piccole serie prodotte da singoli partecipanti all'evento o all'iniziativa e successivamente sollecitati da Giuseppe Soncini a inviare le fotografie per la documentazione che andava raccogliendo.
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Come spiegato estesamente più sotto, nella sezione "CRITERI DI ORDINAMENTO", il materiale riordinato in questo Subfondo dell'Archivio Soncini-Ganapini è composto esclusivamente dai positivi e dai fogli di provini, escludendo, quindi le diapositive, i negativi, le fotografie "fuori formato" che richiedono una conservazione speciale, così come i materiali fotografici che verranno raccolti nella sezione "Grafica" dell'Archivio Soncini-Ganapini.
Nonostante lo scorporo di questi ultimi materiali, le dimensioni del Fondo Africa-Fotografie risultano cospicue; sono conservati oltre novemila tra positivi e provini fotografici, relativi al periodo 1970-1990.
Si tratta del materiale fotografico relativo al rapporto ventennale di Giuseppe Soncini con l'Africa Australe, prima come Presidente dell'Arcispedale Santa Maria Nuova, poi come Assessore del Comune di Reggio Emilia con delega alle attività di solidarietà e ai rapporti internazionali. Nel corso della sua attività Giuseppe Soncini promosse iniziative di solidarietà e campagne di sostegno politico verso i movimenti di liberazione dell'Africa Australe (FRELIMO, African National Congress, SWAPO), nonché progetti di cooperazione nei confronti, in particolare, del Mozambico.
Il Fondo Africa-Fotografie rappresenta un fondamentale complemento alla documentazione conservata all'interno del Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini, permettendo, grazie ai collegamenti e ai rimandi che sono stati predisposti nella descrizione delle due partizioni archivistiche, e alla sostanziale sovrapponibilità degli alberi archivistici dei due subfondi, di cogliere facilmente le relazioni e le connessioni. La documentazione fotografica conservata all'interno del Fondo Africa-Fotografie aggiunge, inoltre, attraverso un minuzioso lavoro di ricostruzione del reticolo dei contatti e del contesto, informazioni essenziali, in generale:

a) sullo svolgimento delle iniziative di solidarietà promosse dai Comitati promossi da Giuseppe Soncini e attivi nella solidarietà con i movimenti di liberazione dell'Africa Australe e con i paesi della Linea del Fronte, sia per ciò che concerne la mobilitazione politica, l'informazione e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, sia per ciò che concerne l'invio di aiuti ed attrezzature ai movimenti di liberazione e agli stati divenuti indipendenti;

b) sulle missioni di dirigenti africani in Italia e sulle missioni di delegazioni di politici ed amministratori italiani nei paesi dell'Africa Australe; uno degli esempi di maggiore interesse è rappresentato dalla documentazione fotografica realizzata da Franco Cigarini al seguito della delegazione politica emiliano-romagnola che si recò nel 1972 nelle zone liberate del Mozambico, che si affianca alla documentazione filmata che rappresentò la base per la realizzazione del documentario "Dieci giorni con i guerriglieri del Mozambico libero";

c) sui patti di gemellaggio, con particolare riferimento alle cerimonie della sottoscrizione dei patti stessi e alle iniziative collaterali organizzate in quelle occasioni;

d) sui lavori delle Conferenze, con particolare riferimento alla ricostruzione della composizione delle delegazioni dei movimenti di liberazione e degli stati indipendenti dell'Africa Australe, alla presenza di personalità del mondo politico e culturale italiano, alle delegazioni e rappresentanze dei movimenti internazionali di appoggio e solidarietà e delle istituzioni internazionali (ONU, OUA);

e) sulla fase operativa dell'allestimento e sui viaggi delle Navi della Solidarietà; di estremo rilievo la documentazione relativa alle cerimonie ufficiali alla partenza e all'arrivo delle Navi, alle delegazioni africane presenti a queste cerimonie, la documentazione sugli aiuti inviati e sulla composizione delle delegazioni italiane che hanno accompagnato le Navi della Solidarietà e degli incontri che queste delegazioni composte da politici, amministratori, tecnici e cooperanti hanno avuto con personalità politiche ed istituzionali africane e con dirigenti dei movimenti di liberazione dell'Africa Australe;

f) sui materiali direttamente connessi all'operatività "redazionale" di Soncini, e del suo gruppo di lavoro, impegnati nella cura dell'edizione italiana di Sechaba, da un lato, e nell'attività di promozione e diffusione delle diverse campagne di solidarietà del periodo (mostre, iniziative pubbliche, riproduzioni di materiali, stampe tratte da bollettini, riproduzioni di cartoline e posters)

g) sulle visite di stato di dirigenti africani, quali Samora Machel, Presidente del Mozambico, e Robert Mugabe, Primo Ministro dello Zimbabwe;

h) infine, di estremo interesse è il materiale proveniente dai Dipartimenti dell'Informazione dei movimenti di liberazione (FRELIMO, ANC, SWAPO, etc.) destinato alle campagne di mobilitazione politiche e l'attività di informazione, così come il materiale proveniente da organizzazioni internazionali attive nella lotta contro l'apartheid e nel sostegno ai movimenti di liberazione (IDAF, Anti-Apartheid Movement, etc.).

E' stato condotto, infine, un puntuale lavoro di definizione della paternità degli scatti conservati. In generale è possibile individuare alcuni gruppi principali di autori:

a) Giuseppe Soncini e i suoi collaboratori;

b) Cine-foto-operatori del Comune di Reggio Emilia, tra i quali si segnalano FrancoCigarini, Claudio Cigarini e William Ferrari;

c) Studi fotografici e fotografi di altre città italiane, tra le quali citiamo Genova, Livorno, Ravenna, Milano, Roma, Bologna; l'attività di questi studi e professionisti documenta, spesso, le iniziative e le cerimonie di solidarietà internazionale legate alle attività dei comitati promossi da Giuseppe Soncini.

d) Fotografie provenienti da altre nazioni e prodotte da movimenti (es.: Anti-Apartheid Movement britannico) o istituzioni nazionali (es.: Mozambico post-indipendenza).

In generale, per ciò che concerne l'inquadramento storico degli eventi documentati attraverso le fotografie conservate in questo fondo, si può utilmente rimandare alle schede prodotte per il Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini. All'interno del Fondo Africa-Fotografie è stato, infatti, creato un reticolo di riferimenti puntuali a queste descrizioni e a saggi ed articoli della letteratura scientifica italiana e straniera.

criteri di ordinamento
Inizialmente si è operato con una prima importante azione di quantificazione del deposito e una prima sommaria riorganizzazione dell'intero nucleo "multimediale" dell' archivio. Da questa operazione è emersa la scelta, concordata con i diversi soggetti interessati al progetto di inventariazione e valorizzazione, di procedere prioritariamente con l'inventariazione e il condizionamento dei positivi fotografici (comprendenti i fogli di provino). I responsabili del progetto, inoltre, hanno deciso di riorganizzare gli album e i contenitori per serie seguendo una partizione simile a quella del Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini.
Il materiale depositato si presentava raccolto o contenuto in: alcuni album con materiali organizzati per temi/eventi; alcune scatole e raccoglitori monotematici; molti altri raccoglitori invece contenenti copie degli stessi scatti stampate però in formati differenti, o piccole serie composite. Si rilevava la presenza di numerose serie di fogli di provini.
Nelle stesse scatole e album erano talvolta accorpate serie costruite su commissione a fotografi professionisti e serie prodotte dagli stessi protagonisti e testimoni. Risultavano anche presenti molte documentazioni di mostre allestite o realizzate per conto di altri soggetti, quando non stampe di mostre realizzate da altri (IDAF). Fatto sta che questa parte dell'archivio depositato risulta per certi versi ridondante.
Il ruolo di coordinatore che Soncini infatti ha svolto in diversi momenti, è testimoniato non solo dalle specifiche necessità di documentazione che lo costringevano a produrre appunto documentazione visiva di quanto si andava realizzando, ma anche a duplicare/replicare in diverse copie e in diversi formati, le diverse iniziative/eventi realizzati, per comprensibili esigenze comunicative e di sensibilizzazione. Da ciò la presenza costante, almeno per la parte propriamente "reggiana" di numerosissime copie di diverso formato degli stessi scatti.
Si è, quindi, proceduto a definire per i positivi, strumenti e forme del condizionamento (scatole, formati, fogli di carta acid-free) e delle segnature. In quest'ambito si è scelto, dopo un tentativo iniziale, di non timbrare il retro della foto ma di procedere, piuttosto, alla segnatura progressiva con matita, per evitare ogni possibile danneggiamento o alterazione della superficie fotografica.
Anche per quanto attiene alla definizione dello standard di descrizione delle singole stampe fotografiche, dei fascicoli e dei fogli di positivi, si è proceduto concordatamente con i referenti di IBC, cercando di incrociare la struttura della scheda Ibc-XDAMS con le esigenze specificamente legate alla descrizione di fondi fotografici. Nella descrizione dei fascicoli sono state, sempre, inserite puntuali indicazioni sul formato e sul cromatismo delle stampe (colore, b/n). Nello stesso modo, sono state inserite in descrizione, quando presenti, le numerazioni originarie e/o segni tipografici. Sono state, inoltre, inserite indicazioni sullo stato di conservazione, sulla necessità di restauro, sulla presenza di adesivi o colle, e sulla presenza di supporti.
Per un altro verso, è' stato possibile analizzare ulteriormente la suddivisione cronologica di quanto depositato in parallelo all'inventariazione della documentazione cartacea. Questa fase di lavorazione ha consentito di recuperare importanti informazioni di contesto e di rendere trasparente la creazione delle "serie" così come definitivamente ripartite nel condizionamento stesso e costruire un albero archivistico che consente sia percorsi di navigazione dal generale al particolare, sia l'interrogazione dell'inventario per parole chiave.
E' molto importante sottolineare che si è ripreso, laddove presente e significativo, il titolo originario degli album e delle scatole che, spesso, conteneva esplicite indicazioni circa il luogo e il contesto nel quale le foto sono state scattate. In molti casi, il titolo del fascicolo rimanda al luogo degli scatti (Maputo, Salisbury, etc.), in altri casi, il riferimento esplicito è all'evento generale e/o particolare documentato (firma del Patto di gemellaggio tra la Provincia di Roma e la SWAPO della Namibia). In altri casi il controllo del retro delle foto ha consentito di reperire informazioni utili alla collocazione di tempo, di luogo e di occasione sull'evento documentato.
Questi due punti di forza hanno consentito di procedere con un certo ordine nell'inventariazione, rispettando il più possibile la partizione originaria così come costruita nel tempo da Soncini e Ganapini, integrandosi sostanzialmente con le tre serie documentali (Africa Australe, Frelimo-Mozambico, Noi Con Voi ) e arricchendo la qualità e quantità informativa delle due parti dell'archivio.
Nonostante questi passaggi, e questo si riflette anche nell'ordinamento archivistico e nell'inventariazione, si noteranno ripetizioni e, talvolta, alcune incongruità nella periodizzazione. Questo perché, man mano che si procedeva nello spoglio e nella sistemazione analitica, dagli stessi contenitori depositati o dalle serie preventivamente sistemate, emergevano o qualche scatto afferente a un momento precedente, o intere piccole serie sistemate in origine in un contesto non corretto.
Nella stessa maniera, a volte non è stato possibile rispettare puntualmente criteri cronologici nel riordino dei materiali. Sovente la costituzione dei fascicoli è stata determinata da considerazioni legate al condizionamento dei materiali; in effetti, spesso, è stato necessario conservare i materiali sulla base del formato delle stampe fotografiche.
Nonostante ciò si è limitato costantemente il possibile "rumore" integrando nel condizionamento e collegando nell'inventario le fascicolazioni.
Nel corso del riordino del subfondo, è stato effettuato un complesso lavoro di descrizione dei luoghi e delle persone rappresentate nelle fotografie, utilizzando in parte le indicazioni originali contenute sui raccoglitori e sugli album, ma anche il materiale e la documentazione presente nel Fondo Africa dell'Archivio Soncini-Ganapini, nonché fonti a stampa quali "L'Arcispedale" e "Sechaba-edizione italiana". Fondamentale è stato il contributo di Bruna Ganapini per la collocazione geografica e cronologica delle fotografie e, soprattutto, per l'identificazione delle persone ritratte, quando non erano presenti didascalie e/o notazioni.
In caso di identificazioni non certe, che non è stato possibile verificare, il nome della persona è seguito da [?]. Per ciò che concerne il livello di descrizione, si è valutato, lavorando alla creazione di fascicoli il più possibile coerenti al loro interno per contesto e per collocazione cronologica e geografica, di procedere alla descrizione del Fondo Africa-Fotografie sino al livello dell'unità archivistica/fascicolo, un livello che risulta, nel caso di materiali che presentano una certa serialità e ripetitività quali le fotografie, sufficiente, se associato ad una descrizione archivistica il più possibile puntuale ed accurata, ad una piena comprensione da parte dell'utente esterno del potenziale documentario del materiale conservato.

Il subfondo Africa -Fotografie è organizzato su quattro serie, ricalcando, in gran parte, l'albero del Fondo Africa. L'unica differenza riguarda la decisione, dovuta al carattere molto specifico della serie, di non replicare nel fondo fotografico una serie collegata a ""Appunti per una storia della solidarietà" e "Appunti per la cronaca", raccogliendo tutte le fotografie riguardanti le attività di sostegno ai movimenti di liberazione del Sud Africa, della Namibia e dello Zimbabwe nella serie "Solidarietà con l'Africa australe-Comitato nazionale di solidarietà con i popoli dell'Africa Australe-Attività contro l'apartheid-Materiali fotografici".
Diamo, di seguito, una breve descrizione delle serie del Fondo Africa-Fotografie:

a) Frelimo-Mozambico-Materiali fotografici, con positivi e fogli di provino dal 3 luglio 1970 al 12 dicembre 1987 (Serie A, composta di 125 fascicoli): la serie raccoglie, prevalentemente, i materiali fotografici relativi al supporto di Reggio Emilia alla lotta di liberazione del Mozambico condotta dal FRELIMO e, dopo l'indipendenza al rapporto stabilito con il nuovo stato africano. E' conservata documentazione sugli aiuti inviati da Reggio Emilia al Mozambico, sull'attivazione e le attività relative al gemellaggio tra l'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e l'Hospital Central di Cabo Delgado (invio aiuti sanitari, ospitalità a guerriglieri feriti, delegazioni sanitarie), sulle iniziative, sulle mostre, sugli incontri istituzionali e politici con esponenti mozambicani e sulle visite di delegazioni mozambicane in Italia e di delegazioni italiane in Mozambico, nonché sul gemellaggio tra Reggio Emilia e Pemba e sulle attività di cooperazione promosse da Reggio Emilia nei confronti del Mozambico; di particolare rilievo due nuclei documentari legati a due eventi specifici, che sono stati trattati come sottoserie autonome. Si tratta di:

a. "1972- 10 giorni con i guerriglieri del Mozambico-Materiali Fotografici", relativa alla documentazione fotografica realizzata nel corso della missione della delegazione politica emiliano-romagnola presso le strutture del FRELIMO e nelle zone liberate del Mozambico;

b. Conferenza nazionale di solidarietà contro il colonialismo e l'imperialismo-Materiali Fotografici, 24 marzo 1973-25 marzo 1973, all'interno della quale sono riordinate le stampe fotografiche relative alla Conferenza e agli eventi collegati.


b) Solidarietà con l'Africa Australe-Comitato nazionale di solidarietà con i popoli dell'Africa Australe-Attività contro l'Apartheid. Materiali fotografici, con positivi e fogli di provino dal 24 giugno 1977 al 20 gennaio 1986, (Serie B, composta di 127 fascicoli): la serie conserva i materiali fotografici relativi al rapporto tra Reggio Emilia, i movimenti di liberazione dell'Africa Australe e i paesi della Linea del Fronte, e documenta l'attività anti-apartheid promossa dal Comitato Nazionale di Solidarietà con i popoli dell'Africa Australe. In questo caso, analogamente a quanto avvenuto per la corrispondente serie del Fondo Africa, il riordino ha previsto la creazione di cinque sottoserie, il cui focus è legato ad attività, iniziative e Conferenze:

a. "26 giugno 1977-Firma del patto di solidarietà tra la città di Reggio Emilia e l'African National Congress del Sud Africa-Materiali Fotografici ";

b. "Conferenza nazionale di solidarietà per l'indipendenza e la sovranità dei popoli dell'Africa Australe, contro il colonialismo, il razzismo e l'apartheid, Reggio Emilia, 25-26 novembre 1978-Materiali Fotografici";

c. "La Nave della solidarietà italiana a sostegno della lotta dei popoli dell'Africa Australe, Genova, 19 maggio 1980."-Materiali Fotografici;

d. "2^ Conferenza nazionale di solidarietà contro il razzismo e l'apartheid in Sud Africa, per una Namibia indipendente. Roma, 26/27/28 febbraio 1982"-Materiali Fotografici;

e. "Seconda Nave della Solidarietà Italiana "per l'indipendenza della Namibia contro il razzismo e l'apartheid": Livorno 11 febbraio 1984, 2. Nave della Solidarietà Italiana-Materiali Fotografici".

c) Noi con Voi-Materiali fotografici, con positivi e fogli di provino dal 10 ottobre 1985 al 31 dicembre 1986, (Serie C, composta di 57 fascicoli): la serie conserva i materiali e la documentazione fotografica delle iniziative promosse dal Comitato Provinciale di Amicizia Reggio Emilia-Pemba-Cabo Delgado, delle campagne di solidarietà legate a "Noi con Voi", della realizzazione del "Programma integrato plurisettoriale di aiuti di emergenza e cooperazione per la città di Pemba e la popolazione della Provincia di Cabo Delgado" e dell'allestimento della "Nave dell'Amicizia Reggio Emilia-Pemba-Cabo Delgado. La serie conserva, inoltre, una cospicua documentazione sulle visite delle delegazioni mozambicane in Italia per la programmazione e la promozione delle iniziative di solidarietà e sulle visite delle delegazioni di tecnici e amministratori reggiani per la predisposizione dei progetti e al seguito della Nave dell'Amicizia.

d)"Mostre, esibizioni, materiali per pubblicazione e documentazione". Materiali fotografici , 01 gennaio 1970 - 31 dicembre 1985. La serie è il combinato di azioni diverse: la modalità di conservazione del produttore (in album specifici, in scatole contenenti varie copie in vari formati); il versamento effettuato che manteneva le ripartizioni originarie ma accresceva le ridondanze delle copie; le sistemazioni del team di lavoro man mano che procedeva l'inventariazione e le operazioni di condizionamento. Si tratta in realtà di materiali che Soncini utilizzò per le varie attività "redazionali", comunicative, di documentazione: mostre, articoli, pubblicazioni.

Le datazioni delle serie corrispondono ai momenti rappresentati negli scatti e non ai momenti delle stampe e/o riproduzioni delle copie.
Il sistema di numerazione progressivo delle fotografie ha conciliato la struttura logica dell'ordinamento del fondo con le esigenze di produrre indicazioni di collocazione chiare, univoche ed immediate. Per questo motivo è stato utilizzato un sistema di collocazione e segnatura composto. Ogni fotografia è individuata da una stringa alfanumerica univoca costituita dalla lettera identificativa della serie del Fondo Africa-Fotografie (A, B, C), seguito dal numero romano indicante la busta della serie nella quale la fotografia è collocata, infine, di un numero arabo progressivo all'interno dello stessa busta. Ad esempio, una collocazione C-I-145 appartiene alla Serie "Noi con Voi", ed è la 145esima fotografia della busta 1 di quella serie.

Sono state infine collegate, ad alcune unità archivistiche, dei file audio digitalizzati, quali unità documentarie, poichè non è stato possibile collegarle a unità archivistiche del subfondo cartaceo. In tali casi, mantenendo la titolazione originaria presenta sui contenitori esterni (audiocassette o U-matic), si è proveduto a collocarli cronologicamente e renderne più immediata la contestualizzazione.

bibliografia
Gli archivi di Giuseppe Soncini e Franco Cigarini: due amici protagonisti di una città generosa e solidale, Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi Edizioni, 2013


codice interno: 0590 - 0001.0002