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Archivio della Comunità di Sorbano 1431 - 1865
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fondo
volumi 30, registri 19, buste 4, fascicolo 1

Il fondo è costituito dalla documentazione propria della Comunità di Sorbano. In particolare si segnala la presenza degli Statuti e delle serie costituite dagli atti deliberativi (Deliberazioni e partiti), dalla corrispondenza (Corrispondenza della Comunità, Corrispondenza del Gonfaloniere), dai documenti contabili (Saldi, Documenti di corredo al rendimento dei conti, Registri dei mandati, Dazzaioli), dai registri di leva (Arruolamenti militari) e di stato civile.
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Nel complesso archivistico sono raccolti atti dal 1431, anno di adozione degli Statuti comunitativi, fino al 1865, anno in cui entrò in vigore la legge 20 marzo 1865, n. 2248 ("per l'unificazione amministrativa del Regno d'Italia"), la cui applicazione pose fine alla varietà delle tipologie amministrative che caratterizzavano gli Enti locali degli Stati preunitari e impose un modello amministrativo unico per tutto il Regno (il Comune).

storia archivistica
La conservazione degli archivi delle Comunità presso lo Stato fiorentino era affidata alle Cancellerie comunitative, uffici periferici istituiti nella seconda metà del XVI secolo. Il Cancelliere comunitativo aveva fra le proprie attribuzioni anche la funzione di conservare la produzione archivistica delle istituzioni pubbliche operanti nel territorio di sua competenza, sia in materia amministrativa sia in materia giudiziaria. In questo modo, più comunità limitrofe facevano riferimento allo stesso Cancelliere, presso il quale si concentrarono gli archivi delle Comunità.
La Comunità di Sorbano dipendeva, insieme a quella di Verghereto, dalla Cancelleria comunitativa di Bagno di Romagna, il centro amministrativo dei territori toscani nell'alta valle del Savio.
Le riforme leopoldine avviate a partire dal 1774, pur determinando una ristrutturazione radicale dell'amministrazione, confermarono le competenze dei cancellieri, anche per quanto riguardava la conservazione degli archivi.
Dopo la parentesi napoleonica (1809-1814), durante la quale vennero soppresse le magistrature del periodo precedente, il granduca Ferdinando III reintrodusse e riorganizzò le Cancellerie comunitative in Toscana. Furono ripristinati gli uffici del Gonfaloniere, dei Priori o Magistrato comunitativo, e del Consiglio generale, e tornarono a insediarsi nelle antiche residenze i Cancellieri comunitativi e i loro aiuti. Le nuove funzioni degli uffici comunali vennero specificate dal regolamento del 1816.
Con la riforma del 1848, che trasformò i cancellieri in ministri del censo, cambiarono notevolmente le competenze di questo funzionario statale, ma rimase immutata la sua qualità di conservatore degli archivi degli enti locali. Questa stessa funzione venne allargata anche a quei nuovi organismi intermedi, nati nel periodo tra il 1848 e il 1865 e destinati ad una durata breve o addirittura contingente, che abbracciavano una circoscrizione diversa rispetto a quella della cancelleria (Consiglio distrettuale; Consiglio di reclutamento; collegi elettorali etc.) per i quali il cancelliere-ministro del censo svolgeva le funzioni di segretario.
Nel 1865, in seguito all'adozione da parte dello Stato unitario della Legge 2248, "Per l'unificazione amministrativa del Regno", le cancellerie furono soppresse e la documentazione delle Comunità, sia amministrativa sia giudiziaria, fu estrapolata in ragione di competenza territoriale e consegnata ai Comuni.
In questo periodo venne probabilmente consegnata al nuovo Comune di Sorbano buona parte della documentazione che costituiva l'archivio della Comunità.
Le carte della Comunità rimasero di pertinenza del Comune di Sorbano fino al 1965, quando avvenne la soppressione dell'Ente e la sua aggregazione al Comune di Sarsina. L'evento ebbe come conseguenza il trasferimento della competenza sull'archivio comunale di Sorbano (incluse le carte della Comunità) al Comune di Sarsina. Il materiale documentario, invece, rimase presso la vecchia sede comunale ancora per diversi anni, collocato in un locale al pianterreno del palazzo comunale di Sorbano. Presso questa sede fu censito dal Rabotti nella seconda metà degli anni '80, in occasione della redazione della Guida generale degli Archivi storici Comunali dell'Emilia-Romagna. Dalla scheda della Guida relativa al Comune di Sarsina (titolare dell'archivio dopo la soppressione del Comune di Sorbano) si evince che, al momento della visita, l'archivio di Sorbano versava in stato di estremo disordine, al punto che non era stato possibile censire il ragguardevole materiale del secolo XIX.
Sempre il Rabotti ricorda l'esistenza di un inventario delle carte di Sorbano del 1858, contenuto in "Inventario dei libri e filze esistenti nell'archivio della Cancelleria e R. Ufficio del Censo di Bagno di Romagna riguardanti le comunità di Bagno, Sorbano e Verghereto, 1 luglio 1859, ms. di pp. 228", conservato in Archivio di Stato di Firenze (Archivio della Soprintendenza agli archivi toscani).
Nel 2006 l'archivio del Comune di Sorbano veniva collocato in un locale seminterrato del Centro culturale polivalente del Comune di Sarsina, mentre presso la sala consiliare e la segreteria del Comune di Sarsina si conservano alcuni registri di deliberazioni, di contratti e il volume degli antichi Statuti e presso gli uffici dei servizi demografici i registri di leva, stato civile ed anagrafe.
Nello stesso anno il Comune di Sarsina dava incarico alla cooperativa Ebla di effettuare una ricognizione finalizzata al completamento di un elenco di consistenza precedentemente redatto da Archimemo s.r.l. (2004). L'intervento si era reso necessario dopo l'individuazione, in locali di servizio del Comune di Sarsina, di un importante nucleo di documentazione di pertinenza dell'archivio di Sorbano.

unità di descrizione collegate
Dalla scheda descrittiva dell'Archivio storico del Comune di Bagno di Romagna redatta da Giuseppe Rabotti (Archivi storici in Emilia Romagna: guida generale degli archivi storici comunali a cura di Giuseppe Rabotti, Bologna, Analisi, 1991) si evince la presenza presso quell'archivio di numerosi documenti che riguardano anche il territorio di Sorbano.


codice interno: 710 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Gerardo Gentile (RTI Allegra Paci e EBLA), 2013

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2008. Intervento diretto]

Intervento redazionale a cura di
IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2013