La serie si compone di documentazione propria dello stato civile preunitario, ovvero le registrazioni di nascite, matrimoni e morti avvenute nel territorio comunale.
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informazioni sul contesto di produzione Le funzioni di Stato civile introdotte dall'amministrazione francese restarono affidate alle comunità anche dopo la Restaurazione e i relativi registri continuarono ad essere compilati annualmente sulla base delle certificazioni di nascita, morte e matrimonio, che i parroci trasmettevano periodicamente ai cancellieri. Con provvedimento del 28 giugno 1817 (Leggi e ordini..., 24, Firenze, 1817, LIX) il servizio venne però centralizzato ed affidato ad un apposito ufficio fiorentino a cui, tramite il cancelliere, dovevano pervenire le copie dei registri dei parroci. Il provvedimento prevedeva anche che i parroci trasmettessero le "note numeriche dello stato d'anime delle loro cure" ai cancellieri, e che questi ne ricavassero degli "stati riepilogativi della popolazione" di ciascuna comunità. Nel 1841, con disposizione della Segreteria di Stato, fu disposta la redazione di veri e propri censimenti numerici della popolazione. Nel 1865 lo Stato italiano istituì gli attuali uffici di Stato civile.