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  "Regio Istituto per la Storia del Risorgimento" 1934 - 1943
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serie
fascicoli 5
sei in: Carte Alfonso Morselli 1901 - 1982

La serie comprende la documentazione relativa all'attività del Comitato modenese del Regio Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, di cui Morselli fu Segretario dal 1935 al 1937 e poi Presidente dal 1938 al 1965: si tratta soprattutto di corrispondenza a cui si aggiungono materiali a stampa predisposti per la promozione dell'istituto, convocazioni, appunti e relazioni; sono presenti inoltre documenti relativi alla contabilità (riepiloghi di cassa, versamenti soci, note spesa, ricevute di pagamento delle quote associative) con elenchi dei soci e domande di associazione.
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criteri di ordinamento
La denominazione della serie è stata desunta dalla dicitura originale presente sul dorso della busta; è presente anche un ulteriore titolo su un'etichetta che probabilmente risale al riordino fatto da Garuti nel 1984: "Atti Comitato modenese per il Risorgimento".
I fascicoli sono stati riordinati e descritti in sequenza cronologica e sono conservati all'interno di una busta contraddistinta dalla segnatura "Filza 43".

informazioni sul contesto di produzione
Il Comitato della provincia di Modena del Regio Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (RISRI) nasce nel marzo del 1935 come prosecuzione della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento Italiano con "14 soci iniziali ereditati dal cessato Comitato regionale emiliano" (1), soci che nel corso del primo anno di attività diventano ben 71: "Molte categorie vi sono rappresentate, come istituti d'istruzione, municipi, biblioteche, professionisti, ufficiali, studiosi, etc." (2).

La Consulta locale era così composta: Guido San Donnino, allora Podestà di Modena, quale Presidente; accanto a lui, Leonida Miani, vice-presidente, Alfonso Morselli, nel ruolo di segretario, e Bernardo Soli, Paolo Emilio Vicini, Giuseppe Zanni come membri. Essa si riuniva nella Casa del Muratori, ospite della Sezione modenese della R. Deputazione di Storia Patria.

Nei primi mesi di vita il Comitato si dedicò ad un'intesa opera di propaganda "convinta e fervida, condotta sia con circolari, sia con articoli sulla locale "Gazzetta dell'Emilia", a cui va aggiunta la propaganda orale, più efficace ancora di quella scritta [...] La propaganda fu rivolta, oltre che alla città, anche alla provincia, e di fatti fra i soci non mancano nuclei dei principali centri di provincia come Carpi, Mirandola, Finale e Pievepelago" (3). Oltre ciò vennero attivate numerose iniziative di carattere culturale: Alfonso Morselli e Benvenuto Donati tennero, nel corso della primavera, "cinque conferenze ciascuno, rispettivamente su Ciro Menotti e su Camillo Cavour, partecipando così a un ciclo di conferenze sul Risorgimento indetto dall'Istituto Fascista di Cultura" (4); il Comitato partecipò al XXIII Congresso di Storia del Risorgimento (Bologna, 11-14 settembre 1935), in occasione del quale Morselli presentò una comunicazione "intorno a un episodio delle relazioni fra Bologna e Modena nel 1848" (5); inoltre, attraverso la stampa locale vennero segnalate numerose pubblicazioni sul Risorgimento.

Sotto la presidenza di Luigi Aru (1940), con Morselli sempre nel ruolo di segretario, "il Comitato modenese [...] estendendo la propria attività alla grande gesta attualmente in corso, e preoccupandosi particolarmente dello sforzo e del contributo che le città della provincia di Modena hanno dato e danno alla causa della Rivoluzione e delle guerre dell'Italia fascista", decise di promuovere [...] la raccolta di tutti i dati e i documenti che potranno un giorno servire ad illustrare il valore, la gloria e il sacrifico dei combattenti modenesi" (6). Considerando "la guerra imperiale" guidata da Mussolini quale "logico coronamento dell'epopea del Risorgimento", il Comitato amplia il campo dei propri interessi estendendolo alla storia contemporanea.


codice interno: 777 - 001.007