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Questo carteggio si pone comunque in totale continuità con la documentazione precedente e seguente e che costituisce l'intero carteggio amministrativo del Comune di Bagnara.

La prima carta conservata per questo nucleo documentario (prot. n. 1, 1 luglio 1810) è rappresentata dalla minuta della lettera inviata al Podestà di Castel Bolognese in cui l'"Aggiunto municipale nell'aggregato di Bagnara" Giuseppe Morsiani, fino a quel momento Sindaco di Bagnara, rilevando "dall'odierno pregiato di lei disp. […] n. 853 le incombenze che mi vengano addossate dal […] Prefetto non tanto in qualità di aggiunto dell'Ufficiale Stato Civile quant'anche come aggiunto Municipale. Per il passato l'estensione di tutti gli atti sia comunali che dello Stato Civile spettava al cessato Segretario municipale Marescotti ed io non avea altro incomodo che di munirli della mia firma. Sono quindi necessitato di prevalermi dell'opera dello stesso Segretario anche per quelle urgenze che accader potessero in mia assenza. La prego pertanto […] a far presente alla Superiorità questa giusta mia domanda onde ottenere al medesimo il solito indennizzo durante la provvisoria destinazione. […] Mi credo per anche in dovere di prevenirla che ho chiesto alla Prefettura un congruo tempo per l'eseguimento di quanto prescrive la sua ordinanza delli 14 giugno".
Dalla deliberazione del Consiglio comunale di Castel Bolognese del 7 settembre 1810 (vedi "unità di descrizione collegate") sappiamo che la necessità del consigliere Morsiani venne soddisfatta.
Dal settembre del 1810 la parola "Savio" precede il riferimento all'Aggiunto, le missive vengono infatti indirizzate al "Savio Aggiunto Municipale in Bagnara" e così firmate quelle in partenza.

La documentazione amministrativa prodotta dall'Aggiunto municipale di Bagnara per l'anno 1810, il primo anno di accorpamento del Comune di Bagnara a quello di Castel Bolognese, reso esecutivo a partire dal 1 luglio, mantiene una numerazione autonoma (progressiva dal n. 1 al n. 135, con lacune) e comprende il fascicolo "Fondi retrodati dal cessato Ricevitore Contri" (Tit. XXV), le cui carte sono invece prodotte dalla Segreteria del Podestà di Castel Bolognese con una numerazione senz'altro riferibile al protocollo del medesimo Comune, presso il cui archivio le carte di Bagnara vennero temporaneamente trasferite.
Per il 1811-1812 il quadro della documentazione risulta fortemente lacunoso: per il 1811, come la segnatura protocollare suggerisce, la prima carta proviene dall'Archivio comunale di Castel Bolognese, così come il fascicolo "Lite Decima 1811" (Tit. X).
All'Archivio di Castel Bolognese sono inoltre riconducibili tutte le carte del 1812, eccetto le prime tre, che invece presentano una numerazione progressiva attribuibile all'Aggiunto municipale di Bagnara, così come il fascicolo "Debiti verso il Demanio per frutti di Lire di Monte di Roma […]", sulla base della grafia e del tipo di carta di fascicolazione utilizzata.
Nel 1813 la documentazione protocollata dall'Aggiunto municipale risulta invece pressoché completa. Ad essa si affiancano diversi fascicoli tutti afferenti all'Archivio comunale di Castel Bolognese (si veda la singola unità).

criteri di ordinamento
Nel riordino dell'Archivio storico del Comune di Bagnara che diede esito all'inventario del 1973, le carte afferibili all'Aggiunto municipale di Bagnara vennero considerate parte integrante del Carteggio amministrativo del Comune di Bagnara (ex b. 13) e come per esso furono arbitrariamente organizzate sulla base del titolario effettivamente in vigore presso l'archivio di Bagnara solo a partire dal 1839.
In questa fase sono state invece riconosciute come archivio aggregato e creata serie autonoma, nonché ordinate sulla base del numero protocollare progressivo ad esse attribuito.
Le poche carte trovate prive di segnatura protocollare sono state inserite fra le altre sulla base della data di redazione del documento.


codice interno: 797 - 001.001