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  Associazione Artipici Carteriani 1997 - 2003
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serie
fascicoli 54
sei in: Archivio Carlo Cremaschi 1962 - 2015

La serie riguarda le mostre e gli eventi artistici organizzati dall'associazione culturale Artipici Carteriani, fondata nel 1997 da Carlo Cremaschi, Carlo Sabbadini e Luigi Colli con l'intento di promuovere e far conoscere nell'ambiente modenese giovani artisti emergenti. I documenti raccolti nella presente serie non testimoniano opere e installazioni realizzate dall'artista, ma sono l'esito del lavoro di Cremaschi all'interno dell'associazione.
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La documentazione è costituita prevalentemente da locandine, pieghevoli, opuscoli e biglietti di invito alle giornate inaugurali delle mostre di diversi artisti organizzate dall'associazione e da fotografie di opere d'arte e allestimenti di mostre, quasi sempre allestite nei locali dell'ex Salumificio Pagliani, in via Malatesta 40/42 a Modena.

criteri di ordinamento
Durante le operazioni di riordino e descrizione, è stato mantenuto l'ordinamento originale dato dall'artista alla documentazione afferente a questa parte della propria attività professionale; sono state create schede di unità archivistica corrispondenti alle singole mostre organizzate, per ognuna delle quali sono stati specificati il soggetto, il periodo e il luogo. L'ordine delle unità all'interno della serie ricalca l'ordine originario; nel campo "segnatura precedente" è stata riportata la numerazione apposta in sede di ricognizione da Carla Barbieri in collaborazione con l'artista stesso.
La documentazione fotografica riguardante le singole mostre è stata descritta in una sottoserie separata per evidenziare quanto fatto dal soggetto produttore, il quale (fatta eccezione per alcuni casi) non ha conservato le fotografie unitamente alla documentazione cartacea, a differenza di quanto fatto per la documentazione relativa alla propria attività artistica.

informazioni sul contesto di produzione
"Artipici Carteriani. Artipici aggiunge all'aggettivo atipici quella r che recupera un riferimento all'arte e trasforma l'aggettivo in un sostantivo. Carteriani sembra richiamare la definizione delle ere geologiche. Il logo degli artipici, infatti, richiama un bipede non meglio identificabile, che potrebbe essere parente di un sauro preistorico, che brandisce un pennello. Il riferimento è invece a una via di Modena, via Carteria, da cui nel dicembre 1997 prese le mosse il sodalizio che ha dato vita a questa associazione. I fondatori sono tre artisti: Luigi Colli, Carlo Cremaschi e Carlo Sabbadini, di formazione ed esperienza diverse, accomunati dalla volontà di promuovere un'indagine sulle arti visive, partendo dalla situazione locale, per poi man mano allargarsi e raccordarsi con esperienze analoghe. La sede dell'associazione è un ex salumificio, nel centro storico di Modena, composto da un'unica sala, oltre a due celle frigorifere in disuso, anch'esse utilizzate per l'attività espositiva. L'attività prevalente dell'associazione è l'organizzazione di mostre, ma nella sede si sono tenute anche presentazioni di libri, letture di poesie, proiezioni di video e concerti dal vivo". Così si legge in un articolo apparso sul quotidiano locale "Ultime notizie" del 5 dicembre 1999, nel quale l'autore (anonimo), illustrando la mostra di opere di Franco Fontanazzi e Sabrina Bastai, coglie l'occasione per parlare dell'associazione artistica che ha promosso e ospitato l'esposizione.
Lo scopo principale di Artipici Carteriani è, infatti, proprio quello di ricercare giovani artisti, prevalentemente del panorama nazionale ma non solo, per dar loro la possibilità di esporre in uno spazio pubblico e farsi conoscere.
Le sedi espositive sono i locali dell'ex salumificio Pagliani, situato in via Malatesta nn. 40 e 42 e, a partire dall'anno 2000 circa, la Galleria 42, situata in via Carteria, sempre nel centro storico di Modena. Un altro degli obiettivi dell'associazione è, infatti, quello di dare vitalità ad alcune zone del centro storico della città.
I primi anni 2000 vedono il progressivo abbandono dell'associazione da parte di Carlo Cremaschi e degli altri fondatori; le finalità degli Artipici Carteriani permangono nell'attività della Galleria 42, divenuta nel frattempo galleria d'arte a tutti gli effetti, gestita da Marco Mango.

storia archivistica
La documentazione era originariamente conservata all'interno di un raccoglitore di plastica a tasche trasparenti. Sulla coperta anteriore era incollata una fotografia che ritrae un portone metallico sul quale sono disegnati il logo e il nome dell'associazione. La fotografia è ora conservata in apertura della prima delle due buste nelle quali sono stati condizionati i documenti.


codice interno: 872 - 001.002