La serie raccoglie l'unico registro superstite (dato che all'interno vi si fa più volte riferimento ad almeno un precedente) di "assegne", ovvero delle denunce di possesso di beni immobili rusticali e di rendite mobili, come censi e legati, rese dai loro proprietari per dover essere allibrati nel catasto della comunità su cui poi venivano calcolate le esazioni delle imposte comunitative.
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Il registro raccoglie le assegne delle "ville" di Russi, di Godo e di San Pancrazio; per ciascuna comunità si ha una voce distinta divisa in due sezioni, la prima per i "signori ecclesiastici" e la seconda per i "signori secolari", posti in ordine alfabetico; per ciascuno di essi sono elencati su pagina aperta i beni posseduti, descritti nelle loro confinazioni e nella tipologia di coltivo, con la misura espressa in tornature e il relativo "valore a moneta Romana".