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Archivio storico del Comune di Russi 1515 - 28 febbraio 1963
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fondo
buste 179, volumi 58, registri 928, fascicoli 6997, cartelle 4, mazzo 1

La documentazione conservata dall'Archivio storico del Comune di Russi tramanda con buona continuità le vicende della sua amministrazione comunitativa dal XVI secolo, senza significative cesure ai passaggi dall'età dell'antico regime a quella rivoluzionario-napoleonica e dalla restaurazione all'epoca postunitaria.
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Con le serie deliberative (abbastanza lacunose per quasi tutto il XVII secolo), gli atti di giustizia civile e penale del giusdicente d'antico regime, la corrispondenza nelle sue diverse organizzazioni interne, la contabilità generale (appunto dall'inizio del XX secolo), la struttura dell'archivio comunale russiano si riconosce per quella di una "classica" municipalità preunitaria e postunitaria.

criteri di ordinamento
La sedimentazione delle carte legata all'attività dell'ente riflette coerentemente la notevole continuità delle vicende della amministrazione comunitativa, senza significative cesure ai passaggi dall'età dell'antico regime a quella rivoluzionario-napoleonica e dalla restaurazione all'epoca postunitaria, con il costante ricorso all'organizzazione degli atti in serie a stretto accrescimento cronologico.

storia archivistica
Non si hanno notizie sulle più antiche vicende della documentazione archivistica della comunità di Russi, a parte le logiche deduzioni per cui ogni eventuale sedimentazione di atti più antichi del 1512 deve essere andata distrutta in occasione del disastroso saccheggio che precedette la battaglia di Ravenna, e per cui gli atti successivi (dal 1515 almeno) si debbono essere progressivamente accumulati nel corso del tempo presso le sedi dell'Amministrazione comunale.
Dopo di ciò il primo approccio analitico all'archivio storico comunale russiano si deve finalmente all'incarico affidato a Giuseppe Plessi dall'Amministrazione comunale di Russi per il riordino del suo archivio storico, di deposito e notarile, compiuto fra il febbraio 1960 e il gennaio 1961. Sulla scorta delle considerazioni di Plessi, si verifica innanzitutto come - seppur non documentato in alcun modo - è altamente plausibile che uno scarto inconsulto di registri d'archivio sia intervenuto all'epoca delle corrive eliminazioni di documenti operate durante la Prima Guerra Mondiale per finanziare la Croce Rossa e la sua assistenza ai combattenti; portano a pensarlo gli altrimenti inspiegabili arresti nella conservazione di serie come quella dei registri di protocollo (che, al dire di Plessi, "voci non controllate dicono inspiegabilmente finiti al macero") e di contabilità, che tutti non rimontano più addietro dell'inizio del XX secolo quando invece i carteggi ottocenteschi sono conservati integralmente. Si sa poi come, fra 1927 e 1928, un dipendente comunale, Domenico Giorgi, ricevette dal Podestà Paolo Rambelli il compito di dare sommario ordine cronologico all'archivio, che - accatastato alla rinfusa nei solai della sede municipale - era stato poi depositato malamente nel cortile dell'edificio.
Plessi compì quindi un riordino con accurato metodo storico e una descrizione degli atti d'archivio in generale fino al 1870, termine dell'archivio storico per quell'epoca, cui si aggiunse la descrizione e il riordino sommario degli atti successivi, considerati afferenti all'archivio di deposito, coerentemente con la legislazione vigente in quel momento. Alla fine degli anni Ottanta seguenti, poi, la responsabile dell'Ufficio protocollo del Comune di Russi curò la stesura di un elenco più analitico per la documentazione dal 1871 al 1945, senza intervenire nel merito del riordino deliberatamente non effettuato da Plessi.
Quindi un nuovo intervento archivistico - compiuto fra 1996 e 1997 - fu affidato a professionalità archivistica esterna nelle persone di Mirella Maria Plazzi e di Patrizia Carroli, in logico collegamento con una ridefinizione della distribuzione della documentazione fra le varie sedi degli uffici comunali e con la stabile conservazione della sezione separata di archivio storico presso i locali dedicati a tal fine nel Centro Culturale Polivalente del Comune di Russi. In quella occasione furono sistematicamente controllati e rivisti l'ordinamento e l'elencazione fornita a suo tempo da Plessi, fu integrato all'archivio storico la documentazione successiva al 1870 e quanto - principalmente degli uffici di Stato civile, Anagrafe, Elettorale e Leva - era rimasto fisicamente presso i corrispettivi uffici e fu redatto un nuovo elenco descrittivo, comprendendovi anche gli archivi aggregati pervenuti dall'Amministrazione comunale russiana.
Nei primi anni 2000, nell'ambito di un progetto di redistribuzione degli spazi, l'Amministrazione comunale di Russi scelse di riunire nella sede della sezione separata dell'archivio storico tutte le carte fino al 1955, mentre collocò la documentazione dal 1956 in poi in un altro locale, destinato anche alla conservazione dell'archivio di deposito.  
Infatti è stato a partire da questa situazione che, negli anni 2017-2018 è stato infine condotto l'intervento di riordino e di inventariazione analitica della documentazione archivistica dell'Archivio storico del Comune di Russi (1515-1955) e degli archivi ad esso aggregati promosso dall'Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Soprintendenza per i beni librari e documentari, che ha portato al recupero della distinta identità e autonomia dei complessi archivistici afferenti i diversi enti produttori, alla ricostituzione dell'ordinamento originario delle serie documentarie e alla loro descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).
Durante tale intervento, in particolare, si è potuto verificare come l'ordinamento dato a suo tempo da Plessi alle documentazioni storicizzate all'epoca del suo intervento fosse in generale del tutto condivisibile e a suo modo storicizzato a propria volta, anche per il fatto che le serie da lui trattate sono tuttora condizionate nei contenitori d'archivio allora prodotti, nonché reperibili anche fisicamente facendo ricorso alle segnature alfanumeriche apposte in quella occasione. Per questo si è sistematicamente dato conto di queste come "segnatura precedente" nella descrizione delle unità delle seguenti serie: Libri dei partiti del Consiglio generale, Memoriali degli Anziani ai successori, Atti del Consiglio comunale, Partiti e atti del Consiglio comunale in originale frammentario o in copia, Atti della cancelleria, Lettere della comunità, di particolari e procuratori, Acta civilia, Acta criminalia, Atti dell'Amministrazione comunale (1797-1808), Atti dell'Amministrazione comunale (1809-1864), Indici delle materie degli atti dell'amministrazione comunale, Atti dell'amministrazione comunale fuori d'indice delle materie (1809-1864), Atti dell'Amministrazione comunale (1865-1876), Atti dell'Amministrazione comunale (1877-1897), Atti dell'Amministrazione comunale (1898-1955), Libri delle apoche camerali, Libri di spese per lavori, Mandati ordinati per titoli (1808-1812), Mandati ordinati per titoli (1845-1853), Mandati ordinati per titoli (1860), Mandati ordinati per titoli (1861-1870).

strumenti di ricerca
Mirella Maria Plazzi, Patrizia Carroli (CAR - Cooperativa archivisti ricercatori), Archivio storico del Comune di Russi: inventario, 1997. Inventario [Dattiloscritto, pp. 137].

bibliografia
Giuseppe RabottiArchivi storici in Emilia-Romagna. Guida generale degli archivi storici comunali, Bologna, Edizioni Analisi (Emilia Romagna Biblioteche Archivi), 1991, pp. 818-822
http://ibc.xdams.net/media/IBC/IBCCMSPortale/simpleUpload/IBC/000/000/107/IBC.000.000107.0002.pdf
https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/archivi-storici-in-emiliaromagna-guida-generale-degli-archivi-storici-comunali/RAV0103658?tabDoc=tabloca (consultato il  29/07/2019)
Giuseppe PlessiGli archivi comunali storico e notarile di Russi e gli studi sul Risorgimento, Faenza, 1961
https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/gli-archivi-comunali-storico-e-notarile-di-russi-e-gli-studi-sul-risorgimento/RAV0013753?tabDoc=tabloca (consultato il  21/05/2020)


codice interno: 916 - 0001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Enrico Angiolini (Open Group), 2019

realizzato per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
[L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2011. Intervento diretto].

Intervento redazionale a cura di
Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2020