La serie comprende documentazione relativa alla riscossione della tassa del sale.
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In base alla diversa natura la documentazione è stata suddivisa in 2 sottoserie: portate e reparti.
informazioni sul contesto di produzione La tassa venne introdotta nel primo Cinquecento sotto Cosimo I de Medici, regolamentata soltanto nel 1701 con la legge generale del sale che prevedeva il monopolio della vendita del sale toscano e il divieto di importare sale forestiero e soppressa sotto Pietro Leopoldo con la legge generale del sale del 3 marzo 1788(1). L'Ufficio della gabella del sale di Firenze assegnava una quantità di sale proporzionata al numero delle bocche e delle bestie da cacio di ciascun comune o popolo del Granducato. I cancellieri e i rappresentanti delle comunità dovevano redigere su appositi quaderni una descrizione delle bocche e delle bestie da cacio in base alla quale veniva distribuita la quantità di sale assegnata da Firenze. Venivano quindi assegnate le quote di sale che spettavano ai singoli e i quaderni così compilati erano consegnati dai cancellieri ai salaioli per la vendita del sale.
(1) Legislazione toscana raccolta e illustrata dal dottore Lorenzo Cantini, vol. XXI, pp. 142-207; AsCG, Cancelleria di Galeata, Carteggio dei cancellieri, filza 27 (s.p. 26), c. 1336.
unità di descrizione separate Documentazione relativa alla tassa del sale è presente anche nella serie Carteggio dei cancellieri.