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buste 113 La documentazione è condizionata in 304 buste, 59 mazzi, 47 cartelle, 26 registri di grande formato e 10 scatole (numerati da 1 a 452, incluso il n. 229 bis) di registri 1544, fascicoli 598, mazzi 28, cartelle 1, bollettari 2, quaderni 2, opuscoli 5, scatole 10
Sono raccolti 67 fondi con le carte relative alle diverse cooperative ed enti che attraverso un lento processo di fusioni e incorporazioni hanno dato origine, nel 1968, alla cooperativa di consumo Coop Bologna, diventata nel 1975 Coop Emilia-Veneto.
espandichiudi
La maggior parte di esse sono nate dopo la Seconda guerra mondiale come piccole realtà locali a Bologna o nei comuni della provincia per gestire uno o più spacci per generi soprattutto alimentari destinati ai soci. Le fusioni avvenute nei decenni successivi costituirono le basi per creare quella rete distributiva di negozi e di primi supermercati, resa poi più solida da Coop Bologna e poi da Coop Emilia-Veneto. I primi fondi elencati sono quelli delle cooperative cittadine, compresa Coop Bologna, che rappresenta il complesso archivistico più consistente. Seguono le cooperative nate nei comuni della prima collina a Sud-Ovest di Bologna e poi di quelle dei comuni più a Nord-Ovest in pianura, proseguendo sempre a Nord della città, in pianura, verso Est, e poi verso Sud, girando intorno alla città, fino a toccare e oltrepassare la via Emilia tornando sulle colline sud orientali. In coda sono stati collocati i fondi relativi ai territori più lontani da Bologna: l'imolese e il ferrarese.
criteri di ordinamento I fondi sono elencati secondo un ordine geografico, mentre all'interno di ciascun fondo la documentazione è organizzata fondamentalmente per tipologie documentarie e cronologicamente. codice interno: 985 - 001.005
bibliografia
Archivio storico Coop Emilia-Veneto, a cura di Marisa Strozzi, Alberto Guenzi, Castel maggiore, 1986