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Conservatore

Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Via G. Baccarini 16

47011 Castrocaro Terme e Terra del Sole (FORLI'-CESENA)

tel: 0543766266
(Archivio storico)
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responsabile: Silvia Cicognani scrivi

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Archivio storico del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole 1513 - 1970
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con documenti fino al 2005
fondo
filze 106, registri 1979, buste 916, fascicoli 65, mazzi 16, cartella 1, volumi 51, pacco 1

Si conservano le carte prodotte e acquisite dall'antica Comunità e dal Comune postunitario di Castrocaro e Terra del Sole nell'espletamento delle attività e funzioni di loro competenza.
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criteri di ordinamento
Salvo alcune eccezioni, nel presente intervento, non si è intervenuti sui contenuti e sulle descrizioni delle unità archivistiche frutto dei precedenti lavori di descrizione. Si è operato invece maggiormente sui livelli descrittivi alti (fondo/subfondo/serie/sottoserie), andando a volte a modificare la struttura dei precedenti inventari.
In particolare in questo fondo si è scelto di inserire il subfondo dell'archivio della Comunità (1513-1865 con documenti fino al 1908), inventariato nel corso del primo riordino, nel fondo dell'archivio comunale postunitario, frutto del lavoro dei 2 interventi successivi.
Per quanto riguarda l'archivio comunale postunitario va detto che in molti casi le serie, che nel precedente riordino si erano fermate cronologicamente al 1950, come ad esempio quella del carteggio amministrativo, o quella dei protocolli, son state integrate con la documentazione successiva fino al massimo all'anno 1970. Diverse serie sono state integrate anche con documentazione precedente al 1950 che, evidentemente, non era emersa al momento del precedente riordino del 2002 (ad esempio alcuni ruoli per le imposte, documentazione contabile, conti consuntivi bilanci preventivi ecc.).

storia archivistica
Il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole è stato aggregato alla Provincia di Forlì solo nel 1923, dopo aver fatto parte della propaggine romagnola dello stato toscano per secoli, e precisamente dal 1403, anno in cui il suo territorio venne conquistato da Firenze per 20.000 fiorini dal conte Tommaso da Campo Fregoso (1); quindi il suo archivio, per il tipo di materiale conservato e le strutture amministrative rispecchiate, si qualifica come tipico esempio di archivio toscano preunitario, in cui gli atti dei giusdicenti sono giunti fino a noi uniti e frammisti ai documenti della comunità sede dei rettori inviati dal governo centrale (2).
Questo soprattutto perché il cancelliere comunitativo, nel complesso intreccio dl funzioni moltiplicatesi nel tempo (quali il disbrigo degli affari correnti della comunità, la direzione della sua vita economica, la compilazione e l'aggiornamento dei catasti), assomma ad esse la mansione di archivista, nella duplice veste di conservatore/responsabile e compilatore di inventari, estendendola agli archivi giudiziari civili e criminali (3) - e anche fisicamente il luogo di deposito dei diversi atti prodotti e ricevuti era all'interno della cancelleria: nel nostro caso nella costruzione all'angolo sud-est della piazza di Terra del Sole, abitazione del cancelliere e sede ufficiale delle riunioni dei rappresentanti della Provincia di Romagna, in stanze attigue alla sala delle adunanze (4) -.
Un quadro sia pure sommario dell'articolazione dell'ampio materiale dell'archivio si delinea già attraverso il semplice elenco delle funzioni di tale cancelliere come emergono dalla risposta a Pompeo Neri del cancelliere di Terra del Sole Gaetano Mazzini nel 1746: "l'obligo del cancelliere di questa comunità e provincia presentemente consiste in assistere e rogarsi di tutte le deliberazioni e partiti che vengono fatti da respettivi rappresentanti, registrarli in libri, ricevere, eseguire e rispondere agl'ordini dei magistrati e superiori della città di Firenze, dare gl'assegnamenti ogni anno ai Camarlenghi della comunità, perché possano contribuire al chiesto annuale che viene fatto dalla cassa de SS. Nove e ai pagamenti alla cassa dei magistrati di Firenze, fare i dazzaioli ai camarlenghi per le riscossioni, formare la distribuzione del sale secondo le tasse assegnate alla comunità, distribuire la tassa del macinato per gli affari delle farine, compilare i quaderni e dazzaioli per le imposizioni straordinarie, rivedere le ragioni dei rispettivi camarlinghi, assistere e registrare le vendite dei proventi comunitativi e riceverne gl'obblighi dai proventuari e finalmente dar le copie dei partiti, fare i mandati ai salariati e le volture occorrenti ai libri degl'estimi. Per quello che poi riguarda la provincia di Romagna deve formare l'imposizione annuale delle spese che vi aspettano alle rispettive podesterie e comunità che quella compongono, trasmetterla ai cancellieri subordinati perché ne diino ai debiti tempi ai loro camarlinghi i necessari assegnamenti, perché possino corrispondere al camarlingo di Provincia, che ne riceve da questa cancelleria il dazzaiolo et a questa ne rimette la ragione, far pagare alla cassa de SS.Nove il chiesto annuale, et a quella del fisco le spese de malfattori miserabili e quelle del vitto che in carceri secrete gli viene somministrato, registrare ai libri tali pagamenti, compitame alle rispettive comunità il rimborso, in ultimo fare i mandati ai salariati e pagare le spese che occorrono"(5).
Lo stesso cancelliere appare conscio dell'importanza del materiale affidato alle sue cure: "Il motivo che ha dato occasione alla raccolta de libri non tanto spettanti alla comunità e provincia quanto ancora de civili, criminali et altro de Commissariato e suoi ministri si è et è stato perché si possa sempre et in ogni tempo riscontrare non solo l'operato di ciascuno, quanto ancora ritrovare le cose fissate e stabilite o dagl'ordini del principe e superiori di Firenze o da medesimi rappresentanti con l'aprovazione del magistrato de SS. Nove, perché resti ai posteri memoria del regolamento tenuto da quanti passati per meglio con tal lume regolarsi ne' casi che potessero darsi alla giornata e finalmente perché ognuno all'occorrenza habbia luogo di ricavare da quelli le notizie che gli potessero abbisognare non tanto per li propri privati interessi quanto ancora per quelli del publico", ma deve ammettere un rapporto non facile con i numerosissimi pezzi "per essere il novero ditali filze assai numeroso, e che per rivederle in parte porterebbe la fatica di molti e molti mesi per non dire anni"; ciò nonostante egli ha "nuovamente fatti li inventari di questo Archivio e ridottolo in miglior forma di quella che era per poter rimarcare la mancanza de respettivi libri in ciaschedun'anno" (6).
La sedimentazione della documentazione segue dunque, senza rilevanti soluzioni di continuità, su binari paralleli ma con una fitta rete di interrelazioni che affiora più o meno chiaramente nei diversi momenti, la vita della Comunità di Castrocaro-Terra del Sole e della Provincia di Romagna, nonché l'amministrazione della giustizia da parte dei magistrati ad essa preposti (in successione cronologica commissari, vicari e podestà), nelle loro vicende dall'ultimo scorcio del sec. XV per tutto il periodo mediceo e il seguente governo lorenese, prima e dopo la parentesi dell'occupazione francese, fino all'annessione al Regno d'Italia.
Per quanto concerne più da vicino la storia del nostro archivio, è possibile seguirla in fieri attraverso utili strumenti di comparazione con la realtà attuale quali i vecchi inventari, oltre che sulla scorta della risposta a Pompeo Neri citata in precedenza, o meglio delle due risposte, relative la prima al Tribunale e la seconda alla Cancelleria (7).
Un importante inventario risale al 1636 (8), ed è stato con tutta probabilità compilato in seguito alla "Istruzione a' Cancellieri de' Comuni e Università del dominio Fiorentino" del 1635, che imponeva ai funzionari di registrare e inventariare "co1 medesimo ordine" tutte le scritture e i libri pubblici, di cui dovevano scarico al proprio antecessore al momento di assumere l'incarico (9). I 561 pezzi - per lo più filze di atti civili e criminali del Capitano - sono elencati come si trovavano, spesso alla rinfusa per quanto riguarda gli anni dal 1406 al 1500 ca., più regolarmente per il periodo successivo; nel 1638 erano 577 e nel 1644 638.
Ben documentata la composizione dell'archivio nel successivo sec. XVIII. In primo luogo verso la metà del Settecento si fa sentire positivamente l'influenza dell'azione di Pompeo Neri mirante ad un vero e proprio censimento archivistico del Granducato: risale infatti al 1750 ca. un "Libro delli Inventari delle Scritture della Cancelleria della Terra del Sole.. ." (10), razionalmente compilato con notevole chiarezza, che rispecchia un riordinamento reale dei pezzi intrapreso dal cancelliere Mazzini.
Gli inventari si susseguono poi con una certa regolarità dall'ultimo ventennio del secolo ai primi decenni dell'Ottocento (11), per poi approdare a quello del 1838, che annovera un totale di 1439 pezzi (12).
Nonostante i ripetuti spostamenti - da Terra del Sole a Rocca S. Casciano verso il 1840 in seguito alla soppressione della locale cancelleria (13) e da Rocca di nuovo a Terra del Sole nel 1866 e in anni successivi (14), nonostante i danni provocati da un incendio divampato il 23 agosto 1891, l'archivio nel suo complesso non ha subito nel corso dei secoli depauperamenti o manomissioni tali da stravolgerne la fisionomia, ad eccezione della sezione comprendente gli estimi, gli arruoli e le giustificazioni di volture e il nuovo catasto, tutti trasferiti nella prima metà del secolo scorso presso l'Ufficio agenzia imposte di Rocca S. Casciano e in seguito andati dispersi (15).
L'archivio è stato più volte oggetto di risistemazioni e riodini, oltre che di consultazione da parte di studiosi locali.
Nel 1707 il cancelliere Antonio Barbacciani si preoccupa di raccogliere e far rilegare materiale di tipo diverso trovato sciolto e vuole testimoniare la sua opera nelle intestazioni dei pezzi in questione, tutte costruite sulla stessa falsariga: "Filza di.. .numerata e legata per me Antonio Barbacciani della Pieve di Santo Stefano Cancelliere alla Terra del Sole e Provincia di Romagna l'anno 1707 per conservare intatta a beneficio pubblico e a gloria della Santissima Trinità, di 5. Stefano protomartire, S. Giuseppe e di 5. Reparata protettrice della Terra del Sole" (16).
Nel 1822-23 il cancelliere comunitativo in carica, coadiuvato da altre due persone per lo spostamento dei pezzi (che in quella data assommano a 1200), si occupa di una regolarizzazione dell'archivio, realizzata contemporaneamente ad un restauro dell'edificio che lo ospita, restauro che ne comporta il temporaneo trasloco (17).
Negli ultimi anni del XIX sec. Antonio Giulianini esamina il materiale dell'archivio, soffermandosi con particolare attenzione sulle filze degli atti civili e criminali: cerca di ricomporne alcune frammentarie e rilega fogli trovati sparsi (18); egli lascia note e indicazioni, evidentissime perché vergate in inchiostro rosso, sull'inventario del 1838 e su alcuni pezzi della serie giudiziaria.
Nel 1908 Antonio Sassi compila un inventario parziale relativo agli atti trasferiti a Rocca S. Casciano (19), non trascurando di segnare vecchi numeri di corda, ricordo di successive e diverse collocazioni.
Infine nel 1977 A. Tronconi, mentre li inscatola per prepararli alla disinfestazione, redige un elenco sommario dei pezzi: in tale elenco ne figurano 1373 fino al 1910, ma gli scatoloni sono poi risultati contenere anche altro materiale, fino al 1940.
Nell'archivio hanno svolto le loro ricerche diversi studiosi locali, alcuni anonimi - che hanno però lasciato tracce del loro passaggio sui pezzi con sottolineature e annotazioni a margine - e altri documentati, come l'Antonio Maria Sansoni che il cancelliere Mazzini segnalava a Pompeo Neri come esperto: "un tale sig. dott. Antonio Maria Sansoni, che per suo studio particolare et a motivo di dar compimento all'istoria della Romagna da lui già incominciata, ha consumato degl'anni in rivedere tutti i libri dell'Archivio, e da quelli ne ha ricavato le cose più degne e gl'ordini de principi e magistrati più rimarcabili" (20), fino a Donatini, per il suo libro su Terra del Sole.

I nuclei descritti sono stati oggetto di 3 interventi di riordino. Il primo è quello svolto da Anna Maria Dal Lauro che ha descritto l'archivio storico preunitario di Castrocaro - Terra del Sole (1473-1859) che, nel 1989, è sfociato nella pubblicazione dell'inventario dal titolo Un archivio toscano in Romagna, dalla quale è tratta l'introduzione precedente. Quell'inventario è strutturato in 3 sezioni principali: archivio della Comunità di Castrocaro e Terra del Sole, archivio della Provincia di Romagna, archivio amministrazione della giustizio civile e criminale.
Un successivo intervento di riordino ed inventariazione, conclusosi nel 2002, è stato realizzato da Brunella Garavini che si occupò principalmente della documentazione comunale postunitaria fino al 1950 (inclusi una parte degli archivi aggregati), ma anche del trasferimento dell'inventario cartaceo del 1989 in una banca dati su supporto digitale, cercando di adeguarlo agli standards descrittivi ISAD(G) e ISAAR (CPF).
L'ultimo ed attuale intervento archivistico ha riguardato la documentazione dell'archivio storico comunale successiva agli anni ‘50, la parte degli archivi aggregati non ancora trattata ed il lavoro di verifica e controllo dei dati relativi ai 2 precedenti inventari importati dalla vecchia banca dati (concepita con il software Sesamo 3.2) all'odierna piattaforma Ibc-xDams.
Dagli anni ‘80 del secolo scorso i 3 interventi hanno coinciso con almeno altrettanti trasferimenti di documentazione dai locali della sede municipale all'archivio storico.

1) E. Donatini, La città ideale. Fortezza della Romagna Fiorentina, Imola, 1979, p. 22.
2) Prunai, Gli archivi storici dei comuni della Toscana, Roma, 1963, p. 7.
3) A. Antoniella, Atti della antiche magistrature giudiziarie conservati presso gli archivi comunali toscani, in "Rassegna degli archivi di Stato",XXXIV (1974, mag.- dic.), p. 403. Sulla legislazione archivistica toscana e le disposizioni impartite ai cancellieri comunitativi dall'inizio del sec. XVI, Prunai, op. cit., p.7 e segg. rileva che, nel periodo del Granducato mediceo, non esisteva una precisa distinzione - all'interno degli archivi comunitativi fra gli atti dei giusdicenti locali ("officiali, rettori, podestà, vicari") e i documenti delle Comunità stesse, e infatti le norme emanate in materia di archivi periferici, che ce ne fanno conoscere la composizione, si riferiscono contemporaneamente all'uno e all'altro tipo di documentazione.
4) Donatini, op. cit., pp. 291-92.
5) ASFi, I e R. Consulta, n. 464, Filza 11° Archivi dei Tribunali Foranei al 1746 T.U., ins.l Terra del Sole, parte II: risposta all'Istruzione della cancelleria della Terra del Sole (d'ora in poi ASFi, 1746, parte Il cit.) c. 40r e v.
6) Ibidem,cc.41 r e v,38 r e v.
7) ASFi, le R. Consulta, n. 464, Filza 110 Archivi dei Tribunali Foranei al 1746 TU., ins.l Terra del Sole, parte I: risposta all'istruzione del Tribunale della Terra del Sole (d'ora in poi ASFi, 1746, parte I) e ASFi, 1746, parte II cit.; le due risposte, curata la prima da Giovacchino Giuseppe Cigna cavaliere del Tribunale e la seconda dal cancelliere Gaetano Mazzini, sono accompagnate da una lettera indirizzata a Pompeo Neri il 25 aprile 1746, firmata dal giudice Pietro Toscani per il signor commissario assente.
(8) E contenuto nel "Giornale ovvero libro di memorie della Cancelleria della Comunità di Castrocaro e della Terra del Sole ed di tutta la Provincia della Romagna Fiorentina..." ,cc. 10 - 20, serie "Memorie e informazioni", n. 2 (d'ora in poi Inv.1636). Per gli aggiornamenti del 1638, Ibidem,, c.172 e per quelli del 1644 c.174 e segg.
(9) Prunai, op. cit., pp. 14-15. La legislazione toscana insiste più volte sulla necessità di inventariare i pezzi conservati negli archivi per rendere più agevole il passaggio delle consegne da un cancelliere all'altro, dall'Istruzione da darsi alli cancellieri del Distretto del 15 maggio 1575 fino al sovrano Motuproprio del 2 agosto 1838.
(10) v. serie "Inventari", n. 2.
(11) v. serie "Inventari", n. 4: "Inventari antecedenti e a tutto l'anno 1831. Archivio della soppressa cancelleria di Terra del Sole", con inventari dal 1781 al 1831.
(12) v. serie "Inventari", n. 5: "Cancelleria di Terra del Sole-Nuovo Inventano dell'Archivio Comunitativo" (d'ora in poi inv. 1838).
(13) All'inv. 1838 è apposta la seguente avvertenza: "Il presente inventario fu compilato per comodo della Cancelleria Comunitativa di Terra del Sole, ora soppressa, ed essendo stato riunito quell'Archivio nella maggior parte a questo di Rocca 5. Casciano, l'ordine delle stanze qui indicato non è più attendibile"; cfr. Donatini, op. cit., p. 292.
(14) lbidem.
(15) Gli estimi antichi iniziavano alla metà del XVI sec.: "Estimi della Balia di Castrocaro", nn. 1-4, 1550-1582; "Castrocaro e Terra del Sole", nn. 5-6, 1642; "Terra del Sole e Castrocaro, Salutare, Castello, Montecchio, Converselle, Zola", nn. 7-12, 1714; "Estratto degli estimi", n.13, 1735; "Liretta", nn. 14-16, 1817-1834. Gli arruoli di volture partivano dal 1782 e arrivavano al 1848, con una cinquantina di pezzi; le giustificazioni andavano dal 1787 al 1838, con 42 pezzi. Infine la serie denominata "Nuovo catasto" comprendeva 12 pezzi della prima metà dell'Ottocento; v. inv. 1838 cit., pp. 261-279.
(16) cfr., ad es., la serie "Referti dei malefizi".
(17) Donatini, op. cit., p. 292.
(18) Antonio Giulianini risulta tra i consiglieri del Comune di Terra del Sole e Castrocaro eletti il 24 luglio 1898: "Giulianini dr. Alessandro, anni 26, domiciliato e residente a Terra del Sole... Benestante, figlio di Possidente". Il fratello Vincenzo era diventato R. Commissario straordinario il 24 gennaio 1898; cfr. Carteggio amministrativo, b. 1898, tit. VII.
19) "Inventario delle così dette Filze o volumi -giacenti nell'Archivio Comunale Vecchio di Rocca S. Casciano e appartenenti al Comune di Terra del Sole e Castrocaro": parte dal 1694- 95 e risulta redatto da A. Sassi per incarico del cav. avv. Roberto Massina R. Commissario del Comune di Terra del Sole e Castrocaro. Datato 13 dicembre 1908, è forse la conseguenza delle circolari del Ministero degli Interni, emanate nel 1906 e relative agli obblighi dei comuni in materia di conservazione e inventariazione dei loro archivi, e delle istruzioni diramate nello stesso anno dal direttore dell'Archivio di Stato di Firenze Alessandro Gherardi a tutti i sindaci della circoscrizione territoriale del suo archivio, Prunai, op. cit., p. 41.
20) ASFi, 1746, parte 11 cit., e. 38 re v; il cancelliere aggiunge che Antonio Maria Sansoni era stato per anni sottoprovveditore della Fortezza e che Pompeo Neri avrebbe potuto attingere da lui informazioni non solo sull'archivio locale ma anche su altri della Romagna, toscana come pontificia. Sulla figura di A.M. Sansoni, Donatini, op. cit., pp. 399-406; Ibidem, p. 422: elenco dei documenti di A.M. Sansoni conservati nell'Archivio Giulianini di Terra del Sole."

strumenti di ricerca
- "Libro degli inventari delle scritture dell'Archivio della Cancelleria della Terra del Sole...e di suppellettili e masseritie del Palazzo de Sig. Commissario di Cancelleria e della casa del Cancelliere...", 1649 giu 1 - 1738, reg. 1, cc. 140, s.37
- "Libro delli inventari delle Scritture della Cancelleria della Terra del Sole, delle suppellettili, masserie etc. del Palazzo Pretorio e Casa del Cancelliere...", 1750-1772, reg. 1, cc. 126, s. 36
- "Libro dell'inventari dei signori vicario, notaio e cancelliere della Terra del Sole 1779 A", 1778-1805, reg. 1, cc. 70, s.8
- "Inventari antecedenti e a tutto l'anno 1831. Archivio della soppressa cancelleria di Terra del Sole", 1781-1831, fasc. 1, s.15 (il fasc. contiene nn. 14 inventari)
- "Cancelleria di Terra dal Sole -Nuovo iNventario dell'Archivio Comunitativo", 1838 ag.23, reg.1, cc. 184, s.43
- "Inventario delle così dette Filze - o volumi - giacenti nell'Archivio Comunale Vecchio di Rocca s. Casciano e appartenenti al Comune di Terra del Sole e Castrocaro", a cura di A. Sassi, 1908 dic. 13
- Un archivio toscano in Romagna, a cura di A.M Dal Lauro, Analisi, 1989
- Brunella Garavini, Inventario dell'Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole (1473-1960), 2002.

bibliografia
-Archivio di Stato di Firenze, I e R. Consulta. Filza 464, ins. 1. Filza 11° Archivi dei Tribunali Foranei al 1746
- A. Antoniella, Atti delle antiche magistrature giudiziarie conservsti presso gli archivi comunali toscani, in "Rassegna degli Archivi di Stato", XXXIV (1974, mag. - dic.)
- E. Donatini, La città ideale. Fortezza della Romagna Fiorentina, Imola, 1979
- E. Fasano Guarini, Alla periferia del Granducato Mediceo: strutture giurisdizionali ed amministrative della Romagna Toscana sotto Cosimo I, in "Studi Romagnoli", XIX (1968).
Guida degli Archivi Storici Comunali dell'Emilia- Romagna.
- D. Marzi, Notizie su altri archivi della Romagna Toscana, in "Archivio storico italiano", vol. XV, 1895
- Idem, Notizie su altri Archivi della Romagna Toscana, ibidem, s. V, t. XV (1895).
- Idem, Documenti per la storia della Romagna Toscana, in "Rivista delle bibilioteche e degli archivi", 1898-99
- G. Orlandelli, Gli archivi della Valle del Bidente, in "Studi Romagnoli", X (1959)
- G. Prunai, Gli archivi storici dei comuni della Toscana, Roma, 1973
- A. Vasina, Cento anni di studi sulla Romagna. 1861-1961. Bibliografia storica, Faenza, 1962-1963
- G. Mengozzi, Cronache di Castrocaro e dintorni, Castelbolognese, 1978, Grafica artigiana.
- G. Mengozzi, Castrocaro, storia e tradizioni, Castelbolognese, 1983, Grafica artigiana.
- Romagna toscana. Storia e civiltà di una terra di confine, a cura di Natale Graziani, Le lettere, Firenze, 2001


codice interno: 987 - 001

informazioni redazionali
Revisione e integrazione dell'inventario dell'Archivio storico comunale di Castrocaro Terme e Terra del Sole (1473-1960), (a cura di Brunella Garavini - CAR , 2002)
a cura di Gianni Borgognoni (Open Group), 2017

realizzate per
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna [L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2010. Intervento diretto]

Importazione da Sesamo
Regesta.exe, 2015

Intervento redazionale a cura di
Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Servizio biblioteche archivi musei e beni culturali, 2017