La serie comprende i manifesti afferenti all'attività delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori pensionati. Oltre ai materiali relativi ai congressi e al tesseramento annuale, sono presenti quelli relativi alle iniziative e alle battaglie portate avanti dagli anni Sessanta in poi: le rivendicazioni interessano il raggiungimento di un trattamento pensionistico minimo adeguato, l’assistenza medica, la reversibilità di pensione per vedove e orfani, la costituzione di un fondo sociale per gli anziani sprovvisti di reddito e per gli invalidi, un nuovo ruolo e nuovi diritti dell'anziano nella società contemporanea.
espandichiudi
criteri di ordinamento La serie è strutturata in 5 sottoserie (Congressi, Tesseramento, Conferenze, assemblee e attività varie, Scioperi, vertenze e accordi, Altri enti) all'interno delle quali le unità sono descritte in sequenza cronologica.
informazioni sul contesto di produzione La Federazione italiana pensionati (FIP) nasce a Firenze l’8 settembre 1946 quale federazione di tutti i pensionati indipendentemente dalla categoria di provenienza. Nel 1947, durante il primo Congresso unitario della Cgil, il Segretario generale Giuseppe Di Vittorio getta le basi per la costituzione di un sindacato in grado di rappresentare i pensionati provenienti da tutte le categorie del lavoro, le cui finalità si sintetizzano nel trattamento minimo adeguato alle esigenze di vita e nell'assegno mensile garantito per gli anziani senza pensione. Un anno dopo, dal 25 al 29 gennaio 1948, si svolge il primo Congresso della FIP, il primo sindacato unitario dei pensionati italiani. Dagli anni Sessanta il tema del pensionamento diventa un tema centrale non solo del sindacato pensionati ma di tutta la Cgil. Nel 1977, al decimo congresso della categoria svoltosi a Montecatini Terme, la FIP cambia definitivamente la sua denominazione e diventa Sindacato Pensionati Italiani (SPI). Al congresso di Pesaro del 1991 avviene la svolta organizzativa più importante dello Spi: la “lega” diventa la struttura territoriale di base, centro vitale della politica del sindacato, basata su uno strettissimo rapporto col territorio.