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  Edili e affini 1953 - 1991
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serie
unità documentarie 264
sei in: Archivio della Camera confederale del lavoro di Modena - Raccolta dei manifesti 1945 - 2017

La serie comprende i manifesti afferenti all’attività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore dell'edilizia pubblica e privata. I contenuti dei materiali rinviano alle specifiche problematiche che hanno interessato questa particolare categoria dai primi anni Cinquanta in poi, ossia dalla ricostruzione post bellica del paese fino agli anni Novanta (potenziamento dell'edilizia popolare, "piano casa", equo canone, finanziamenti per le opere pubbliche, modernizzazione degli impianti, miglioramento del contratto di lavoro, tutele per gli apprendisti e migliori condizioni sui luoghi di lavoro, lavoro nero, etc.); i riferimenti alla dimensione locale sono rilevanti come si evince dagli argomenti di congressi, assemblee e conferenze, e dalle battaglie per il "Villaggio Canaletto", "Autostrada del Sole, Palazzo di giustizia, Nuovo policlinico".
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Si rileva la presenza di numerosi esemplari del giornale murale della CGIL «Battaglie sindacali» stampato a Modena da Arti Grafiche Modenesi.

criteri di ordinamento
La serie è strutturata in 5 sottoserie (Congressi , Tesseramento, Conferenze, assemblee e attività varie, Scioperi, vertenze, accordi, Altri enti) all'interno delle quali le unità sono descritte in sequenza cronologica.

informazioni sul contesto di produzione
La FILLEA (Federazione italiana lavoratori legno edili e affini) nasce a livello nazionale nel 1956 dall’unificazione della FILEA (Federazione italiana lavoratori edili e affini) e della FILLBAV (Federazione italiana lavoratori legno artistiche varie) comprendendo i lavoratori di differenti settori quali edilizia e affini, legno e lavorazioni boschive, materiali da costruzione, lapidei ed estrattivi.
Negli anni Cinquanta l'organizzazione si batte per ottenere un piano per l’edilizia popolare e per la costruzione di opere pubbliche (il Policlinico di Modena, villaggi Ina-Casa, acquedotti, strade, bonifiche); lotta per la sospensione dei licenziamenti, il rinnovo del contratto nazionale, l’integrativo provinciale; protesta contro la speculazione dei terreni edificabili e per una revisione delle qualifiche.
Nei primi anni Sessanta a fronte della necessità di compensare la discontinuità del lavoro dovuta a motivi metereologici o cause tecniche, si costituisce la prima Cassa Edile per gli edili della Provincia di Modena (16 maggio 1963) su iniziativa dei sindacati di categoria dell’edilizia aderenti alla CGIL, CISL e UIL e al Collegio costruttori di Modena aderenti all’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili). L'anno successivo, il 23 dicembre 1964, nasce la Cassa Edili e Affini della Provincia di Modena grazie all'iniziativa congiunta dei sindacati di categoria dell'edilizia aderenti a CGIL, CISL e UIL della provincia di Modena; dell'Unione Provinciale Cooperative e dell'Associazione Provinciale delle Cooperative di Produzione e Lavoro aderente alla Lega Provinciale delle Cooperative; della Libera Associazione Provinciale Artigiani Modenesi (LAPAM); e infine della Federazione Provinciale degli Artigiani di Modena.  
Tra le conquiste ottenute negli anni Sessanta dalle lotte unitarie meritano di essere ricordate la legge n. 167 del 1962 per l’acquisizione di aree fabbricabili da destinare all’edilizia popolare e la legge n. 60 Ges.Ca.L. del 1963 che prevedeva un fondo per la costruzione e l’assegnazione di case ai lavoratori.
Nel 1966 le trattative sindacali riescono a conquistare la riduzione dell’orario di lavoro e l’introduzione dell’anzianità di mestiere, mentre negli anni Settanta la crisi del settore porta le proteste a rivendicare misure per l’occupazione.
Nel 1974 insieme alle federazioni provinciali della FILCA (CISL) e della FeNEAL (UIL) si costituisce la Federazione unitaria dei lavoratori delle costruzioni (FLC).


codice interno: 1233 - 001.005