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  Lavoratori della terra 1950 - 1989; 2002
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serie
unità documentarie 1333
sei in: Archivio della Camera confederale del lavoro di Modena - Raccolta dei manifesti 1945 - 2017

La serie comprende i manifesti afferenti all’attività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore agricolo. I manifesti introducono alle problematiche che hanno interessato il mondo dell'agricoltura dall'immediato secondo dopoguerra fino alla fine degli anni Ottanta, toccando le tappe delle lotte condotte per la riforma agraria e la distribuzione delle terre ai braccianti agricoli, per l’assistenza sanitaria e previdenziale e la tutela delle lavoratrici madri, e poi l'avvio della modernizzazione del settore con la programmazione della produzione e la ristrutturazione dei Consorzi, la promozione dell'associazionismo e della cooperazione, e ancora l'ingresso dell'innovazione scientifica e tecnologica in agricoltura, le questioni del rapporto sviluppo - occupazione - professionalità, e altro ancora.
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Si rileva la presenza di numerosi giornali murali pubblicati dalle seguenti testate: «Battaglie sindacali» (1), «Cooperazione e mutualità» (2), «Terra nostra» (3), «L’Eco del popolo» (4), «Lotte per la terra» (5), «L’Indicatore modenese» (6).

Note:
1) «Battaglie sindacali» giornale murale della CGIL, diretto da Tiziano Caselgrandi, stampato a Modena da Arti Grafiche Modenesi.
2) «Cooperazione e mutualità» giornale murale della Federazione provinciale Cooperative e Mutue, diretto da Pierino Castellani, stampato a Modena dalla Cooperativa Tipografi.
3) «Terra nostra» giornale murale della Federbraccianti, diretto da Anita Benatti, stampato a Modena da Arti Grafiche Modenesi.
4) «L’Eco del popolo» giornale murale della Federazione modenese del Partito Socialista Italiano, diretto da Giuseppe Brighenti, stampato a Modena da Arti Grafiche Modenesi.
5) «Lotte per la terra» giornale murale dell’Associazione Coltivatori Diretti, diretto da Bruna Negrini, stampato a Modena da Arti Grafiche Modenesi.
6) «L’Indicatore modenese» giornale murale del Partito Comunista Italiano, diretto da Giuseppe Gherpelli, stampato a Modena dalla Cooperativa Tipografi Modenese.

criteri di ordinamento
La serie è strutturata in 6 sottoserie (Congressi , Tesseramento, Conferenze, assemblee e attività varie, Scioperi, vertenze, accordi, Previdenza, assistenza e collocamento, Altri enti) all'interno delle quali le unità sono descritte in sequenza cronologica.

informazioni sul contesto di produzione
Nel 1901 nasce la Federazione nazionale lavoratori della terra (Federterra). Nelle zone ad alta concentrazione di braccianti, come l’Emilia, esistevano da tempo le leghe comunali e frazionali che aderivano alle Camere del lavoro locali. Dopo il fascismo, si costituisce a Bologna nel 1946 la Confederterra (Confederazione nazionale dei lavoratori della terra) che riuniva i lavoratori di varie categorie: braccianti, piccoli proprietari, mezzadri, impiegati e tecnici agricoli.
A Confederterra si affiliarono l’Associazione nazionale coltivatori diretti, la cui prima rilevazione risale al 1946, la Federmezzadri (Federazione nazionale dei coloni e mezzadri), costituitasi nel 1947, e la Federbraccianti (Federazione nazionale braccianti salariati agricoli e categorie similari dell’agricoltura), nata nel 1948.
L’Associazione nazionale coltivatori diretti era l’organizzazione a cui facevano capo piccoli proprietari, gli enfiteuti, affittuari e pastori. La Federmezzadri comprendeva braccianti, mezzadri, affittuari, coltivatori diretti, tecnici e impiegati agricoli. I mezzadri e i coloni erano impiegati nella coltivazione di poderi e partecipavano alla divisione degli utili, anche se i coloni erano penalizzati da riparti inferiori. Della Federbraccianti facevano parte invece gli avventizi, le lavoratrici della monda del riso, i salariati fissi e gli addetti all’allevamento di bovini.
La Federmezzadri e la Federbraccianti erano delle organizzazioni molto radicate nel territorio e partecipavano attivamente alla direzione della struttura confederale.
Le lotte intraprese dai sindacati negli anni Cinquanta mirano a ottenere un nuovo patto colonico per la ripartizione dei prodotti, la riforma agraria per la distribuzione della terra ai braccianti con il fine di contrastare la politica del latifondo e il rispetto dell’imponibile di manodopera.
Nel 1955 si costituisce l’Alleanza nazionale dei contadini e il 1961 segna lo scioglimento della Confederterra. A cominciare dal 1970 la Federbraccianti con le sue lotte ottiene il riconoscimento della "giusta causa" nei licenziamenti e la parificazione dei trattamenti assistenziali e previdenziali con quelli del settore industriale. Dal 1975 viene riconosciuta l’indennità di contingenza. Nel 1988 la Federbraccianti e la Federazione italiana lavoratori industrie alimentari zucchero e tabacco (FILZIAT), nata nel 1960, si fondono per dare vita alla Federazione lavoratori dell'agroindustria (FLAI).


codice interno: 1233 - 001.002