Si tratta di frammenti di pergamene di riuso, originariamente singole carte appartenenti a codici manoscritti di ambito per lo più ecclesiastico risalenti dal X secolo in poi, in seguito riutilizzate appunto come coperte di registri: soprattutto di registri contabili dell'amministrazione comunale dozzese da cui poi sono state distaccate all'epoca dell'intervento di riordino operato negli anni 1912-1913 dal segretario comunale Armando Marabini, che ricondizionò quasi tutti quei registri con un'uniforme copertina in brossura marroncina cui appose un'intitolazione attribuita omogenea (Libro dei malpaghi, Libro del massaro, Libro delle bocche, Libro del taglione, Libro degli abbondanzieri, Libro del milione, Libro del comparto, Libro degli estimi e così via). Si segnala la presenza di alcune pergamene contenenti testi in ebraico.