La serie si compone degli originali superstiti delle deliberazioni del Consiglio comunale della Municipalità di Dozza attivo all’epoca del Regno d’Italia napoleonico. Con la successione alla Repubblica Italiana del Regno d’Italia si ebbe infatti una revisione dell’ordinamento delle amministrazioni comunali con il “Decreto sull’amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del Regno" dell’8 giugno 1805, che accentuò il carattere accentrato del governo e dell’amministrazione. Esso prevedeva che in ogni municipalità vi fosse un consiglio comunale, e definiva la divisione dei comuni stessi in tre classi (di prima classe se con più di diecimila abitanti, di seconda classe fra tremila e diecimila abitanti, di terza classe con meno di tremila abitanti); la nomina dei consigli era però prerogativa reale per i comuni delle prime due classi e prefettizia per quelli di terza classe, come Dozza.
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Per municipalità come quella dozzese era prevista la presidenza di un sindaco (di nomina prefettizia e dalla carica della durata di un anno) coadiuvato da due anziani (eletti dal consiglio fra i “più ricchi o notabili del comune”), mentre la composizione del consiglio comunale era fissata a non più di quindici membri che fossero preminentemente “possidenti”; soltanto non più di tre consiglieri potevano non essere titolari di requisiti di censo, avendo però almeno trentacinque anni di età, possedendo “uno stabilimento di agricoltura, industria o commercio” nel territorio comunale e pagando la tassa personale; le riunioni dovevano tenersi alla presenza del cancelliere distrettuale, che ne registrava e trasmetteva le deliberazioni al prefetto o al viceprefetto; erano previste, ordinariamente, soltanto due sedute annue, verso l’inizio e la metà dell’anno, la prima per approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio precedente e la seconda per stabilire il preventivo dell’esercizio seguente.
bibliografia Comune del Regno d'Italia, 1805 - 1815 http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/100007/?view=generali&tab=riferimenti (consultato il 27/04/2020)