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Archivio Antonio Baldini 09 maggio 1592 - 2008
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collezione, raccolta
buste 60, volume 1, registri 3, fascicoli 1585, album 5, cartelle 2

Il fondo Antonio Baldini documenta principalmente l’attività e gli interessi del suo produttore attraverso i suoi materiali librari e documentari. Sostanzialmente vi si riconoscono due grandi aree distinte: le diverse serie di “carteggio” variamente organizzato e diviso - denominate dei “Manoscritti” nella già “Prima donazione” e dell’“Epistolario” nella già “Seconda donazione” -, che danno conto della vastissima rete di rapporti intellettuali, personali e amicali intessuti da Baldini nel corso della sua attività; e i vari nuclei di bozze, manoscritti, dattiloscritti, appunti, ritagli di stampa in cui si ripercorrono gli interessi e la copiosa produzione di Baldini come narratore, giornalista e critico letterario. La particolare consistenza dei ritagli di stampa documenta efficacemente anche l’attività di Baldini come pubblicista e come critico e studioso di letteratura.
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Tuttavia il complesso documentario ha avuto una genesi e uno sviluppo ben più complesso: se pure la maggior parte della documentazione dell'archivio data dalla fine del XIX secolo alla seconda metà del XX secolo, sovrapponendosi alla vita e all'attività di Baldini, in esso è confluita anche documentazione di molto più risalente - con i lacerti del vero e proprio archivio familiare dei Baldini di Santarcangelo dal XVI secolo, giunto ad Antonio Baldini per la più consueta via ereditaria - ma pure successiva alla vita del suo produttore, in quanto i suoi eredi, con particolare riguardo alla figlia Barberina, hanno di fatto continuato a produrre una vera e propria raccolta di altri documenti - parte in originale, parte in copia - relativa alla vita e all'attività di Antonio, intervenendo quindi sull'ordinamento del materiale in funzione dell'attività degli studiosi che, fin dagli anni Settanta del secolo scorso, hanno avviato le loro ricerche sulla figura e l'opera baldiniana.

storia archivistica
Le carte prodotte e raccolte da Antonio Baldini nel corso della sua attività intellettuale sono state naturalmente conservate e ordinate dallo stesso produttore presso le sue diverse residenze a Roma fino alla sua morte, sopraggiunta il 6 novembre 1962. Dopo di ciò la proprietà e la disponibilità di questo patrimonio è passata agli eredi, e in particolare alla figlia Barberina Baldini, che venne alla determinazione di trasferire il patrimonio librario e documentario del padre alla Biblioteca Comunale di Santarcangelo di Romagna, città avita della famiglia Baldini.
Queste determinazione è stata portata a termine tramite due distinte donazioni fra loro distanti nel tempo (la prima nel 1972, la seconda nel 2006); questo ha fatto sì che il complesso archivistico, soprattutto nella sua seconda sezione, abbia ricevuti parziali riorganizzazioni interne compiute dagli stessi eredi al fine di agevolare il lavoro dei ricercatori, e che le due distinte tranches in cui l’archivio è rimasto a lungo diviso siano venute a contenere, per questi motivi, serie di documentazioni del tutto affini ma separate in maniera non più reversibile.
La prima consegna viene appunto formalizzata nel 1972: l’inventario redatto allora a cura di Agostino Vignali identificava 9.814 unità, costituite in gran parte da libri, ma comprende anche pacchi di materiali documentari di natura eterogenea come appunti scritti, dattiloscritti, bozze, ritagli di stampa, fotocopie e fotografie. Tutta questa documentazione, a cui sono stati aggiunti anche altri materiali ritrovati all’interno dei libri, ha costituito la parte del fondo indicata fino a oggi come “Prima donazione”.
Nel 1974 il fondo subisce un primo trasloco, dalla sede della Biblioteca presso il Palazzo comunale santarcangiolese a una sede propria: qui, tra 1977 e 1978, viene realizzata la catalogazione del fondo librario, mentre l’esame dei pacchi e delle buste di documenti inizia nel 1979, anche con fondi della Regione Emilia-Romagna, per un lavoro di schedatura concluso nel 1981.
A questa prima donazione sono stati aggiunti il 31 ottobre 1983 i manoscritti e le bozze di Alfredo Panzini verosimilmente pervenuti a Baldini per il suo ruolo direttivo e redazionale presso “La Nuova Antologia”, consegnate alla Biblioteca comunale santarcangiolese da Augusto Campana come esecutore di una distinta donazione disposta da Barberina Baldini e dalla figlia Laura Ceradini. A quest’epoca risale il primo sintetico profilo sul fondo archivistico di Baldini, per opera di: Silvano Beretta, La sistemazione del fondo Antonio Baldini nella biblioteca comunale di Santarcangelo di Romagna, “Studi Romagnoli”, XXXIV (1983), pp. 393-402.
Le serie componenti il complesso di questa “Prima donazione” erano quindi quella ancor oggi riconoscibili come:
- Manoscritti di Antonio Baldini e miscellanea su autori vari (28 dicembre 1890 - 4 ottobre 1953 e s. d.),
- Manoscritti di Antonio Baldini su Ariosto (1911 - 1979 e s. d.),
- Manoscritti (10 novembre 1832 - 21 settembre 1962, con antecedenti dal sec. XIII in copia moderna),
- Manoscritti di autori vari (30 novembre 1831 - 9 dicembre 1943),
- Manoscritti Panzini (febbraio 1924 - 13 gennaio 1937),
- Manoscritti di Cesare Pascarella (14 febbraio 1937 - 6 marzo 1941 e s. d.),
- Manoscritti e stampe di e su Niccolò Barabino (24 aprile 1875 - 5 novembre 1945),
- Manoscritti riguardanti Paul-Louis Courier de Méré (22 gennaio 1944 - 25 giugno 1944 e s. d.),
- Stampe varie (1920 - 1950 ca. e s. d.), 
- Miscellanea iconografica di fotografie, stampe e disegni (Ante 1938 - 1979), 
- Ritagli di quotidiani estratti da periodici e stampe varie (Fine sec. XIX - metà sec. XX),
- Ritagli di quotidiani su D’Annunzio, Carducci, Pascoli, Panzini, Ariosto, Leopardi, Manzoni, Baldini (1886 - 1962).
Particolare risalto va dato al modus operandi dei produttori-conservatori, per cui le serie definite di “manoscritti” sono in realtà per buona parte serie di vero e proprio “carteggio”, generale o specifico, però costantemente frammisto a materiali manoscritti e dattiloscritti di ricerca e di studio riguardanti gli stessi corrispondenti (o personaggi storici del passato fatti appunto oggetto di ricerca, il che spiega la presenza nel “carteggio” de facto di fascicoli intestati a personaggi come Dante Alighieri). 
La seconda donazione risale invece al 2006, con i materiali nuovamente donati da Barberina Baldini e da Laura Ceradini e consegnati direttamente alla nuova sede della Biblioteca comunale santarcangiolese.
Le serie componenti il complesso di questa “Seconda donazione” risultano invece essere quelle ancor oggi riconoscibili come:
- Miscellanea (1826 - 2008),
- Epistolario (20 novembre 1823 - 19 febbraio 1957), 
- Carteggi per autori (21 settembre 1910 - 5 ottobre 1962 con antecedenti dal 23 agosto 1899 e susseguenti fino al 24 settembre 1991),
- Carteggio Antonio Baldini - Elvira Cecchi (1° novembre 1912 - 21 agosto 1939 e s. d.),
- Carteggio della famiglia Baldini (15 agosto 1890 - 7 novembre 1994),
- Manoscritti, dattiloscritti e bozze per la “Nuova Antologia” (16 dicembre 1932 - [1942] e s. d.),
- Conversazioni ariostesche (9 ottobre 1950 - 16 gennaio 1951),
- Melafumo (6 luglio 1949 - 28 dicembre 1951),
- Siparietti radiofonici (5 gennaio 1952 - 9 maggio 1953),
- Ritagli di stampa (1911 - 14 maggio 1955), 
- Cartella Aurelio Bertola (S. d. [ma 1950 ca.]),
- Documenti della famiglia Baldini (9 maggio 1592 - 1° febbraio 1915 e s. d.)
- “Lettere di incerta attribuzione da ordinare” (01 ottobre 1923 - 19 aprile 1957).
Questa “Seconda donazione” ha quindi ricevuto una serie di interventi di ricognizione e di schedatura preliminare, grazie all’opera in particolare di Lisetta Bernardi.
Quindi durante l’anno 2022 l’archivio di Antonio Baldini è stato interessato da un intervento di riordino e di inventariazione analitica di tutta la documentazione (in cui, preservata l’identità delle serie, quelle provenienti dalle due distinte donazioni sono state ricondotte a unità in una sola plausibile struttura archivistica), con la sua descrizione nel rispetto degli standards internazionali di descrizione archivistica ISAD (G) e ISAAR (CPF).


codice interno: 1387 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di 
Enrico Angiolini e Cristina Poni (Open Group), 2023

realizzato per
Regione Emilia-Romagna
[L.R. 18/2000. Piano bibliotecario 2016. Intervento diretto]

intervento redazionale a cura di
Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio culturale. Area Biblioteche e archivi, 2023