La serie raccoglie la corrispondenza ricevuta, protocollata non sempre sistematicamente con un numero progressivo in ordine cronologico (dal che deriva probabilmente l’ambigua intitolazione di fascicoli di carteggio con “Protocollo”), ovvero occasionalmente organizzata per fascicoli per pratiche d’affari tematiche, ma non sottoposta ad alcuna pratica di classificazione (che risulterà in effetti adottata a partire soltanto dal 1940).
espandichiudi
Si tratta per lo più di circolari, comunicazioni e “fogli disposizioni” emanati dai livelli gerarchicamente superiori del Partito Nazionale Fascista, ma anche di corrispondenza prodotta a livello locale, soprattutto per la gestione delle situazioni personali di iscritti al partito, di alcune prestazioni assistenziali e benefiche (come la “Befana fascista”), dell’attività del locale Comitato dell’Ente opere assistenziali (EOA), nel quadro di quelle azioni che nel corso del tempo vennero surrettiziamente affidate ai Fasci locali in sovrapposizione alle competenze degli Enti comunali di assistenza e dei Patronati scolatici.