La serie si compone delle pratiche relative alle forme di sostegno e di intervento assistenziale a favore dei mutilati e degli invalidi civili che era stata affidata agli Enti comunali di assistenza ai sensi della Legge n. 625 del 6 agosto 1966 (“Provvidenze a favore dei mutilati ed invalidi civili”). Era così prevista una serie di provvidenze, dall’assistenza sanitaria all’orientamento e alla qualificazione professionale, e in particolare veniva istituito un assegno mensile di assistenza per i cittadini mutilati e invalidi civili maggiori di 18 anni di età per cui fosse accertata “una totale e permanente inabilità lavorativa non di natura psichica”; la compilazione dei ruoli per queste provvidenze e la loro liquidazione veniva affidata alla competenza di ciascun ECA.
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Tali provvidenze furono estese con la Legge n. 381 del 26 maggio 1970 (“Aumento del contributo ordinario dello Stato a favore dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti e delle misure dell’assegno di assistenza ai sordomuti”) e con la Legge n. 382 del 27 maggio 1970 (“Disposizioni in materia di assistenza ai ciechi civili”), poi riviste con la Legge 18 dicembre 1973, n. 854 (“Modalità di erogazione degli assegni, delle pensioni ed indennità di accompagnamento a favore dei sordomuti, dei ciechi civili e dei mutilati ed invalidi civili”).