La serie si compone delle pratiche relative alle forme di sostegno e di intervento assistenziale straordinario (di primo intervento, sociale e sanitario, dai sussidi giornalieri ai corsi di formazione professionale e alle assunzioni obbligatorie) specificamente rivolte a deportati, reduci e prigionieri di guerra, combattenti partigiani (ai sensi del Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 518 del 21 agosto 1945) e vittime civili di guerra, nonché ai loro congiunti, eventuali vedove e orfani.
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A livello comunale tale attività era affidata presso ogni ECA al coordinamento di un “Comitato comunale di assistenza postbellica”, presieduto dal presidente dell’ECA e a cui erano chiamati a fare parte pure rappresentanti dell’ANPI e delle associazioni rappresentative di reduci, combattenti e mutilati di guerra. Questo dipendeva a propria volta dagli Uffici regionale e provinciale dell’assistenza postbellica, inquadrati - come da Decreto Interministeriale del 19 settembre 1945 - alle dipendenze dell’omonimo Ministero, istituito con Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 380 del 21 giugno 1945.