La sezione contiene partiture e parti delle opere composte da Andrea Centazzo. Il materiale conservato in questa sezione testimonia il processo compositivo di Centazzo: soprattutto nei manoscritti autografi, è possibile seguire il processo di revisione, correzione, eliminazione di sezioni tramite annotazioni e cartigli apposti su parte del testo musicale. Le parti per i musicisti sono spesso ricche di annotazioni funzionali all'esecuzione, a volte impartite dal compositore. In alcuni casi, sulle partiture di grande formato si trovano appunti per la realizzazione tecnica dello spettacolo (cambi di luce, soggetti da illuminare, etc.).
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Poche le partiture pubblicate, essendo preponderante il numero di quelle inedite o comunque riviste per nuove esecuzioni. Non sempre le partiture appaiono complete e talora anche i titoli sono assenti. Si trovano abbozzi che riportano la sola linea melodica e la linea del basso, gli organici musicali restano spesso indefiniti, alcuni brani appaiono incompiuti. Questo appare coerente col carattere improvvisativo di molti brani, destinati a raggiungere piena realizzazione solo sul palco o nello studio di registrazione; inoltre la loro incompiutezza appare funzionale al loro utilizzo in scena ovvero in video. Di norma i brani vengono ripresi e modificati per essere adattati ad un particolare set concertistico, con modifiche di organico più o meno rilevanti. Gli stessi brani, poi, possono essere ripresi, integralmente o in parte, modificati nella struttura e nell’organico e inseriti all’interno di altre composizioni. In alcuni casi alle partiture e alle parti ci accompagnano scalette dei concerti, calendari delle prove, nomi dei musicisti.
Le diverse tipologie di notazione e stampa di partiture e parti ripercorrono il processo di avanzamento tecnologico di quegli anni: dal manoscritto, alle prime redazioni su PC con stampe su fogli a modulo continuo, fino ai più avanzati e professionali programmi di notazione e stampa musicale. Le partiture manoscritte in bella copia sono in genere redatte da Roberto Manuzzi, musicista e collaboratore di Centazzo tra il 1980 e il 1992 circa; successivamente Centazzo ha iniziato ad utilizzare applicazioni MIDI per la trascrizione musicale, occupandosi così in prima persona della stesura musicale; per le partiture di grande formato, la stampa così ottenuta veniva successivamente corredata da indicazioni manoscritte di agogica e dinamica in penna rossa; la partitura veniva poi passata a un collaboratore per la redazione professionale.
criteri di ordinamento Il materiale si presenta in diversi formati: manoscritti autografi e non, copie manoscritte, stampe da file elettronici, stampe su fogli a modulo continuo. Sono presenti molte fotocopie. In alcuni casi il materiale è rilegato con spirali in plastica, in altri con punti metallici, nastro adesivo, colla. In molti casi il materiale si trova raccolto in cartelle o raccoglitori con titoli manoscritti. Sono presenti partiture in grande formato (full score) per la direzione d’orchestra. La sezione è divisa in due parti: la prima raggruppa le raccolte (edizioni di più opere, manoscritti miscellanei, concert sets etc.), e non è ordinata secondo un criterio specifico; la seconda parte, propriamente monografica, è ordinata alfabeticamente per titolo dell'opera. L’ordine è stato stabilito dal curatore del Fondo.
strumenti di ricerca 3/3: [Musiche di Andrea Centazzo in notazione musicale] https://sol.unibo.it/SebinaOpac/resource/33-musiche-di-andrea-centazzo-in-notazione-musicale/UBO8024539?tabDoc=tabcontiene codice interno: 1488 - 01.013