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Archivio storico della Camera territoriale del lavoro di Forlì 1929 - 1997
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fondo
buste 547

E' qui descritto il fondo della Camera del lavoro territoriale di Forlì con documentazione che va principalmente dal 1945 sino al 1997. Si trovano anche pochi documenti precedenti al 1945.
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Il fondo della Camera del Lavoro di Forlì ha una struttura che rispecchia la struttura gerarchica dell'ente, con l'ufficio della Camera del lavoro, con la sua documentazione amministrativa e l'attività sindacale, e quelli delle varie federazioni. Il fondo è articolato così in una serie in cui sono raccolte le carte dell'ufficio della Camera del lavoro e in altre serie relative agli uffici delle federazioni.
Le sigle e le denominazioni delle diverse organizzazioni categoriali produttrici dei fondi corrispondono in genere alle ultime sigle e denominazioni assunte da tali federazioni prima della riforma organizzativa. La documentazione delle sigle accorpate o sciolte in genere si trova nella serie della federazione di riferimento più recente.

criteri di ordinamento
La prima fase di lavoro è stata la ricognizione del materiale che era diviso in due parti, una condizionata in buste e l'altra in carte sciolte. Si è ricostituita l'unità dell'archivio, integrando le serie condizionate con materiale appartenente che era rimasto nella parte "sciolta".
Il ripristino dell'ordine originario ha comportato alcuni importanti interventi di conservazione. Su tutto il materiale sono stati effettuati interventi di spolveratura, eliminazione e sostituzione di carpette e cartelline di plastica, raccoglitori ad anelli, elastici, fermagli arrugginiti. Sono state utilizzate nuove camice di carta per la raccolta dei fascicoli e per lo più sono state riutilizzate le buste originarie. Laddove non si poteva riutilizzarle perchè molto rovinate sono state sostituite con buste nuove.
La serie più corposa riguarda la Camera del lavoro, mentre le altre sono concernenti le attività di venti federazioni sindacali della Cgil forlivese. Oltre alla ricognizione si è parlato con alcuni responsabili sindacali per sciogliere dubbi sulla ricostruzione dell'archivio. Si è così delineato a grandi linee il carattere dell'originaria sedimentazione e le modalità dell'ordinaria gestione documentale dei fondi dell'Archivio. Così come testimoniato in precedenti interventi archivistici in altre camere del lavoro è emerso che le organizzazioni sindacali non effettuavano una sistematica protocollazione, registrazione e archiviazione dei documenti, non facevano uso di titolari o altri sistemi di classificazione. La documentazione veniva raccolta per aree tematiche che si ritrovano quasi sempre sia nella serie della Camera del lavoro, sia in quelle delle federazioni.
In generale in quasi tutte le federazioni il materiale documentario amministrativo era separato da quello dell'attività sindacale. La parte amministrativa riguarda soprattutto il tesseramento e le adesioni da parte dei lavoratori. In alcune federazioni non è stata conservata la parte amministrativa ma non manca mai quella relativa alle attività sindacali. La parte delle attività sindacali è praticamente uguale per quasi tutte le federazioni, il che fa pensare rispondesse ad una logica impostata dalla stessa camera del lavoro. Le sottoserie più importanti sono gli Atti contrattuali, le Vertenze, le Tariffe retributive, i Fallimenti, le Assemblee e i Congressi, le Circolari. Completano il quadro la Documentazione di interesse sindacale, formata da fascicoli in cui si raccoglievano documenti di vario genere utili alle vertenze sindacali, come leggi, normative, piani edilizi, sanitari, ecc.; e le Pubblicazioni di categoria, conservate in maniera sistematica da parte di tutte le federazioni.
Si è operato in maniera diversa nella ricostruzione delle sottoserie solo nel caso della serie della Camera del lavoro in cui, vista la differente natura degli uffici, esisteva un complesso documentario molto corposo denominato Atti della segreteria, che non s'è rinvenuto nelle varie federazioni. Infine in alcune serie, come la Federbraccianti, vista la scarsità di documentazione non s'è rilevata alcuna articolazione in sottoserie.

storia archivistica
L'Archivio della Camera del lavoro di Forlì, è stato depositato nel 2003 presso l'Istituto della Resistenza e dell'Età contemporanea di Forlì. Si trattava di due nuclei di documentazione, il primo in gran parte condizionato in buste riguardante le attività delle principali federazioni sindacali forlivesi, il secondo per lo più in carte sciolte relativo alla segreteria della Camera del lavoro. L'archivio era organizzato secondo la struttura gerarchica dell'ente, al centro l'ufficio della Camera del lavoro con la sua documentazione amministrativa e l'attività sindacale, e legati a questi quelli delle varie federazioni.
Le sigle e le denominazioni delle diverse organizzazioni categoriali produttrici dei fondi corrispondono in genere alle ultime sigle e denominazioni assunte da tali federazioni prima della riforma organizzativa. La documentazione delle sigle accorpate andava quindi a fare parte della nuova federazione. Ciò vale ad esempio per la serie riguardante la Federazione Lavoratori Funzione Pubblica nella quale sono confluiti i documenti delle varie sigle che sono entrate a farvi parte. In altri casi come per la Federmezzadri o la Federbraccianti la documentazione è stata conservata divisa da quella della nuova organizzazione categoriale che l'ha assorbita. Ciò spiega come alcune serie non terminano a metà anni novanta come accade invece nella maggior parte di queste.
In linea generale comunque nell'Archivio storico CdLT il materiale compreso tra il 1945 e la fine degli anni Cinquanta è decisamente scarso e molto lacunoso. Ciò dipende probabilmente da dispersioni, ma non è da escludere che anche nella Camera del lavoro forlivese sia accaduto quello che è avvenuto in altre camere del lavoro nelle quali negli anni della ricostruzione non sempre l'attività sindacale veniva documentata.
La consistenza delle carte varia sensibilmente da fondo a fondo e ciò è sicuramente dovuto a dispersione della documentazione, non sempre infatti la consistenza delle carte corrisponde al peso della federazione in termini di iscritti. Ciò è vero soprattutto per la Federazione Italiana Operai Metalmeccanici, le cui carte racchiuse in solo 14 buste appaiono decisamente limitate rispetto all'importanza della federazione.

bibliografia

Le camere del lavoro in Emilia - Romagna. Ieri e domani, a cura di De Maria Carlo, Bologna, Editrice Socialmente, 2013
https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/resource/le-camere-del-lavoro-in-emiliaromagna-ieri-e-domani/RAV1952313?tabDoc=tabloca (consultato il  17/12/2019)

Cento anni di Camera del lavoro. Immagini e documenti sulla storia del mondo del lavoro nel territorio di Forlì e Cesena, a cura di Vladimiro Flamigni e Maurizio Ridolfi, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2002
https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/resource/cento-anni-di-camera-del-lavoro-immagini-e-documenti-sulla-storia-del-mondo-del-lavoro-nel-territori/RAV0534980?tabDoc=tabloca (consultato il  17/12/2019)
Massimo Lodovici - Mario ProliSindacato, società e istituzioni. La Camera del lavoro a Forlì e Cesena nel secondo dopoguerra, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2004
https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/resource/sindacato-societa-e-istituzioni-la-camera-del-lavoro-a-forli-e-cesena-nel-secondo-dopoguerra/RAV0760614?tabDoc=tabloca (consultato il  17/12/2019)


codice interno: 221 - 001

informazioni redazionali
Inventario a cura di
Carlo De Maria e Matteo Troilo, 2014

realizzato per
Istituto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Forlì-Cesena

Intervento redazionale
IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, 2015
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