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  Progetti di lavoro nello studio di viale Nicola Fabrizi 1963 - 1992
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con documenti successivi.
serie
buste 120, rotoli 71
sei in: Archivio Franca Stagi 1963 - 2008

La serie riguarda l'attività professionale svolta dall'architetto nello studio ubicato a Modena, in viale Nicola Fabrizi n.1, nel periodo 1963-1992. Dal 1963 al 1983 l'architetto Franca Stagi lavora assieme all'architetto Cesare Leonardi, cofondatore dello studio professionale, mentre dal 1984 al 1992 in maniera autonoma. I progetti svolti dallo studio associato sono incentrati prevalentemente sulla costruzione di edifici pubblici (ad esempio scuole) e nella progettazione di parchi e aree verdi prevalentemente nel centro di Modena o nei comuni della Provincia. Da segnalare anche la partecipazione a concorsi nazionali (ad esempio quello per il Parco della Resistenza a Modena e quello per una piazza ad Ancona) e la progettazione di oggetti di design, quali sedie, lampade e tavolini. Esempi di progetti svolti dal solo architetto Stagi sono ristrutturazioni e sistemazioni interne di abitazioni private e il restauro del portico del collegio San Carlo di Modena.
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La documentazione è costituita da materiale relativo all'iter progettuale riguardante una nuova costruzione, un restauro o la progettazione di un parco con le eventuali varianti di progetto successive: corrispondenza intercorsa con le amministrazioni locali, con i committenti e con le imprese e i professionisti impegnati a vario titolo nel progetto, elaborati grafici realizzati su carta da lucido, relazioni tecniche e illustrative, computi metrici estimativi, elenchi di prezzi e, in misura minore, fotografie. Gli elaborati grafici, realizzati a china e matita su carta da lucido e poi riprodotti tramite eliocopia o radex, sono costituiti da planimetrie, piante, sezioni, prospetti e da tavole relative alla sistemazione del verde, non solo nel caso dei parchi ma anche delle aree annesse agli edifici di nuova realizzazione.

criteri di ordinamento
Ciascuna unità archivistica, corrispondente ad un intervento progettuale (costruzione, restauro, partecipazione ad un concorso), è composta da schede sottounità in cui sono descritti i fascicoli e, di seguito a questi, gli elaborati grafici in rotolo. L'ordine delle unità archivistiche all'interno della serie ricalca l'elenco redatto dall'architetto Stagi intitolato "Schedario cartelle di archivio (cartelle nere)" all'interno dello "Schedario cartelle e tubi". In coda alla serie sono stati descritti quegli interventi progettuali di cui si conservano soltanto elaborati grafici in tubo, quindi non presenti nell'elenco sopra citato, bensì in quello intitolato "Schedario tubi portadisegni (tubi neri)".
Per ogni intervento progettuale è stata data una breve descrizione dell'edificio o zona interessata (se non diversamente indicato, le località riportate nei titoli si trovano nella provincia di Modena), della natura dell'intervento e del committente. Per la documentazione prodotta tra il 1963 e il 1983, quando l'architetto Stagi operava all'interno dello studio associato Cesare Leonardi-Franca Stagi, si è ritenuto opportuno specificare la paternità del progetto attribuendola, nella maggior parte dei casi, allo studio stesso. Per gli interventi progettuali datati tra il 1984 e il 1992 quest'ultima informazione non è stata inserita, in quanto sono il risultato dell'attività del solo architetto Stagi.
I documenti sono condizionati, in parte all'interno di buste di colore nero numerate in originale da 1 a 120 e in parte all'interno di tubi, sempre di colore nero, numerati progressivamente.
All'interno di ogni busta si possono trovare documenti afferenti a più progetti, così come può esservi il caso di un progetto che trova spazio in più buste. Durante le operazioni di inventariazione è stato mantenuto l'ordinamento originale dato dall'architetto, anche se non rispondente a criteri rigorosamente cronologici; fondamentale è stato il confronto della documentazione con lo "Schedario cartelle e tubi" riportante i nomi dei progetti e il riferimento alla busta, o alle buste, corrispondenti.
I documenti sono stati suddivisi dall'architetto per tipologia (ad esempio: eliocopie, corrispondenza, relazioni tecniche) e condizionati all'interno di carpette di plastica. Durante le operazioni di riordino e descrizione del materiale sono state rispettate le suddivisioni originali, provvedendo a sostituire le vecchie carpette con camicie adatte alla conservazione a lungo termine, le quali sono poi state ricondizionate all'interno delle buste originali. Per quanto riguarda la corrispondenza e la documentazione di natura tecnica e amministrativa è stato riportato il titolo originale dove presente, mentre è stato desunto dai documenti dove non presente; nel campo "Ambiti e contenuto" è stata data una descrizione maggiormente dettagliata dei documenti stessi. Per quanto riguarda la descrizione delle eliocopie è stato compilato il campo "Consistenza" con l'indicazione del numero totale, delle misure minori e maggiori relative alla base e all'altezza degli elaborati, delle scale presenti su tutti i disegni e dell'indicazione "Eliocopie"; nel campo "Ambiti e contenuto" sono, poi, stati elencati i numeri e i titoli originali delle tavole.
Anche per quanto riguarda gli elaborati grafici conservati nei tubi non è stato operato nessuno spostamento e durante le operazioni di inventariazione e descrizione sono stati mantenuti i rotoli originali creati dall'architetto e corrispondenti alle fasi relative ai diversi momenti dell'intervento progettuale. Per ogni rotolo è stata redatta una scheda dove sono stati indicati: nome del progetto riportato nell'elaborato, data, numero di tavole (intendendo per tavola l'insieme dei disegni realizzati su un unico foglio di carta da lucido) componenti il rotolo, misure minori e maggiori sia di altezza che di base, scale complessive e note riguardanti la tecnica e il supporto utilizzati (ad esempio china su carta da lucido); nel campo "Ambiti e contenuto" è stato poi redatto un elenco dei numeri e dei titoli delle singole tavole. Nel campo "Integrazione al titolo" è stata riportata la sigla che l'architetto utilizzava per identificare ciascun intervento progettuale (ad esempio "Pam" per Parco Amendola di Modena). Riguardo alla numerazione delle tavole, si segnala che sono stati riportati entrambi i numeri presenti sugli elaborati grafici; è, infatti, interessante notare che l'architetto dotava ogni elaborato di una doppia numerazione: un numero progressivo che lo identifica all'interno dell'intervento progettuale e un altro numero progressivo che lo identifica all'interno della produzione grafica complessiva; ad esempio la tavola 1-660 è la n. 1 del progetto di realizzazione del Parco Amendola a Modena e la n. 660 dall'inizio dell'attività dell'architetto.

storia archivistica
Le buste contenenti corrispondenza, documentazione di natura tecnica e amministrativa, eliocopie, copie di saggi e articoli relativi alla nascita e alla storia dell'edificio oggetto di intervento e rassegna stampa sono state riorganizzate su base cronologica dall'architetto Franca Stagi nel 1992, in occasione del trasferimento dello studio professionale da viale Nicola Fabrizi n. 1 a via San Salvatore n. 16 a Modena. Testimonianza di ciò è il fatto che le buste, contenenti documenti prodotti durante un ampio arco cronologico (1963-1992), sono tutte perfettamente uguali e numerate in originale da 1 a 120. Nella stessa occasione, i disegni realizzati su carta da lucido sono stati riorganizzati in ordine alfabetico per intervento progettuale e collocati in tubi uguali per tipologia e numerati progressivamente.
Contestualmente al riordino e al ricondizionamento dei documenti, la geometra Cristina Fontana, su indicazione dell'architetto, ha redatto lo "Schedario cartelle e tubi", nel quale sono riportati i nomi dei progetti con il riferimento alle buste e ai tubi corrispondenti.
Nonostante l'estremo cronologico finale indicato sia il 1992, in alcuni casi è possibile trovare documentazione successiva; essa si riferisce ad interventi progettuali iniziati precedentemente a tale data, ma conclusi in anni successivi; in questi casi l'architetto ha ritenuto opportuno riunificare tutta la documentazione relativa alla medesima attività aggiungendo anche materiale prodotto dopo il 1992.


codice interno: 222 - 001.001