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  Michelangelo Antonioni: Storia di un autore 1966
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sei in: Archivio Michelangelo Antonioni [1928] - 2008 / Documentari su Michelangelo Antonioni 1966; 1978

Documentario
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prodotto da: Idi Cinematografica SpA [IT], Office National du Film du Canada [CA]
paese di produzione: Italia, Canada
anno di produzione: 1966
Bianco/Nero
lingua: Italiano
durata: 60 minuti
mascherino: normale
lunghezza segnalata dal visto di censura: 1253 metri

Veglione a teatro per la consegna del Grifo d'Oro. Si riconoscono Antonioni, la Vitti, Zeffirelli e Franco Franchi. La Vitti premiata per la commedia di Miller "Dopo la caduta". Anche Antonioni è invitato sul palco. Zeffirelli e la Vitti ballano, Antonioni li osserva da un palchetto.
Sul set di "Il provino" (episodio di "I tre volti"). Riprese in un interno borghese ricostruito in studio. Antonioni parla con l'operatore, viene montato un carrello, il direttore della fotografia Carlo Di Palma guarda nel mirino e dà indicazioni. Antonioni dirige Soraya ("Guardi il telefono come se fosse un oggetto strano", le dice).
Fotografie di Antonioni da bambino, adolescente, giovanotto. Brevissimo filmato amatoriale in cui il giovane Antonioni scherza con un fucile da luna park.
Francesco Aguiari, artista ferrarese (lo vediamo mentre suona la chitarra assieme ad alcuni compagni), intervistato, rievoca Antonioni ai tempi del teatro dei GUF, la sua commedia "La signora", la rivista "Ludovico".
Scorci di Ferrara nella nebbia. Si parla di "Gente del Po". Roma, il Centro Sperimentale, immagini di "N.U.".
Foto di scena di "Cronaca di un amore". Lucia Bosè inseguita dalla mdp in aeroporto. Francesco Rosi, aiuto regista de "I vinti", intervistato mentre guarda dei giornalieri, loda la coerenza di Antonioni e ricorda i guai censori che costrinsero a girare due volte l'episodio italiano. Spezzone con la Bosè de "La signora senza camelie".
Ancora Antonioni sul set de "I tre volti", davanti a una gabbia con leoni, si arrabbia con la troupe. Poi allestisce un set (un camerino per il trucco) guardando nella mdp, facendo spostare un giradischi; durante le riprese, dà indicazioni a un'attrice. Dopo aver visto i giornalieri, discute col montatore Eraldo Da Roma. Da Roma è raggiunto alla moviola, ma fugge rifiutando l'intervista.
Si parla di "Tentato suicidio", episodio di "Amore in città". Intervista a Cesare Zavattini, che mostra due pareti zeppe di ritratti (tra i quali quelli di Mario Soldati e di René Clair), poi indica uno spazio vuoto dove finirà l'autoritratto che Antonioni sta preparando per lui. Zavattini telefona ad Antonioni, e brevemente conversa su "Lo schiaffo", progetto non realizzato.
Foto di scena di "Le amiche". Intervista a Valentina Cortese mentre è al trucco, parla delle difficoltà finanziarie del film e della lavorazione travagliata. La Cortese sul set di "Giulietta degli spiriti", strada notturna ricostruita in studio, Fellini dirige. Intervista a Fellini, che sottolinea la fedeltà di Antonioni a se stesso.
Saletta in cui si registra pianoforte e batteria de "Il provino", mentre scorrono sullo schermo immagini del film, Antonioni presente. Intervista al musicista Giovanni Fusco, che parla di come spesso Antonioni utilizzi pochi strumenti (solo il sax per "Cronaca di un amore", solo il piano per "Il grido"). Fusco esegue un pezzo al piano.
Foto di scena de "Il grido". La voce di commento spiega come Dorian Gray fu doppiata dalla Vitti, e da lì nacque il sodalizio tra Vitti e Antonioni.
Scene de "L'avventura". Riprese in 8mm a Lisca Bianca del backstage, proiettato dallo stesso Antonioni con la Vitti al fianco. La Vitti rievoca una tromba d'aria fatta sparire grazie a un rito magico (e l'arrabbiatura di Antonioni che non poté filmarla), una notte passata in isolamento sull'isola senza viveri, i tre mesi passati senza produzione. Mostrata una scena tagliata: la Vitti e Ferzetti scendono dall'auto e incontrano un ambulante che gli fa fare il "gioco del calzolaio" (l'ambulante seduto tra i due, Vitti e Ferzetti con in mano ognuno una delle due scarpe della Vitti, ogni volta che l'ambulante li tocca loro devono cercare di colpirgli la mano con la scarpa). Intervista a Vitti su una terrazza, probabilmente a Roma: ricorda la prima a Cannes del film, le risate del pubblico, la sua disperazione, e il giorno dopo la lettera firmata da registi e critici che riconoscono l'importanza del film (lettera mostrata).
Riprese 8mm del backstage de "La notte", girate dalla Vitti (festa in piscina, Mastroianni e Jeanne Moreau). Intervista a Ennio Flaiano: la sua collaborazione con Antonioni durò solo per quel film, poi tra i due la comunicazione si interruppe, riconosce che Antonioni è con Fellini il più grande regista italiano (ma, mentre Fellini tende verso l'abbigliamento, Antonioni tende verso la fotografia).
Intervista a Tonino Guerra, che parla della reciproca testardaggine, stima e dei litigi fra lui e Antonioni. Intervista al pittore Renzo Vespignani nel suo studio, parla dell'influenza indiretta di Antonioni sulla pittura italiana.
Scene del finale de "L'eclisse". Antonioni alla presentazione del suo libro "Sei film" (1964) da Einaudi, poi a una mostra d'arte contemporanea (opere di Pomodoro). Intervista allo scienziato Silvio Ceccato, che parla di percezione. Viene mostrata una delle macchine di Ceccato.
"Il deserto rosso". Intervista al produttore Antonio Cervi, che afferma come Antonioni nutra il più profondo disinteresse per i produttori. Monica Vitti sul palco mentre recita in "Dopo la caduta". Intervista alla Vitti: per Antonioni l'attore è uno degli elementi del film, ma non il più importante. Ancora Antonioni sul set de "Il provino". (am)
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