Gli archivi in Emilia-Romagna
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<!DOCTYPE c PUBLIC "+//ISBN 1-931666-00-8//DTD ead.dtd (Encoded Archival Description (EAD) Version 2002)//EN" "ftp://ftp.loc.gov/pub/ead/ead.dtd">
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<origination encodinganalog="ISAD 2 - 1 name of creator(s)">
<persname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0000320">Ferrari Antonio</persname>
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<extent>1</extent>
<genreform>fascicolo</genreform>
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<extent>2</extent>
<genreform>volumi</genreform>
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<extent>37</extent>
<genreform>unità documentarie</genreform>
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<unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">1232 - 001</unitid>
<unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Carte Antonio Ferrari
<unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="18750101-19951231">
<emph>con antecedenti dal 1875 e seguiti al 1995</emph>1940 - 1943
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<descgrp encodinganalog="ISAD 2 context area">
<acqinfo encodinganalog="ISAD 2 - 4 immediate source of acquisition or transfer">
<p>Le carte sono state donate nell'ottobre del 2017 all'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena da Flavia e Anna Solieri, nipoti di Maria Ferrari, sorella di Antonio, che le aveva sempre custodite.</p>
</acqinfo>
<custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
<p>Le carte sono giunte in Istituto storico all'interno di una busta, accumulate senza alcun ordine, e sono state riordinate e descritte per la prima volta con il presente intervento.</p>
</custodhist>
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<descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
<arrangement encodinganalog="ISAD 3 - 4 system of arrangement">
<p>Le carte sono state riordinate sulla base di un criterio che fa riferimento alla sola tipologia, data l'esiguità della consistenza e non trattandosi di un fondo strutturato. La documentazione è descritta comunque in maniera analitica in modo da superare i limiti della frammentarietà e fornire quante più informazioni possibili al ricercatore.
I materiali sono ordinati e conservati all'interno di una busta.</p>
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<scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
<p>Il fondo "Carte Antonio Ferrari" è costituito da una piccola raccolta di documenti eterogenei per tipologia e contenuto, e circoscritti cronologicamente per lo più al periodo 1940-1943.
Si tratta dell'esigua ma preziosa sopravvivenza documentale relativa alla biografia di Antonio Ferrari che, pur non facendo riferimento alla sua esperienza resistenziale (dopo l'8 settembre infatti collabora con il Comitato modenese che si adopera per il salvataggio dei militari Alleati fuggiti dai campi di prigionia italiani), introduce però alla conoscenza della sua formazione culturale, degli studi condotti, degli interessi davvero straordinari per la sua giovane età, rivelando un profilo umano e intellettuale di grande interesse, la cui storia viene bruscamente interrotta dalla violenza della guerra: è il profilo di un giovane che fra i 16 e i 18 anni (1940-1943) si interessa di buddismo, filosofia europea e orientale; lingua, religione e cultura tibetana; storia del patrimonio artistico delle città di Modena, Bologna e Ferrara; storia locale modenese con particolare attenzione per Fiumalbo; paleografia e archivistica.</p>
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