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Carte Paolo Fortunati

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            <persname authfilenumber="IT-ER-IBC-SP00001-0000787">Paolo Fortunati</persname>
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            <extent>
                <emph altrender="ml certi">2,80</emph>171
            
            </extent>
            <physfacet type="note">La documentazione è conservata in 21 buste</physfacet>
            <genreform>fascicoli</genreform>
        </physdesc>
        <unitid countrycode="IT" encodinganalog="ISAD 1 - 1 reference code">1243 - 001</unitid>
        <unittitle encodinganalog="ISAD 1 - 2 title">Carte Paolo Fortunati
            <unitdate encodinganalog="ISAD 1 - 3 date(s)" normal="19310101-19790630">1931 - 30 giugno 1979</unitdate>
        </unittitle>
    </did>
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        <acqinfo encodinganalog="ISAD 2 - 4 immediate source of acquisition or transfer">
            <p>In seguito alla morte del professor Paolo Fortunati, avvenuta nel 1980, il suo archivio fu trasferito dal suo ufficio in un soppalco all'interno dello stesso Dipartimento di scienze statistiche di Bologna in Via Belle Arti n. 41.
Nel 2016 è stato spostato nell'ufficio del professor Giorgio Tassinari, nella medesima sede, fino all'attuale riordino. Nel 2019 è formalmente avvenuta la donazione dell'archivio Fortunati all'Università di Bologna da parte degli eredi.</p>
        </acqinfo>
        <custodhist encodinganalog="ISAD 2 - 3 archival history">
            <p>Le prime tracce di segnature sulle carte risalgono agli anni Quaranta: nella corrispondenza in arrivo degli anni 1944-1948 si trovano spesso numerazioni a matita nera, blu o rossa oppure a penna nera, che farebbero pensare ad uno smistamento della posta all'interno dell'università. Parte del carteggio degli anni 1944-1945 presenta inoltre fori da raccoglitore. Oltre a ciò spesso sulla lettera è sottolineato a matita il cognome del corrispondente e la stessa mano aggiunge poi in stampatello la lettera alfabetica relativa all'iniziale del mittente (es. M per Anna Martelli).
L'aspetto originario dell'archivio è visibile soprattutto negli ultimi fascicoli della serie Carteggio, i quali presentano sulla camicia un timbro rettangolare con l'intestazione "Università di Bologna - Facoltà di economia e commercio - Istituto di statistica" e sono numerati 16/Q, 16/R, 20/W, 20/X, 20/Y, 20/Z: il codice alfanumerico corrispondeva verosimilmente alla cartella o fascicolo originario. La parte alfabetica del codice si riscontra anche su alcune buste, in particolare sulle ultime contrassegnate dalle lettere P-Z. Tutte queste tracce rivelano che l'ordinamento iniziale posto in essere dal soggetto produttore era puramente alfabetico.
L'archivio è stato oggetto di un riordino da parte dello stesso Fortunati alla fine degli anni Settanta, come testimoniato da una lettera da lui indirizzata a Luciano Guerzoni e Renzo Imbeni, del 30 giugno 1979, nella quale accenna anche alla volontà di consegnare parte dei propri testi all'Istituto Gramsci.
All'originaria sistemazione delle carte è seguito un intervento più analitico, che ha individuato alcuni fascicoli intestati a corrispondenti specifici e ha distinto i corrispondenti in persone fisiche ed enti. Questo riordino è visibile anche nelle etichette dattiloscritte incollate sulla costa di gran parte delle buste (dalla A alla O) e nelle etichette manoscritte incollate sulle camicie di alcuni fascicoli, etichette similari risalenti apparentemente agli anni Settanta. L'intervento è avvenuto verosimilmente da parte dello stesso Fortunati o per lo meno sotto la sua direzione (nell'intestazione dei fascicoli sono infatti presenti scritture di mani diverse e di epoche differenti con scritte in pennarello verde e annotazioni a matita), ma non ha riguardato in maniera organica l'intera documentazione. La distinzione dei fascicoli tra enti e privati è infatti presente soltanto a partire dalla lettera C in avanti, in precedenza i fascicoli raggruppano entrambe le entità. Inoltre tale suddivisione era stata operata in maniera approssimativa e disorganica: a volte nei fascicoli dei privati si ritrovavano gli enti e viceversa.
Tra le lacune dell'archivio va segnalata la mancanza del fascicolo relativo a Corrado Gini (il suo nome compare elencato sulla costa della busta n. 13) e dei fascicoli relativi alle lettere S, T, U: quelli presenti ora nel fondo sono frutto dell'intervento scientifico di riordinamento effettuato nel periodo giugno-ottobre 2019.</p>
        </custodhist>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 3 content and structure area">
        <scopecontent encodinganalog="ISAD 3 - 1 scope and content">
            <p>L'archivio si compone di due serie, una di carteggio e un'altra di articoli, relazioni, corsi universitari e documenti vari di Paolo Fortunati o da lui conservati.
Il carteggio è largamente prevalente ed è costituito da 162 fascicoli (contenuti in 20 buste) mentre l'altra serie raccoglie soltanto 9 fascicoli (contenuti in 1 busta).</p>
        </scopecontent>
    </descgrp>
    <descgrp encodinganalog="ISAD 5 allied materials area">
        <separatedmaterial encodinganalog="ISAD 5 - 3 related units of description">
            <p>La raccolta libraria "Fondo Paolo Fortunati", depositata presso la Biblioteca del Dipartimento di scienze statistiche dell'Università di Bologna, raccoglie i discorsi parlamentari, le pubblicazioni accademiche e una selezione dei principali interventi editi sulla stampa periodica.</p>
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    </descgrp>
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